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Hermoso: “Difficile dominare senza fluidità in mezzo al campo. C’è amarezza”

Hermoso: “Difficile dominare senza fluidità in mezzo al campo. C’è amarezza” - immagine 1
Le parole del centrale spagnolo: "Non è mai positivo quando perdi nel finale di gara, dopo aver fatto bene e creato soprattutto nel primo tempo"
Redazione

Mario Hermoso ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match perso contro il Como. Queste le sue parole:

Che umore c’è nello spogliatoio? “Non è mai positivo quando perdi nel finale di gara, dopo aver fatto bene e creato soprattutto nel primo tempo. C’era voglia di fare bene, la partita poi è scappata nel momento migliore. Andiamo via con una sensazione di grande amarezza”.

Sui movimenti difensivi. “Era per la situazione del campo, si lasciava parecchio spazio sugli esterni. Poi nel secondo tempo il Como è stato più aggressivo, è difficile comunque dominare una partita quando dentro al campo non sei fluido”.

HERMOSO IN CONFERENZA STAMPA

Cosa è successo nel secondo tempo? "Sono situazioni che si ripresentano nel corso di questa stagione. Ci sono partite come questa in cui non riesci a sbloccare la gara quando meriteresti perché hai creato diverse occasioni come nel primo tempo. Poi nel secondo tempo non riesci a capire l'importanza di non prendere gol e di difendere forte, soprattutto nel finale di gara contro un avversario che in casa cerca di spingere fino alla fine. Dobbiamo essere più determinati nelle due aree".

Come stanno andando i primi mesi nel calcio italiano e come ti stai adattando ai vari cambi di allenatori? "L'ambientamento procede in maniera graduale, nelle ultime settimane sono stato fuori per infortunio. È un campionato diverso da quello spagnolo, mi sto ambientando. È chiaro che non è ideale iniziare un nuovo progetto e cambiare tre allenatori in poco tempo. Ma dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, anche perché in larga misura è dipeso da noi. Adesso non resta che guardare avanti per riprendere a giocare un calcio che ci consente di avvicinarci di più alla vittoria. L'obiettivo deve essere quello di andare più lontano possibile nelle tre competizioni".

Ti era mai capitato di entrare all'improvviso per infortunio di un compagno nel riscaldamento? Quanto manca per rivedere il giocatore ammirato all'Atletico Madrid? "Sono situazioni che capitano nel calcio, non è mai piacevole ed è in qualche modo inaspettato. Per poter rendere al massimo livello e a un ritmo alto servono i ritmi di gioco e la conoscenza dei compagni. Purtroppo non ho ancora avuto la fortuna di giocare due partite intere dall'inizio. Mi manca quel ritmo di gioco e di competizione".