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forzaroma news as roma Hermoso, dalle valigie pronte a vice-Ndicka: con l’Aston Villa si candida dall’inizio

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Hermoso, dalle valigie pronte a vice-Ndicka: con l’Aston Villa si candida dall’inizio

Redazione
Mancino, abile nel possesso palla, è in grado di verticalizzare e di superare la prima linea di pressione avversaria palla al piede: è stato lui a prendere il posto dell'ivoriano contro il Lens

Mario Hermoso si candida per una maglia da titolare titolare nel ruolo di braccetto sinistro contro l'Aston Villa e, probabilmente, anche contro l'Everton. Con Ndicka ai box per un risentimento sciatalgico patito sabato scorso contro il Lens, infatti, il centrale spagnolo che ha preso il suo posto sul rettangolo verde del Bollaert-Delelis è il principale indiziato per completare il terzetto difensivo giallorosso anche mercoledì sera al Villa Park e, se il difensore ivoriano non dovesse essere perfettamente in condizione, sabato pomeriggio all'Hill Dickinson Stadium. Non preoccupano, infatti, né l'arrivo di Ghilardi (di piede destro) né il possibile ingaggio di Ziolkowski, un investimento in prospettiva che andrebbe (almeno numericamente) a sopperire la sempre più probabile partenza di Kumbulla.

Abile nel possesso palla e aggressivo nei contrasti: è ideale per il gioco di Gasp

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Mario Hermoso è il prototipo del difensore moderno: mancino, abile nel possesso palla, è in grado di verticalizzare e di superare la prima linea di pressione avversaria palla al piede, dimostrando di poter essere prezioso sia in fase difensiva che nella costruzione da dietro. E, lo sappiamo, per Gasperini la costruzione dal basso è un dogma irrinunciabile: non è un caso se nel corso dell'allenamento di ieri al St. George's Park sia l'ex Atletico Madrid sia Koné abbiano ricevuto indicazioniin tal senso da parte dell'ex tecnico dell'Atalanta. Il suo piede sinistro educato, unito alla duttilità tattica (potrebbe destreggiarsi anche da terzino sinistro), lo rende un'arma tattica preziosa per Gasperini che, come già emerso nelle prime amichevoli, chiede ai suoi difensori di pressare quasi fino alla trequarti offensiva. Una lacuna sicuramente da limare, alla luce della sua struttura fisica (184cm per 75kg), sarà l'efficacia nei duelli stretti 1vs1 contro attaccanti rapidi che potrebbero infilarlo in velocità e, soprattutto, l'attenzione difensiva. Il 30enne spagnolo, infatti, potrebbe rischiare di commettere errori per eccessiva aggressività, lasciando gli avversari liberi di attaccare qualora i meccanismi di movimento con compagni di reparto e centrocampisti non siano perfettamente oliati. Per questo, però, ci vorrà solamente tempo e tanto lavoro e il ritiro a Burton upon Trent sarà una tappa fondamentale in tal senso.

Dopo una stagione da incubo, ora Hermoso vuole tornare protagonista

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E fa strano pensare che, fino a qualche settimana fa, Hermoso era sul punto di lasciare la Capitale. L'ex difensore dell'Atletico Madrid, svincolato dopo 5 anni con i Colchoneros, era arrivato a Roma a zero il 2 settembre scorso. Senza preparazione estiva, il centrale spagnolo è stato catapultato in un ambiente a dir poco caotico, con tre allenatori succedutisi sulla panchina giallorossa in neanche tre mesi e una crisi di gioco e di risultati che non gli ha permesso di trovare spazio né di mettere in mostra le sue caratteristiche e l'esperienza internazionale acquisita nel corso della carriera. Da qui la decisione di salutare in prestito nel corso del mercato invernale, direzione Bayer Leverkusen: l'esperienza in Germania, dopo un inizio convincente, si è bruscamente interrotta a causa di una lesione al tendine nella zona del muscolo pettorale destro patita nel match di Champions League contro il Bayern Monaco. Intervento chirurgico necessario e stagione finita per Hermoso, che al termine della stagione è tornato a Roma con le valigie già pronte per un probabile addio. Così, però, non è stato e ora, a undici mesi dal suo arrivo in giallorosso, il 30enne spagnolo ha intenzione di mostrare tutte le sue qualità e recitare un ruolo da protagonista alla corte di Gian Piero Gasperini.

Marcello Spaziani