“Sono qui per tre motivi. Per visitare un Paese giovane, per visionare alcuni ragazzini di una scuola calcio e magari per vedere se c’è la possibilità di lavorare con un club del campionato australiano”. A parlare è l'ex capitano della Roma Giuseppe Giannini, appena sbarcato in Australia. Come racconta Dario Castaldo su gazzetta.it, il Principe seguirà da vicino i progressi dei ragazzini di età compresa tra i 5 e i 15 anni.
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Giannini: “Invidio Totti per essere riuscito a indossare una sola maglia in tutta la carriera”
Il Principe dall'Australia: "Sicuramente la Roma migliorerà ancora, ma ci sono delle sfumature che rimarranno. Quali? Per esempio non vedo ancora Pastore ben integrato"
Dall’esordio in Serie A a 17 anni e 5 mesi, Giannini fu il riferimento di una Roma testaccina, quella che andò dal secondo Liedholm a Mazzone, passando per Eriksson, Bianchi e Boskov. Una parabola lunga 15 stagioni, dal 1982 al 1996, nel corso delle quali vinse uno scudetto da spettatore privilegiato e tre coppe Italia. E giocò - perdendola - una finale Uefa. Giannini rimane nella storia romanista anche come il primo capitano di quello che poi è diventato Il Capitano. Per questo non si sottrae al confronto con Francesco Totti. "A Francesco non invidio il Mondiale o la festa di addio al calcio, ma l'essere riuscito a indossare una sola maglia in tutta la carriera", parola di Giannini, che poi si sofferma sul momento della squadra di Di Francesco: "Sicuramente la Roma migliorerà ancora, ma ci sono delle sfumature che rimarranno. Quali? Per esempio non vedo ancora Pastore ben integrato".
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