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Gonalons: “Difficile trovare spazio con De Rossi, è un monumento. Vorrei ripercorrere la sua carriera”

Pinzolo 13.7.17   
Nella foto:     GONALONS
(Foto Gino Mancini)

Il centrocampista francese: "Dalla mia parte ho l'esperienza, ma ammiro molto Daniele e mi dà tanti consigli. Schick è un giocatore di grande qualità"

Redazione

Uno dei colpi più importanti del mercato della Roma per rapporto qualità-prezzo è stato senza dubbio quello di Maxime Gonalons. Il centrocampista francese è arrivato dal Lione, dove aveva trascorso tutta la sua carriera, per soli 5 milioni e costituirà un elemento importante per Di Francesco, anche per esperienza europea. Il numero 21 giallorosso ha rilasciato un'intervista al Match Program della Roma a due giorni dalla sfida alla Sampdoria.

Per la prima volta in carriera sta affrontando una stagione in una squadra diversa dal Lione, quali le sensazioni?

Da quando sono arrivato a Roma ho avuto solo impressioni buonissime, eccellenti. Ho imparato a conoscere un gruppo straordinario, sia dentro che fuori del campo, un vero collettivo, un gruppo unito. Mi sto ambientando, non ho ancora avuto modo di giocare partite ufficiali ma mi impegno al massimo in allenamento e per me è davvero un piacere far parte di questo gruppo. Voglio dare il mio contributo e vedremo da qui alla fine dell’anno come andranno le cose.

Quali differenze ha notato tra la realtà di Roma e quella di Lione?

La principale differenza chiaramente è linguistica e culturale. Penso che il campionato italiano assomigli e abbia delle analogie molto forti con quello francese. Pertanto, ritengo si addica bene a quelle che sono le mie caratteristiche di calciatore. Sappiamo che il campionato italiano è molto tattico, ma lo è anche quello francese, insomma non ho riscontrato differenze significative.

La Roma è un grande club, con grandi calciatori, e questo mi permetterà di continuare a crescere… e spero davvero di vincere qualche titolo con la squadra quest’anno.

Cosa la ha fatto decidere di cambiare club? Chi o cosa l'ha convinta?

La scelta di cambiare squadra, di cambiare universo è maturata a fine stagione scorsa. C’erano state delle incomprensioni con il club, un po’ di discussioni, e ad un certo momento ho sentito che dovevo fare qualcosa di diverso. Avevo dato tutto per il club nel quale sono cresciuto, avrei anche voluto continuare a farlo, ma non è stato possibile e quando si è presentata l’offerta della Roma non ho avuto alcuna esitazione. Le trattative infatti sono andate a buon fine molto rapidamente e oggi sono felicissimo di essere qui.

Si è aggregato alla squadra già dal primo giorno di ritiro a Pinzolo, come giudica il percorso della squadra da quest'estate ad oggi?

È vero, ho avuto la fortuna di partecipare al ritiro pre-campionato già da Pinzolo e ho potuto così conoscere già a fondo il gruppo di lavoro e più in generale quello che significa questo club. Abbiamo già giocato due partite di campionato, la preparazione si è svolta al meglio e a mio avviso abbiamo tutte le carte in regola per fare bene quest’anno sia a livello nazionale che internazionale.

Di Francesco è un allenatore esigente, che lavora molto sia dal punto di vista tattico sia atletico. Come si rapporta con voi calciatori?

Il mister è molto esigente con se stesso e di conseguenza anche con noi, mette in campo tutta la sua voglia e il suo entusiasmo. Insieme al suo staff ci stimola a dare il massimo. Le sedute di allenamento sono molto energiche e ci trasferisce la sua energia. Sono allenamenti particolarmente intensi sul piano fisico, mentale e tattico. Quest’ultimo è un aspetto sul quale lavoriamo molto, come è normale che sia, una squadra impegnata con grosse aspettative sia in campionato sia in Champions League. Vengono curati tutti i dettagli e il mister cerca di offrirci le soluzioni migliori da utilizzare sul campo.

L'allenatore può comunque contare su una rosa molto ampia e con tante alternative. Quanto è importante il turnover?

