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Gervinho consiglia Sabatini: “Ci vuole un grande attaccante”. Doumbia in forse contro il Milan

L'ironia dell'ivoriano: "Segno poco? Ho ricevuto meno assist da Totti..". Paredes ribatte: "Il capitano è grande e umile. Non mi meraviglia il modo folle con cui lo trattano i tifosi, è abbastanza simile a come i tifosi del Boca trattano Riquelme"

Guendalina Galdi

A due giorni da Milan-Roma, Ljajic e Doumbia non si sono allenati insieme al resto dei compagni. I due, insieme a Keita, hanno svolto un lavoro differenziato in campo e la rifinitura di domani sarà decisiva per sciogliere i dubbi legati ad una loro convocazione o meno per la trasferta milanese. Rudi Garcia dunque, molto probabilmente, in attacco si affiderà ancora a Gervinho ed Ibarbo, con un possibile ritorno dal primo minuto in campo di Francesco Totti. L'ivoriano, l'esterno offensivo, ha suonato la carica in vista della quartultima partita di stagione e del raggiungimento dell'obiettivo prefissato: “La corsa Champions è entusiasmante e ricca di suspense. La Roma andrà a Milano per vincere". Tre punti e basta a San Siro, non ci sono alternative per la Roma, seconda, che deve mantenere a distanza Lazio ed anche Napoli. Una Roma che vuole anche ritrovare i gol della sua 'freccia' ivoriana, a secco da oltre cinque mesi. "Ho segnato poco perchè Totti quest’anno mi ha fatto meno assist", ci ha scherzato su così,ai microfoni di SkySport, Gervinho che non è escluso che proprio sabato torni a giocare insieme al capitano. Da quando è tornato dalla Coppa d'Africa, però, sembra aver perso la forma dei primi mesi di questa stagione e della scorsa:

"Sono stato strafelice di vincere la Coppa d’Africa e quando sono tornato ero un po’ affaticato. Oltretutto la squadra in quel periodo aveva perso brillantezza”. Ma se Gervinho non segna da un po', ci ha pensato il suo connazionale, Doumbia, a firmare i suoi primi due gol in giallorosso nelle due partite della scorsa settimana contro Sassuolo e Genoa. L'ex CSKA (in dubbio per la sfida contro i rossoneri) che si è sbloccato e le prestazioni in salita di Ibarbo, l'altro rinforzo di gennaio, però non spengono la necessità, per la prossima stagione, di avere un grande attaccante cui affidare il reparto avanzato e le sorti della squadra nei momenti in cui c'è carenza di gol. "Un grande attaccante è fondamentale in ogni grande club che possa puntare a grandi obiettivi - ha affermato Gervinho -. Se sapremo finire bene la stagione anche noi potremo rinforzare l’attacco, che ha un parco giocatori già importante, come Doumbia. Se arriviamo secondi il club avrà le risorse finanziarie per permettersi un altro grande attaccante". Sabatini prende nota ed attende che la Roma sia sicura del secondo posto per proporsi agli obiettivi suoi, e del club, con una forza economica maggiore.

PAREDES: "TOTTI PER LA ROMA, COME RIQUELME PER IL BOCA" - "E' un grande, ma è anche umile. Mi ha aiutato e lo apprezzo molto. Non mi meraviglia il modo folle con cui lo trattano i tifosi, è abbastanza simile a come i tifosi del Boca Juniors trattano Riquelme". Leandro Paredes non è nuovo a questo tipo di manifestazioni di amore incondizionato, per questo dopo aver vissuto quattro stagioni al Boca, in un'intervista a El Grafico Diario, ha potuto paragonare così Francesco Totti a Juan Roman Riquelme (di due anni più giovane del capitano giallorosso). Il centrocampista argentino poi ha parlato anche della sua esperienza a Roma, ricordando il suo, per ora unico, gol segnato contro il Cagliari: "Qui mi trovo molto bene, sono molto tranquillo. Gioco in uno dei migliori club d’Europa, dove ogni giocatore vorrebbe giocare. Sono arrivato molto giovane in una squadra importante, quindi sono molto felice. Ho fatto diverse partite da titolare e ho avuto la possibilità di segnare un gol. D'ora in avanti mi aspetto il meglio". Perchè la Roma sta lottando per il secondo posto anziché per il titolo? "La Juve è stata molto più continua rispetto a noi - la risposta di Paredes -. Ci sono stati due o tre mesi in cui non abbiamo fatto le cose per bene e abbiamo pareggiato molto, e lì è scappata. Abbiamo commesso errori di gruppo, ma questo è tutto. Ora dobbiamo pensare alle quattro finali che mancano così chiuderemo da secondi in classifica". Un pensiero infine anche su un compagno di reparto, RadjaNainggolan: "E' un giocatore molto completo, tecnicamente e fisicamente. Penso sia un giocatore straordinario, e per fortuna gioca con noi". Per adesso, verrebbe da dire, a causa delle pressioni che arrivano da oltremanica, ovvero dal Manchester United.

ASTORI: "VOGLIAMO LA CHAMPIONS DIRETTA" - "Vogliamo l’accesso diretto alla Champions League e quindi non raggiungerla sarebbe non un fallimento completo ma sarebbe, per come abbiamo affrontato la prima parte della stagione, per come ci siamo ripresi adesso, un fallimento non meritato". Davide Astori, ai microfoni di Mediaset, ha ribadito l'obiettivo che la Roma intende raggiungere in questa stagione, durante la quale i giallorossi hanno dovuto ridimensionare le proprie aspettative. Sabato sarà fondamentale conquistare i tre punti; la Lazio giocherà esattamente 24 ore dopo la Roma, dunque con il risultato di Milan-Roma già acquisito. Che dovrà essere positivo per gli uomini di Garcia che affronteranno la formazione rossonera, dunque si troveranno difronte Mattia Destro, l'attaccante di Ascoli Piceno che ha lasciato Roma a gennaio e che, salvo riscatto del club rossonero o cessione ad un altro club, a giugno tornerà a Trigoria. "Per Destro parlano i numeri, nel senso che è sempre stato un attaccante che ha segnato e per questo lo rispettiamo - ha ricordato Astori - ma sabato sera non guardiamo in faccia a nessuno. A Mattia gli vogliamo bene come ragazzo ma sabato sera lo terremo a bada. Il derby? È ovvio che qui a Roma ci si pensa ce lo ricordano i tifosi tutti i giorni, per cui sappiamo che in quella data dobbiamo arrivarci con più punti possibili di vantaggio che ci consentiranno di affrontare la partita al meglio, ma comunque sia i conti si fanno alla trentottesima giornata".