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Gonzalo Bueno, la riserva di Nico Lopez? (VIDEO)

(ForzaRoma.info – P.n.P) La Roma non ha abbandonato del tutto la linea verde che aveva caratterizzato le due ultime campagne acquisiti.

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(ForzaRoma.info - P.n.P)La Roma non ha abbandonato del tutto la linea verde che aveva caratterizzato le due ultime campagne acquisiti. Questa constatazione non sorprenderebbe più di tanto se negli ultimi giorni non si fosse diffusa in città l’opinione che la scelta di coprire alcuni ruoli (terzino destro e portiere) con giocatori di consolidata esperienza e abbastanza avanti con l’età segnasse il definitivo abbandono del progetto originario.

Talentuosi giovanotti nati negli anni 90’ continuano a entrare dai cancelli di Trigoria sperando di trovare spazio ed una precoce consacrazione, come successo a Lamela e Marquinhos. Anche negli ultimi giorni è stato acquistato qualche giovane talento, ma questi colpi hanno fatto meno rumore, silenziati dai botti più forti esplosi con gli acquisti di giocatori già affermati e conosciuti al grande pubblico. E così mentre l’opinione pubblica giallorossa si fregava le mani per l’acquisto di Strootman, si interrogava sulle condizioni fisiche di Maicon e dibatteva sull’opportunità di tesserare De Santis, una serie di ragazzini di belle speranze, alla spicciolata varcavano la soglia del Fulvio Bernardini: il baby trequartista nipote Di Mariano e il colosso polacco Skorupsky per la porta, senza dimenticare il più atteso Jedvaj giunto dalla Croazia per rinforzare la difesa e non far rimpiangere Marquinhos. Il prossimo acquisto di questo genere, Gonzalo Bueno, costituisce una ulteriore dimostrazione che l’occhio del d.s. Sabatini è ancora vigile sui giovani talenti emergenti in giro per il globo, anche se, per tamponare alcune sanguinose lacune dell’organico emerse nelle ultime annate si è optato per scelte diverse.

Questo attaccante uruguaiano si è appena appeso al collo la medaglia d’argento al mondiale under 20, è nato nel 1993 e proviene dal Nacional di Montevideo, lo stesso club dal quale circa un anno e mezzo fa i giallorossi avevano prelevato Nico Lopez. Alto 1,75 e di corporatura esile, è essenzialmente un attaccante esterno- seconda punta. Ha grandi abilità tecniche e un ottimo dribbling ed è molto rapido nei movimenti e nella conclusione a rete. Mancino, ama giostrare sulla fascia sinistra sulla quale sfrutta la propria agilità e il passo sul breve per mettere in difficoltà l’esterno difensivo. Con la sua squadra ha già disputato un paio di stagioni nella massima serie e conta anche qualche presenza nella Copa Libertadores. Nonostante la giovane età ha già mostrato una certa confidenza con il gol, avendo segnato 14 gol nelle 51 partite di campionato giocate da quando è stato aggregato alla prima squadra. A queste vanno aggiunte le 4 reti messe a segno nelle competizioni continentali (Sudamericana e Libertadores) in 14 gettoni di presenza.

La sua agilità e la sua rapidità lo rendono un attaccante imprevedibile e pericoloso da affrontare per le difese e, affinando queste doti naturali, potrebbe veder crescere il proprio apporto in termini di realizzazioni.

Chi avesse visto il mondiale under 20 ricorderà il suo unico gol, segnato pochissimi giorni fa contro l’Irak, in semifinale, che ha consentito alla sua squadra di riagguantare il pareggio nei minuti finali della partita. Un suo sinistro al volo fulmineo, con cui ha raccolto la sponda di testa di Avenatti ha posto le basi per il raggiungimento della finale, poi completato con la vittoria ai rigori, durante i quali Bueno ha fatto la sua parte trasformando il quarto della serie per la sua squadra. Esclusa questa fiammata, la sua partecipazione alla competizione disputata in Turchia non è stata eccezionale poichè è stato utilizzato poco e quasi sempre solo per i minuti finali, chiuso da Nico Lopez e da un modulo abbastanza abbottonato. Sulla fascia sinistra, il tecnico Verzeri gli ha preferito regolarmente un esterno più tattico e fisico per non sbilanciare eccessivamente la squadra, il neointerista Laxalt, facendo subentrare Bueno sul finale per rompere gli equilibri. Va detto però che il c.t. dell’Uruguay under 20 ha cambiato spesso le carte del proprio attacco cercando di sfruttare i giocatori a propria disposizione (tutti molto interessanti) facendoli ruotare attorno a Nico Lopez, combinandoli in modo da formare un attacco in grado di accoppiarsi bene con l’avversario che di volta in volta si andava ad affrontare.

E’ evidente che da un ragazzo così giovane e proveniente dal Sudamerica non bisogna attendersi che possa essere immediato protagonista nella Roma. Ha molto da imparare sul calcio europeo e su come sfruttare le qualità di cui indubbiamente dispone. Il suo acquisto nel complesso ci può stare come operazione di contorno al momento non eccessivamente onerosa, 1,5 milioni per il prestito per quest’anno, anche se per l’eventuale riscatto andrebbero aggiunti altri 6 milioni a fine stagione. Certo resta da domandarsi come mai non si sia deciso di puntare su Nico Lopez , che gioca più o meno nello stesso ruolo, ha la sua stessa età e un anno e mezzo di Roma alle spalle.

Forse a differenza del conejo, che è più punta e meno un po’ meno esterno di lui (oltre a prediligere la fascia opposta del fronte offensivo), è disposto ad accettare una stagione di apprendistato all’ombra di giocatori affermati con poche occasioni per scendere in campo, esperienza in cui il suo connazionale si è trovato lo scorso anno e che probabilmente in questa stagione non voleva ripetere. C’è da augurarsi che sia più fortunato del suo predecessore e trovi una squadra che funzioni bene ed abbia un gioco riconoscibile, fondato su meccanismi ben oliati, nel quale possa essere concesso maggiore spazio ad un giovane talento che ha ancora da imparare.

http://youtu.be/kEn4VRDvJUo