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Gioiello Zaniolo, l’ex ds: “In lui rivedo la stessa cattiveria del padre”

LaPresse

Il direttore sportivo dell'Entella, prima squadra a credere nel centrocampista della Roma: "Che nel giro di un anno e mezzo diventasse così era francamente impossibile da immaginare"

Redazione

La parabola di Nicolò Zaniolo è stata veloce e vertiginosa. Da 'scarto' dell'Inter a golden boy del calcio italiano, il passo è stato breve ma enorme: la Roma se lo coccola, i nerazzurri e la Fiorentina si mangiano le mani. E l'Entella gonfia il petto, perché è stata la prima squadra a credere in lui: "Che avesse davanti un futuro importante era facile capirlo, ma che nel giro di un anno e mezzo diventasse un titolare della Roma, con tanto di convocazione in Nazionale maggiore, era francamente impossibile da immaginare". A parlare è Matteo Superbi, direttore sportivo del club ligure a tuttomercatoweb.com: "Quando arrivò da noi a Chiavari impressionò tutti per la sua fisicità e la continua crescita che riusciva a mettere a frutto. In più, avendo avuto modo di giocare contro suo padre Igor durante la mia carriera da calciatore, ho rivisto in Nicolò la stessa cattiveria sportiva che portava anche il padre a "picchiare" noi difensori nonostante facesse l'attaccante". Poi sul ruolo: "Quale il ruolo migliore per Zaniolo jr? L'ho visto far bene da mezzala, da trequartista e anche da attaccante esterno. Sinceramente non so se sia giusto dargli un solo abito, visto che ha mostrato grande efficacia in ogni occasione. A mio gusto personale lo vedo molto bene da trequartista".