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Ghisolfi, il Nizza non piange l’addio: Moffi e Boga hanno portato un 5° posto

Ghisolfi, il Nizza non piange l’addio: Moffi e Boga hanno portato un 5° posto - immagine 1
Cinquantacinque milioni spesi in due finestre di mercato per un quinto posto. Il Brest con 3,5 milioni è arrivato terzo
Francesco Balzani
Francesco Balzani Collaboratore 

Ieri sera nella capitale è sbarcato Florent Ghisolfi, che da oggi inizierà a lavorare fianco a fianco di De Rossi per costruire la Roma del futuro. Un arrivo nel silenzio del club che ha puntato di nuovo su un giovane straniero andando in controtendenza con quanto fatto in questi anni da altre squadre come Bologna, Atalanta o Inter. Ghisolfi ha lasciato Nizza, non proprio il fiore del calcio europeo, con un po' di commozione ma nemmeno troppi rimpianti da parte dei tifosi del club francese. L'ottimo lavoro svolto a Lens, infatti, non è stato replicato a Nizza dal 39enne che parla poco, pochissimo. E di cui non si hanno foto, a parte quelle dei pochi fortunati che ieri lo hanno riconosciuto a stento a Fiumicino.  Ghisolfi diventa dirigente della squadra del dipartimento delle Alpi Marittime (meno di 400 mila abitanti) il 5 ottobre del 2022 curando quindi due finestre di mercato. La spesa non è stata da piccola squadra: 55 milioni. Decisamente più di quanti spesi nelle ultime due stagioni dalla Roma. I risultati però sono stati deludenti come dimostrano anche le critiche dei media francesi.

 

Tanti flop del Nizza negli ultimi due anni e un posto in Europa League 

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Nel 2023 è arrivato un nono posto, quest'anno un quinto che se non altro ha qualificato il Nizza all'Europa League. Un risultato ottenuto anche nel 2022, senza Ghisolfi, con tanto di finale di coppa di Francia. Va aggiunto che sopra al Nizza sono arrivati club come il Brest che ha speso appena 3,5 milioni in entrata. Ma andiamo nello specifico degli acquisti. Nel primo anno il Nizza, con Ghisolfi ancora non ufficialmente ds visto che diventerà parte del club il 5 ottobre,  ha investito buona parte del budget per 3 giocatori: Sofiane Diop pagato 22 milioni, l'italiano Viti dell'Empoli per 13,  e infine l'attaccante Laborde per 15.  Diop, arrivato dal Monaco, in particolare oggi vale 10 milioni in meno e quest'anno ha giocato appena 10 partite di Ligue 1. Flop, totali. Come Viti che è stato addirittura rigirato in prestito al Sassuolo quest'anno senza riuscire ad evitare la retrocessione. La scorsa estate le cose sono andate leggermente meglio con Ghisolfi con l'arrivo dell'attaccante Moffi (pagato 22 milioni) autore di 11 gol in stagione e quello di Boga pagato 17,5 che però non ha replicato l'annata d'oro targata 2019-2020 al Sassuolo. Azzeccata invece la mossa Farioli come tecnico. Ma quello la Roma già ce l'ha.