L’importanza di avere una rosa non soltanto ampia numericamente, ma anche di alto livello qualitativo, è fondamentale per affrontare una stagione che si preannuncia ricca di impegni e speriamo entusiasmante. È importante avere forze fresche, sempre. Questa è una squadra che ha tantissimi nazionali tra i suoi effettivi, pertanto la concorrenza è molto elevata, ma questo è uno stimolo che ti permette di crescere, e di dare il massimo. Sono sicuro che servirà l’apporto di tutti, per fare una bella stagione e ottenere risultati.

Si ritrova a “lottare” per un posto da titolare con Daniele De Rossi, che oggi è anche capitano della squadra...

So che davanti a me c’è un monumento di questo club. So che è difficile per me trovare uno spazio, ma sono qui per dare il mio contributo per lavorare forte in allenamento e quanto il mister riterrà opportuno chiamarmi in causa, mi farò trovare pronto. Ho dell'esperienza dalla mia parte, mi sento bene, sto lavorando al meglio. So che davanti a me c’è il capitano, un giocatore di classe mondiale, tra l’altro un giocatore per me importante perché mi dà tanti consigli. De Rossi è un calciatore che ammiro, di cui vorrei ripercorrere la carriera. Per me è uno stimolo per migliorare.

Negli ultimi giorni di mercato è arrivato Patrick Schick. Quali sono state le prime impressioni vedendolo giocare?

Ho avuto impressioni molto positive, è un calciatore giovane, appena ventenne, con un grandissimo potenziale. Viene da una grande stagione con la sua ex squadra e ci sarà di grande aiuto. Avremo tante partite da giocare, tante competizioni dove incontreremo grandi squadre, e lui ci darà un grosso aiuto. È forte fisicamente e difende bene la palla, è un giocatore di grande qualità.

Il prossimo impegno sarà proprio contro l’ex squadra di Schick, la Sampdoria, che nelle prime due giornate ha fatto punteggio pieno.

Sì, la Sampdoria ha vinto le ultime due partite, ed è anche l’ex squadra di Schick. Dunque, sarà una sfida particolare anche da questo punto di vista. Quest’anno il campionato è molto equilibrato, con una concorrenza feroce. Sarà una partita difficile, ma molto importante per riprendere il nostro percorso, la nostra marcia dopo la sfortunata sconfitta contro l’Inter. Abbiamo bisogno di recuperare i punti persi in casa. Sarà importante prepararci bene alla gara per affrontarla il più serenamente possibile.

La squadra di Giampaolo, quindi, arriva alla gara con la Roma con rinnovato entusiasmo. La Roma, invece, dopo la sconfitta con l’Inter. Che gara vi aspetta?

Ci aspetta una partita difficile, contro una squadra forte e preparata sia fisicamente sia tatticamente. Noi dovremo almeno pareggiare la loro qualità fisica e tattica e poi far valere il nostro maggior tasso qualitativo per uscire vittoriosi da questa trasferta. Veniamo dalla sconfitta contro l’Inter e vogliamo assolutamente recuperare i tre punti persi.

È stata proficua la pausa per le nazionali, in vista del match del Ferraris?

La sosta internazionale è sempre importante, intanto perché offre ai calciatori che militano nelle rispettive nazionali di mettersi al servizio del proprio paese. A chi resta invece permette di lavorare con gruppi ridotti, ma che nulla tolgono alla qualità e all’intensità delle sedute di allenamento. In questa settimana abbiamo lavorato bene con i giovani della Primavera. I nazionali si sono poi riuniti al gruppo e stiamo preparando al meglio la partita che tra l’altro precede di qualche giorno quella importantissima di Champions League contro l'Atletico Madrid.

Con l’impegno di sabato sera contro la Sampdoria, inizia un periodo fitto di partite tra Serie A e Champions League. Come si approccia questa prima fase della stagione?

Affrontiamo questa fase della stagione con ambizione, sappiamo di dover giocare tante partite in un periodo ristretto. Si gioca ogni tre giorni. E' necessario mettere grande energia e concentrazione. Per quello ci stiamo preparando per dare il massimo contro avversari di livello top. Forza Roma.