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Giovani e affamati. Garcia si gode le stelline del suo attacco, ma col Parma tornano i ‘grandi’

Il ritorno più atteso è sicuramente quello di Gervinho che ieri, insieme a Doumbia e i suoi connazionali, è salito sul tetto d'Africa. Ma per il Parma torneranno a disposizione anche Manolas e Florenzi, dopo il turno di squalifica, e...

Guendalina Galdi

"Quant'è bella giovinezza". L'inizio del ritornello del Trionfo di Bacco e Arianna di Lorenzo il Magnifico (tra l'altro inserito nei Canti Carascialeschi, ovvero 'di Carnevale', dunque perfettamente in linea con il periodo) è quanto mai attuale a Roma, capitale in cui adesso va tanto di moda il Verde. La Roma a Cagliari ha riscoperto una nuova 'Primavera', un nuovo inizio una volta finito, come ha constatato Rudi Garcia, il "cerchio nero" in cui la formazione giallorossa si era persa. Finita la stagione dei pareggi, sono tornati i tre punti grazie ai due gol realizzati al Sant'Elia e propiziati da altrettanti assist decisivi targati Daniele Verde, eletto a gran voce migliore in campo del match nonostante in molti predichino calma nell'esaltare le qualità di questo giovane per non farlo vivere circondato da pressioni. Diciotto anni e tanta voglia di dimostrare il proprio valore a chi (Garcia) ha creduto in lui consegnandogli (complici le innumerevoli assenze) la maglia da titolare in una sfida in cui l'obbligo era vincere. E' bella la giovinezza, soprattutto quando alle gambe si accompagna una testa da 'senior', ma anche sentimenti sinceri ed emozioni travolgenti: "Una giornata emozionante, la serata più bella della mia vita - ha dichiarato a fine gara Verde - non so neanche dirvi bene cosa provo in questo momento. Sono contento per i tre punti, e ringrazio tutti, il mister e la squadra".

Protagonisti insieme a Verde sono stati sicuramente Paredes, Sanabria, ma anche Ljajic (autore del primo gol ed ora capocannoniere della Roma a quota 8 reti siglate) anche se tra questi nomi è il più 'anziano' essendo un classe '91. Leandro Paredes che ha segnato la rete del 2-0 giallorosso è diventato il quindicesimo marcatore della Roma in stagione. "Il gol? Lo volevo con forza - le parole di Paredes dopo la gara - e l'ho trovato. Ma la cosa più importante è stata la vittoria, dopo quattro pareggi consecutivi. Sono felice per noi giovani". Antonio Sanabria invece ieri ha festeggiato il suo esordio con la maglia giallorossa in una gara ufficiale, pur essendo entrato a gara in corso, con una buona prestazione in cui ha messo in luce le sue abilità. E' bella la giovinezza, ma quel ritornello del Magnifico finisce con il noto "del doman non c'è certezza". Infatti nessuno dei tre è sicuro di trovare nuovamente spazio domenica prossima, quando la Roma all'Olimpico ospiterà il Parma. Contro i crociati Garcia ritroverà diversi assenti della scorsa giornata di campionato: Manolas e Florenzi, dopo il turno di squalifica, e probabilmente Daniele De Rossi (ma questo si capirà soltanto quando la squadra tornerà ad allenarsi) se avrà smaltito definitivamente l'infortunio. Poi, non per ultimo, ci sarà il tanto sospirato ritorno di Gervinho.

GERVINHO E DOUMBIA. DAL TETTO D'AFRICA A ROMA - E' finita la Coppa d'Africa con l'epilogo sperato: la vittoria della Costa d'Avorio. La finale tra gli 'Elefanti' e il Ghana ha tenuto incollati per oltre 120 minuti al televisore tutti i romanisti che tifavano per una vittoria di Gervinho, Doumbia e compagni. Dopo aver gioito per la vittoria di Cagliari, Roma ha festeggiato anche al nono rigore realizzato dagli ivoriani. Gervinho i rigori non li ha guardati, era seduto di spalle alla porta e la sua foto che lo ritraeva impassibile prima alla delusione poi alle esultanze dei compagni sta ancora spopolando sui social network con innumerevoli fotomontaggi divertenti. Oggi sono continuati i festeggiamenti in Costa d'Avorio, è stata dichiarata festa nazionale, e proseguiranno anche domani, ma manca sempre meno al ritorno a Roma di Gervinho e all'arrivo per la prima volta da giocatore giallorosso diSeydou Doumbia. Giovedì dovrebbero essere entrambi nella capitale. Il rientro a Roma sarà col sorriso e senza dubbio col morale molto alto, il che, molti sperano, possa tornare utile in questa seconda parte di stagione. Ed il pensiero va a delle dichiarazioni che Gervinho rilasciò lo scorso anno, quando, pensando agli obiettivi del 2015 aveva detto: "Prima la Coppa d'Africa, poi lo scudetto", seguendo rigorosamente un ragionamento di tipo temporale. Il primo traguardo l'ha raggiunto, ora dovrà impegnarsi per conseguire anche il secondo.