Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

news as roma

De Rossi: “Su Zalewski ha scelto la società. Serve rispetto per Pellegrini e Cristante”

De Rossi: “Su Zalewski ha scelto la società. Serve rispetto per Pellegrini e Cristante” - immagine 1
Le parole del mister: "La situazione di Nicola non è definitiva. Dovbyk sta bene e giocherà"
Redazione

La conferenza stampa di Daniele De Rossi alla vigilia di Genoa-Roma che si giocherà domenica 15 settembre. Il tecnicorisponde alle domande dei cronisti e presenta la gara con i rossoblù. I giallorossi devono ancora trovare la prima vittoria della stagione.

DE ROSSI IN CONFERENZA STAMPA 

La scelta di Zalewski fuori rosa è definitiva? Lei ha dato l'ok e a cosa serve? "Definitiva non lo so, non credo. È legato al suo contratto in scadenza.La decisione l'ha presa la società e io l'ho saputo qualche giorno fa. Di definitivo nel calcio non c'è niente, se troveranno un accordo per rinnovare il contratto verrà inserito di nuovo dentro. Mi sono sempre preso le mie responsabilità quando c'era da prendere una scelta tecnica o in merito alla condotta del giocatore. Questo è un discorso che va sopra di me e ne dovete parlare con Nicola o il suo agente e con la società. Essendo legato a un contratto in scadenza, se venisse rinnovato si tornerà alle origini. Credo questo ma fai la domanda alla persona sbagliata".

Che si aspetta dal Genoa? Come si affronta questa squadra? "Dei ballottaggi non mi fido mai perché ci sono anche altre incognite. Ci stiamo preparando ad affrontare il Genoa per come affronta le gare con le grandi squadre e noi lo siamo. È una squadra tosta e ordinata e ha messo in difficoltà l'Inter. È una squadra forte, ha perso dei pezzi importanti me na ha altri di qualità come Messias, Vitinha e Pinamonti. A centrocampo ha dei grandi giocatori e corridori. Sono difficili da affrontare in un campo che è tra i più affascinanti d'Italia in un orario che a me non fa impazzire ma andremo lì per fare la nostra partita. Siamo pronti".

A che punto sono Hummels e Hermoso? Sono già pronti a giocare? Può cambiare l'assetto tattico? "Ci danno delle possibilità in più e aumentano la nostra esperienza. Hanno giocato tante partite in Champions League ad alti livelli, li ho visti e li ho apprezzati. Mi avevano detto che stavano bene fisicamente prima di firmare e si sono presentati bene. Hanno bisogno di un po' di tempo per arrivare al 100% ma lo capiremo partita dopo partita. Sono pronti per giocare ma dobbiamo capire se per 90' o se iniziare a fargli fare degli spezzoni. Dalla prossima settimana ci sarà una gara ogni tre giorni e abbiamo bisogno di tutti. Lo dico sempre ai giocatori e non potremo stare a pensare ai minuti e verranno buttati dentro".

Lei ha detto che il discorso di Zalewski è legato al rinnovo. Lei ha giocato due stagioni diverse col contratto in scadenza e ha sempre giocato. "Stai facendo la domanda alla persona sbagliata. Non è stata una mia scelta. Le mie scelte tecniche le ho fatte anche in merito alle situazioni. A maggio avevo detto che poteva partire perché non avevo visto quello che volevo, mentre nel precampionato avevo visto cose diverse non solo dal punto di vista tecnico ma era diventato un calciatore che si è preso le sue responsabilità e lo consideravo uno importante. Sulla decisione che non è mia non mi devo esporre. Come non fu mia all'epoca, ero un giocatore e ho continuato a giocare. Aspettiamo a vedere come si evolve la situazione".

Come sta Dovbyk? "È pronto a giocare e giocherà. È importante per noi e ci abbiamo puntato tanto. A Torino abbiamo fatto una buona partita ma tra il dire che abbiamo fatto una buona gara ed essere contenti ce ne passa. Per me le grandi partite sono  un'altra cosa e sono quelle dove difendi in quella maniera lì ma devi essere un po' più pericoloso. Ma non è dipeso da Dovbyk perché è stato marcato da due uomini. Dobbiamo aiutarlo ad essere meno raddoppiato e poi basta che si sbloccherà e non si fermerà più".

Quanto serve ancora un regista? Koné può farlo? "Lo abbiamo scelto per le sue caratteristiche non solo per il suo ruolo. Può fare sia la mezzala destra che sinistra. Durante le Olimpiadi ha giocato davanti alla difesa, può anche fare il mediano con le sue caratteristiche. Sono quelle che noi cercavamo. Un giocatore così libera gli altri per poter giocare con giocatori più offensivi in mezzo al campo. L'anno scorso anche senza Koné abbiamo vinto tante partite. Ogni tanto Paredes, Pellegrini e Cristante vengono rispettati meno di quello che meritano. In due mesi abbiamo fatto due punti di media con loro e Bove Aouar e tutti gli altri. Sono importanti e ci daranno una mano. Koné sarà importante e l'ho voluto a tutti i costi. Ma rispettiamo anche chi tira la carretta da tanti anni. Hanno fatto qualche prestazione sottotono ma anche tante fatte bene. Poi ognuno ha i propri gusti ma facciamo sentire amati i nostri giocatori. I numeri dicono che negli ultimi anni abbiamo fatto poco perché siamo arrivati sesti ma questi giocatori hanno fatto tanto come gol, assist e chilometri. Quelli sono numeri che si vedono di meno".

È stato fatto un lavoro per migliorare la fase offensiva? "Abbiamo provato con più forza cose che avevamo fatto anche prima ma che non siamo riusciti a fare bene. Non penso sia legato a Dovbyk o al modulo o al sistema di gioco. Ci sono dei giocatori che sono arrivati da poco, ci sono cose che richiedono tempo. Abbiamo lavorato tanto dal punto di vista difensivo durante il ritiro. Cercando un po' più di compattezza e di essere pronti quando perdevamo palla i fase di costruzione. Alcune volte prendevamo un tiro poco dopo aver perso palla. A volte segni poco perché hai preso 4 pali, a volte è questione di centimetri e quando gireranno dalla parte nostra continueremo a mantenere la compattezza e miglioreremo dal punto di vista dei gol. Bisogna riempire l'area con più gente perché così i difensori non marcheranno solo Dovbyk. Lo avevamo chiesto anche contro la Juve ma non è facile fare determinare cose. Ci arriveremo".

La Roma andrà a Genova per dominare il gioco. Giocare a specchio può essere un'opzione? "Non sempre è un'opzione giocare a specchio con una squadra più debole sulla carta perché a volte le squadre che sulla carta sono più deboli tirano fuori delle motivazioni. Giocando a specchio potrebbero variare delle caratteristiche. Il Genoa non è una squadra ossessionata dal possesso palla come non lo siamo noi. Penso che con l'Inter ha pareggiato all'ultimo secondo. Ogni squadra debba preparare la partita su quello che è utile per vincere. Se dobbiamo essere più pungenti davanti o aiutare il nostro centravanti possiamo farlo tenendo un po' di più la palla. La verticalità è la cosa che richiediamo più spesso, con l'Empoli Artem è andato in porta due volte in pochi minuti. Ho sempre chiesto alle mie squadre di dominare il gioco ma si può anche fare lasciando il possesso agli altri dominando il contropiede. Non ci trovo nulla di sbagliato in quello che fa il Genoa, basta sceglie che partita si vuole fare e come vogliamo andare a fare gol.