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Gasperini: “Solo l’amore per l’Atalanta ha impedito di farmi tentare dalla Roma”

LaPresse

Le parole del tecnico nerazzurro: "Voto? Dieci e lode a tutti, era davvero difficile"

Redazione

La rivincita non arriva. Gian Piero Gasperini esce dall'Olimpico con tre punti in tasca, in barba ai romanisti che speravano nella "vendetta" dopo il no delle scorsa estate. L'Atalanta batte la Roma 2-0. Il tecnico dei bergamaschi ha detto la sua al termine della partita.

GASPERINI A SKY

La Roma veniva da tre vittorie di fila, avete vinto meritatamente. Gli aspetti che hanno fatto la differenza?

Questa sera i ragazzi hanno fatto una gran partita. La Roma era in crescita, ha un'idea di gioco che piace molto. Temevamo questa partita, abbiamo giocato tutti veramente bene. Ottima gara contro una squadra che ha bisogno ancora di rodaggio ma a me piace molto.

Quanto ha pesato la scelta di mettere Zapata al momento giusto?

Mossa determinante. Giochiamo ogni 3 giorni, Duvan non ha mai saltato una partita. È necessario partire dalla panchina, per fortuna riescono a essere spesso determinanti.

Dove può arrivare Malinovskyi?

Piace a tutti. È un giocatore di livello, è anche dotato di un buon tiro. Sono contento anche per Kjaer. È arrivato all'ultimo, era un po' in ritardo di preparazione, questa era la partita giusta.

Come ha fatto a dire no alla Roma?

Quando fai campionati come quello dello scorso anno, ci possono essere queste tentazioni. Solo l'amore che ho verso l'Atalanta e che Bergamo ha nei miei confronti lo ha impedito.

Voto a questa partita?

Dico 10 e lode a tutti quanti, era veramente difficile questa sera.

GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA

Aveva studiato così la partita?

Sapevo che Zapata non avrebbe giocato a prescindere da Muriel perché arrivava da tantissime partite. Duvan è partito con una condizione fisica pazzesca e nelle ultime gare dava segnali di fatica, ma è normale. Domenica scorsa è entrato Ilicic ed è stato determinante, altre volte lo è stato Muriel. La panchina in questo momento conta anche di più.

Sui duelli vinti

"Se guardo solo i numeri ci sono alcuni che non hanno senso. Bisogna vedere la gara, oggi abbiamo fatto una prestazione buona. E' indubbio che questa sera arrivavamo prima sulla palla. Abbiamo fatto bene anche sul piano atletico e tattico"

Sulla difesa a 3 della Roma

"Ultimamente aveva evidenziato soprattutto in Florenzi di fermare un terzino e di non lasciare due uomini centrali. Possibile che noi giocando con tre attaccanti abbia spinto Fonseca a fare questa scelta".

Sulla partita

"Abbiamo fatto molto bene sulle pressioni alte. Abbiamo impedito alla Roma di sviluppare da dietro. Palomino e Kjaer hanno fatto benissimo e ci hanno dato forza nel gioco aereo".

Sul razzismo

"Purtroppo quando si entra su questo argomento si rischia sempre. C'è molta gente che strumentalizza le parole. E' un campo delicato. Credo e mi associo a quello che hanno detto altri allenatori. Il razzismo è un male devastante e va da tutti combattuto. Quello che è successo domenica a Parma è stato più un episodio di maleducazione non so di quante persone e che non si può associare al razzismo. Poi detto questo va debellata anche la maleducazione, ma bisogna fare un distinguo. Mi da fastidio che sia dia del razzista a chiunque. Non credo che siano così tanti i razzisti, delle volte è più una questione di maleducazione. Ci sono gli strumenti per mandare i maleducati e i razzisti fuori dagli stadi".

Sulla prestazione

"Le partite di calcio in Italia sono queste. Nel primo tempo abbiamo avuto delle buone occasioni, ma non siamo riusciti a concretizzarle. Se Dzeko o Zaniolo segnano rischiamo di avere un risultato diverso. Ciò non toglie che abbiamo fatto una buona prestazione".

Sul no alla Roma

"Non è che è stato un "no" alla Roma. Sono una serie di situazioni che si sono create. Andare via da quella gente sarebbe stato un gesto impossibile e di un'ingratitudine esagerata per tutto quello che Bergamo ha fatto. Io sapevo che via prendere per quanto la Roma poteva affascinarmi, ma non c'era dubbio sulla mia scelta".

La sorprende o la inorgoglisce che la Roma cambi l'assetto tattico?

"In questo senso siamo particolari. Spesso accettiamo l'aspetto tattico dell'avversario. La Dinamo non ha mai giocato a tre, siamo arrivati noi e si è messa così. Noi ci prepariamo per giocare come abbiamo sempre fatto".