In una Roma particolarmente attenta ai ragazzi più giovani come si sta dimostrando la società dei Friedkin, questa sera nel match contro l'HelsinkiMourinho si è trovato spazio anche per Giacomo Faticanti. Esordio assoluto per il classe 2004, che diventerà maggiorenne solo il 31 luglio di quest’anno. Subentrato al posto del suo amico Volpato, partito da titolare in Finlandia, Giacomo si è guadagnato un posto tra i "grandi". Un ragazzo serio, riservato ma soprattutto spigliato, con un carattere fermo e lucido, da capitano qual è stato sia nelle selezioni minori del club giallorosso sia nelle giovanili della Nazionale italiana. Un giovane maturo, di grandi doti tecniche ma soprattutto di grande spessore mentale. Caratteristiche che hanno apprezzato in molti all’estero e che ha deciso di premiare in questa notte magica lo Special One, lasciandogli la possibilità di giocare a soli 17 anni in Europa League.
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Helsinki-Roma, esordio assoluto per Faticanti: “Oggi ho realizzato il mio sogno”
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"Certe cose non si possono descrivere perché è arrivato il momento in cui, senza aspettarmelo, il mister mi ha chiamato e mi ha detto subito di entrare. Queste emozioni non si possono raccontare perché è tutto quello che sogni fin da bambino e finalmente poi si realizza".
La prima cosa che ha pensato quando l'ha chiamata l'allenatore?
"Ho dato priorità all'aspetto emotivo prima di quello tecnico (ride n.d.r). Appena sono entrato avevano appena segnato il gol del 2-2 quindi anche difficile. Però è stata tosta più il saper tenere i nervi sul lato emotivo piuttosto che tecnicamente".
Ha una dedica particolare per questa serata?
"La dedico alla mia famiglia, alla mia fidanzata e a tutti coloro che mi sono vicino. Anche ai miei compagni della Primavera perché è grazie a loro che miglioro giorno dopo giorno".
È soddisfatto? Che cosa le ha chiesto di fare Mourinho?
"Si molto soddisfatto, mi ha detto di mettermi vicino a Cristante e di pressare. Dovevo cercare di non farli giocare ed è quello che ho fatto. Diciamo che la partita poi è andata molto bene".
Ora si monterà la testa o continuerà a lavorare come ha sempre fatto?
"Lavorare come ho sempre fatto. Domani c'è già l'allenamento e io non sto pensando ad altro".
Torneremo tardi ma riuscirai a dormire?
"Questo non lo so, vedremo, Però sarà molto difficile".
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