Diciotto partite di campionato, ed il nome di Gervinho non è più comparso sul tabellino dei marcatori. Un digiuno lungo, forse troppo per un attaccante. L'ultimo gol dell'ivoriano in ordine cronologico porta la data del 30 novembre 2014. Da allora sono trascorsi quasi cinque mesi, durante i quali è avvenuto il crollo verticale della Roma che l'ha portata, ad oggi, a condividere il secondo posto con la Lazio. Gervinho andò in gol proprio contro l'Inter, il prossimo avversario dei giallorossi (sabato 25, ore 20.45 a San Siro). Dall'Inter all'Inter dunque, il che rende ancora più manifesto il fatto che la 'freccia' manca all'appuntamento col gol da un intero girone di campionato. La scorsa stagione, dopo 31 giornate, Gervinho era già a quota 6 reti realizzate; quest'anno finora ha segnato 2 gol (contro l'Inter, appunto, e contro la Fiorentina alla prima di campionato), dopo lo stesso numero di partite giocate. Un calo realizzativo notevole ma certamente un problema condiviso anche con gli altri compagni di reparto. Gervinho chiuse la scorsa stagione a quota 9 reti in campionato: per eguagliare questo numero dovrebbe segnare un gol a partita in ogni match fino a fine stagione, e a partire da sabato.
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Gervinho titolare per ritrovare il gol dopo quasi cinque mesi. Pjanic punta l’Inter
Un intero girone di campionato a digiuno: Gervinho non segna in Serie A dallo scorso 30 novembre, quando all'Olimpico la Roma ospitò proprio l'Inter, il prossimo avversario dei giallorossi. Pjanic alla fine del tunnel: lavora in gruppo e la...
In questa stagione ha segnato di più in sole sei partite di Champions League:tre reti complessive nella competizione continentale grazie alla doppietta contro il CSKA e al poco utile gol al Bayern Monaco in casa. E l'ivoriano ha continuato a brillare anche in Europa League: due gol al Feyenoord, uno all'andata e uno decisivo al ritorno. Ora è tempo che torni a segnare anche entro i confini nazionali perchè il campionato è nella fase finale, quella più delicata in cui il margine di errore si riduce a ridosso dello zero ed i verdetti stanno per essere emanati.
Sabato, dunque, ci sarà l'Inter, l'ultima squadra alla quale Gervinho ha segnato in campionato, aprendo le marcature e conducendo la squadra verso il 4-2 finale contro i nerazzurri. A completare l'opera ci pensarono Holebas, con una discesa in velocità, saltando diversi avversari, e culminata con un potente sinistro che ha gonfiato la rete sotto la Sud, e la doppietta di Pjanic. Proprio riguardo quest'ultimo ci sono buone nuove da Trigoria. Oggi il bosniaco è tornato ad allenarsi insieme ai compagni, lasciando palestra e sedute fisioterapiche che sono state il suo pane quotidiano da diversi giorni. L'obiettivo minimo è rendersi disponibile, dunque ottenere la convocazione di Garcia per la trasferta del Meazza.
"RESTIAMO UNITI. IL PROGETTO ROMA NON FINISCE A GIUGNO" - "Come finirà questa stagione non lo so, dobbiamo essere uniti tutti. In questo momento serve unità per vincere e centrare un obiettivo come la Champions che è un bellissimo obiettivo. Dobbiamo sapere che qualsiasi cosa succeda in questa stagione ripartiremo, il progetto Roma non finisce a giugno 2015, finirà chissà quando e andrà avanti. Ci sono le basi per essere duraturo, dobbiamo essere ottimisti e sereni, rimanere uniti". Federico Balzaretti,protagonista di Slideshow su Roma Tv, crede in questa Roma, la definisce 'una famiglia' composta non solo da tutte le anime della società ma anche dai tifosi che in questo momento particolare non sono proprio soddisfatti dei risultati e delle prestazioni della loro squadra che si trova gomito a gomito insieme alla Lazio: "Capisco i tifosi arrabbiati, ma abbiamo bisogno del loro apporto. Insieme a loro vogliamo vivere questo momenti, società e tutti siamo una famiglia. E una famiglia si vede che funziona soprattutto nei momenti di difficoltà". Ed il terzino ex Palermo di momenti difficili ne ha vissuti, uno in particolare: "La finale del 26 maggio? Il giorno più doloroso della mia vita a livello sportivo". La bella Roma dell'anno scorso è nata dalle macerie lasciate da quella sconfitta e l'immagine indelebile della rinascita, forse, è proprio quella in cui è ritratto Balzaretti al gol nel derby d'andata della stagione passata: "E' stato il giorno più bello a livello professionale della mia carriera. In questo gol c’è tutto quello che sono come persona. In quel derby, in un’estate così difficile dove sia io che Daniele, Miralem siamo rimasti a Roma, dove vi garantisco non era facile rimanere, e il mettersi in discussione e tornare più forti di prima e il fatto che sia toccato a me - ha ricordato Balzaretti - è stato veramente un motivo di rivalsa per tutti. È stata come l’inizio di un altro percorso e l’inizio di un’altra squadra, di un altro appeal con la gente ed entusiasmo. Io lo vivo da un punto di vista umano e collettivo da parte di tutta la squadra quel gol al derby. Le lacrime poi sono state una conseguenza naturale della rabbia e dell’orgoglio di uscire da quel momento".
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