Happy birthday, mr president. Auguri a lei, che oggi brinderà ai 60 anni, una data importante. Ma importante è anche la partita che ci giocheremo stasera, un pezzo del nostro futuro. Ci piacerebbe vederla #inmezzoairomanisti, a soffrire con noi. Non come noi, ci mancherebbe. Non le chiediamo tanto e non sarebbe neppure giusto, perché per noi la Roma è un pezzo di cuore, per lei un pezzo, pur prestigioso, del suo business. E allora, mr president, ci perdonerà se non faremo editoriali lunghi, se non faremo pezzi che ripercorrano questi anni, dai campioni ai bidoni, dalle gaffe alle cose fatte per ridare alla Roma una buona sicurezza finanziaria... lo facciamo ogni giorno, perché fare cronaca è il nostro lavoro. Oggi no. Oggi, caro Pallotta, ce ne staremo tranquilli, ad aspettare le 20.45, una notte di sogni, di coppe e di campioni, come non ne viviamo da un po’. Aspetteremo tutti il regalo della Roma, anche se non è il nostro compleanno. È il suo, però, e allora ne approfittiamo: ce lo faccia anche lei, un regalo. Una Roma sempre più forte, ma soprattutto sempre più vicina alla sua gente. Senza inutili (e spesso falsi) luoghi comuni, senza barriere. Perché tolte quelle materiali, restano quelle dell’anima, che tanti romanisti ancora percepiscono nei suoi confronti. Happy birthday, mr president. Si divertirebbe a viverlo in mezzo ai romanisti. Senza hashtag. E senza rancore.
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Happy birthday, mr president. Ma il regalo lo faccia lei a noi
Oggi Pallotta compie 60 anni, ma il dono lo chiediamo noi a lui: una Roma più forte e più vicina alla gente
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