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Gasperini: “Partita complicata solo dal rosso, la Roma non aveva mai tirato”

LaPresse

Le parole del tecnico nerazzurro

Redazione

 ha analizzato così la partita.

GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA

Come si spiegano certi errori? Difficile spiegarli, alcuni gol sono stati mancati facilmente, li poteva segnare chiunque in qualsiasi momento. Abbiamo avuto tante occasioni per vincerla e poi in 10 abbiamo rischiato anche di perderla, nonostante abbiamo avuto conclusioni che potevano essere più pericolose. Usciamo con un punto, per come sono andate le cose c'è un po' di dispiacere. Eravamo terzi, avremmo messo un vantaggio con le inseguitrici. Questa dovevamo chiuderla, era alla nostra portata, ci sarà da riflettere perché alcune prestazioni sono state notevoli, oggi non eravamo nelle migliori condizioni.

Come mai togliere Malinovskyi? Era affaticato in mezzo al campo, accusavamo un po' di buchi e spazi. Pasalic ci serviva per alzare un po' la statura, era fresco, ho preferito lui a Pessina ma non è stato un buon cambio.

Muriel ha sbagliato l'occasione più grande. Al di là delle situazioni, è clamorosa quella che ha sbagliato lui, ma la sensazione è che non avevamo la gamba e la concentrazione giusta. I cambi dalla panchina sono spesso determinanti, poi si è aggiunta l'espulsione un po' da polli, leggera, di Gosens. Eravamo in grado di vincerla fino a quando siamo rimasti in 10.

Ha pesato il poter andare secondi a livello mentale? Difficile dirlo, abbiamo creato tanto. Anche in 10 abbiamo difeso, alcune prestazioni sono state di valore. Non si può generalizzare, ma abbiamo bisogno di tutti gli 11, si è complicata solo ed esclusivamente per l'espulsione.

Dzeko vi ha messo in difficoltà? Se avesse avuto uno come lui...? Ho visto tante occasioni dell'Atalanta e neanche un tiro in porta della Roma fino a quando non siamo andati in 10. Faccio fatica. In inferiorità numerica loro sono diventati più pericolosi, hanno avuto il possesso del gioco creando situazioni. Era importante comunque portare a casa un punto e va bene così. Per 70 minuti ho visto molte poche difficoltà dell'Atalanta. Noi abbiamo Zapata, non ha le caratteritiche di Dzeko, ma ha creato. Inutile girarci, abbiamo avuto tante occasioni, è difficile creare di più contro questa Roma.

GASPERINI A DAZN

E’ arrabbiato per l’espulsione o per le occasioni non concretizzate? Un po’ per tutto, soprattuto le occasioni. Sembrava che la partita potessimo chiuderla da un momento all’altro, poi si è complicata. In 10 rischiavamo molto, portiamo a casa un punto.

D’accordo sul doppio giallo a Gosens? Non so, non ho visto le immagini. Oggi ci sono stati un po’ di cartellini, è sempre rischioso quel che può succedere.

Oggi prestazione importante, sarete rammaricati. Deluso dai subentrati? Non è sempre scontato il loro impatto, anche loro sono andati in difficoltà per il fatto che siamo rimasti in 10. La Roma è molto forte sotto l’aspetto tecnico e ha approfittato della superiorità numerica, fino a quel momento la partita era a nostro favore. Usciamo con un punto che forse domani o dopodomani sembrerà migliore. Abbiamo fatto 4 punti tra oggi e la Juve, restiamo in vantaggio negli scontri diretti ma questa è una partita che doveva essere chiusa.

Avete di fronte una serie di partite certamente abbordabili. Ogni partita ha una sua storia, non si può mai dire. Oggi non avremmo mai pensato di rischiare di perderla addirittura, ogni gara va giocata e interpretata. Oggi abbiamo fatto per certi aspetti un’ottima gara, siamo rammaricati di non aver raccolto ciò che è alla nostra portata. & partite non sono poche, la classifica è cortissima e la battaglia è serrata. Quello di stasera non è un buon risultato, ma dobbiamo essere tutti dentro al massimo livello perché a volte siamo stati in grado di fare ottime partite.

Come fa a far calciare così bene il pallone ai suoi giocatori? La forza del vostro passaggio è da squadra europea, ha migliorato tanto i giocatori. Questa sera abbiamo fatto errori tecnici clamorosi, soprattuto negli ultimi 16 metri. Va bene andar veloci prima, ma lì abbiamo sciupato l’impossibile alla scelta e nell’ultimo passaggio. Globalmente nel gioco bene, ma negli ultimi metri no.

Conoscete bene Cristante, ma gli avete dato spazio sul gol. Abbiamo tardato ad uscire, c’è stato un qui pro quo. Eravamo in inferiorità numerica e tra Pasalic e Muriel ballavamo un pochino, lui ha approfittato dello spazio ed è venuto avanti. Sappiamo che ha un tiro importante, ha trovato questo gol e abbiamo pareggiato.

GASPERINI A SKY

Poche volte abbiamo visto una squadra schiacciare la Roma così per 70'. I suoi rimpianti sono sul fatto che potevate fare più di un gol. Sì, abbiamo sciupato l'impossibile. La Roma ha sempre la qualità e la possibilità di fare un gol, quando siamo rimasti in dieci hanno avuto la supremazia del gioco. Abbiamo regalato tanto, sia in quanto a gol che sulla superiorità.

Un calo di tensione che succede ogni tanto? Giochiamo tanto, ogni partita ha la sua storia. Sembrava una partita a senso unico, per poter vincere e andare secondi. Questo è il calcio, ci sono state prestazioni di alto livello e altre meno. Dobbiamo recuperare la condizioni di tutti.

Che sensazione ha avuto quando si è sottolineato l'aspetto virtuoso dell'Atalanta? Questa dovrebbe essere la normalità, c'è la meritocrazia e la gestione dei bilanci. Se certe cose le avesse fatte l'Atalanta sarebbe sparita. Le leggi devono essere uguali per tutti. Non lo so, queste società hanno già tantissimo rispetto alle altre. Vendano qualche giocatore o facciano contratti in meno. I Percassi non vanno a chiedere agli altri, per fortuna c'è la gente.

La Roma può credere all'Europa League? Sì, è quello che ho detto a Fonseca, Mancini e Cristante. Possono vincere, sarebbe un grande risultato se ci riuscisse.

Si può sopravvivere ad alti livelli come l'Atalanta. Ci sono tante squadre così ad alti livelli, guardate il Bayern. L'Atalanta è arrivata a giocarsi la Champions, ora ce lo vogliono togliere questo merito. Ho ammirato Guardiola, Klopp, i giocatori del Liverpool che erano dentro e che hanno detto che il calcio era competizione e meritocrazia. Speriamo che da questo nasca il recupero vero dei valori. Se uno corre a duemila e l'altro con la bicicletta non è una competizione. Per fortuna questa cosa è saltata.

Sulla corsa Champions. Paura nessuna, chi ha paura rimane dietro. Siamo lì in mezzo, siamo dispiaciuti di non aver vinto ma è un campionato entusiasmante e bellissimo da vivere.