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forzaroma news as roma Gasperini: “La fascia a chi ha più presenze. Mercato? Ci serve un grande attacco”

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Gasperini: “La fascia a chi ha più presenze. Mercato? Ci serve un grande attacco”

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Le parole del tecnico: "Dybala sta facendo differenziato, sta recuperando dal suo intervento. È una situazione da controllare, speriamo che la prossima settimana quando torneremo si potrà unire al gruppo"
Daniele Aloisi
Daniele Aloisi Collaboratore 

L'allenatore della Roma, a margine dell'allenamento di questo pomeriggio al St. George's Park, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti. Queste le parole di Gian Piero Gasperini:

Pochi giorni ma già molti intensi, un bilancio? "Buono, abbiamo trovato una bellissima struttura per lavorare bene, siamo ormai nella parte quasi finale della preparazione, questo è un posto ideale anche per il clima. Ci sono queste partite già molto impegnative che saranno bei test"

Su Dybala. "Paulo è qui e sta facendo differenziato, sta recuperando dal suo intervento. È una situazione da controllare, speriamo che la prossima settimana quando torneremo si potrà unire al gruppo"

Facendo la conta... quanti ne mancano ora di giocatori? "L'avete detto voi quanti ne mancavano (ride, ndr). Dipende cosa vogliamo fare. Il punto è che qualche ruolo va completato e poi tutto sarà in base a quanto saremo forti davanti. Lì determineremo quanto sarà forte la squadra. La squadra sta prendendo una sua fisionomia, speriamo in qualcuno per completare e rinforzare".

Cosa serve per essere forti davanti? "È una cosa di tutte le squadre, si spendono tanti soldi per gli attaccanti. Il reparto offensivo è il più ricercato, è comune in tutte le squadre".

Un suo parere su Dovbyk? "L'anno scorso è stato pagato quella cifra, ha fatto bene e ha fatto i suoi gol. È un centravanti di valore, poi siamo qui per lavorare e migliorare alcune lacune. Io lavoro molto sugli smarcamenti, più del piano tecnico. Sulla capacità di entrare in gioco e non essere in ritardo. È come la musica, se hai il tempo giusto non sei stonato".

C'è qualcosa che manca alla sua Roma? "Io sono contento dei ragazzi che sono stati finora encomiabili. È una squadra che lavora in gruppo e ha spirito di attaccamento. Si potranno dire molte cosa ma non che non c'è impegno e non c'è attaccamento alla maglia".

Su Wesley. "È un giocatore che era nella ricerca della Roma. Io lo conoscevo perché con l'Atalanta avevamo praticamente chiuso l'operazione, poi è saltata all'ultimo momento. Non è una mia richiesta, ma un profilo che la società seguiva per quel ruolo tra i primissimi. È un 2003 che gioca nella nazionale brasiliana e ha margini di miglioramento. Giocare nel Flamengo a quell'età significa avere già un bel bagaglio di esperienza. Le doti si vedono. Se fosse stato un giocatore già completo sarebbe costato un'altra cifra".

Si parla molto di Echeverri in questo momento... "Non parlo mai di singoli giocatori che non sono nostri, non ho mai fatto nomi. Ho grande rispetto per lo scouting della Roma che è di livello. Per quelle che sono le mie conoscenze io a volte posso dare dei suggerimenti: a me piacciono i giocatori bravi. Di giocatori di altre squadre non posso parlare".

Che caratteristiche servono per il trequartista? "Abbiamo già una squadra quasi formata, anche se in alcuni ruoli siamo un po' contati. Abbiamo l'esigenza di inserire un paio di giocatori in più, perché non tutti potranno fare cinquanta o sessanta partite. Questo per quanto riguarda il completamento. Invece il rafforzamento, la società è alla ricerca di tutto quello che può darci quel qualcosa in più".

Ha deciso per la fascia da capitano? "Non c’è questo problema. Non esiste. Ho sempre dato la fascia a chi ha più presenze in squadra. È uno schema che ha sempre funzionato. I capitani sono 7 o 8. I capitani sono quelli che giocano per la squadra. Non ci sono altre gerarchie oltre al numero di presenze".

Come sta Pellegrini? "È ancora fermo, ha ricominciato ad allenarsi. È rimasto a Roma proprio per continuare la sua preparazione".

Su Ghilardi. "Appena arrivato, è il secondo allenamento che fa. Rientra nei profili di quello che sta cercando la Roma e del motivo per cui sono stato chiamato. C’è questa esigenza da parte della proprietà di venire a chiamare me per lavorare e costruire anche in funzione futura con ragazzi giovani. Questo con la prospettiva di costruire una rosa che possa, nel tempo, diventare sempre più forte".

Stanno sorridendo i giocatori in questi giorni? "Spero di sì. Ho trovato un ottimo gruppo, sono tutti ragazzi lavorano benissimo e che vogliono fare una grande stagione. Sotto questo punto di vista sono stato molto fortunato".