Uno dei grandi segreti di Eusebio Di Francesco è sicuramente la qualità di far sentire importanti tutti i suoi giocatori, che riescono quindi ad esprimersi al meglio. Non ha fatto eccezione Gerson, spesso in campo da titolare e autore anche dei suoi primi gol in giallorosso. Il brasiliano, da oggetto misterioso a valore aggiunto, ha parlato i microfoni di Sky Sport: "La Roma, a qualsiasi competizione participi, lo fa con l’obiettivo di vincere perché è un grande club, rispettato in tutto il mondo. Il passaggio del girone aumenta la nostra fiducia e la nostra autostima e ora dobbiamo lavorare duro per raggiungere i nostri obiettivi e realizzare i nostri sogni. Solo con il lavoro si possono alzare i trofei e poi vedremo se ne sarà valsa la pena. Allo scudetto ci crediamo. Questo è un gruppo unito che vuole raggiungere i propri obiettivi”.
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Gerson mostra la via: “Unione e lavoro, solo così possiamo vincere. Crediamo allo scudetto”
Il brasiliano: "In qualsiasi competizione l’obiettivo è vincere perché siamo un grande club, rispettato in tutto il mondo. Il passaggio del girone aumenta la nostra fiducia e la nostra autostima"
Qual è il segreto della tua rinascita?
È stata una stagione iniziata bene già dall'estate, con una testa e un approccio diversi. So che durante il primo anno non ho fatto quello che si aspettavano tutti, società, dirigenza e tifosi. Ma ho iniziato la nuova stagione con più maturità, sostenuto dalla mia famiglia: mio padre è la persona che mi è più vicina. Ho sempre creduto di potermi adattare al calcio europeo e alla fine ci sono riuscito. Mi piace giocare sia come esterno alto, sia come centrocampista. Al Fluminense ho iniziato a centrocampo, poi sono stato spostato più avanti. Mi sono adattato. Un giocatore deve mettersi a disposizione della squadra.
La doppietta alla Fiorentina.
Sono stati gol importanti che mi hanno reso felice. Avevo bisogno di segnare per la fiducia, stavo facendo bene in allenamento ma un gol mi serviva, quindi sono stato felice di ricambiare il sostegno dei miei compagni. E' stato un momento bellissimo.
Contro il Chievo giocherai titolare?
Questo non lo so, ma posso assicurare che mi farò trovare pronto, come del resto chiunque giocherà, che sia io, El Shaarawy o Schick. Quello che conta è la squadra.
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