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Gasperini apre alla Roma: dal ‘no’ nel 2019 al caso Ndicka. La piazza è divisa

Redazione
Accostato alla Roma in passato, il suo rifiuto era stato secco. Alcune uscite sono state poco gradevoli. Il tecnico piemontese gioca con la difesa a 3 e fa correre le sue squadre, così potrebbe convincere anche i più scettici

I pensieri e le opinioni possono cambiare in fretta, e questo sembra essere proprio il caso di Gian Piero Gasperini. L'attuale allenatore dell'Atalanta, che nel 2019 aveva rifiutato la panchina giallorossa per "amore" dei colori neroazzurri, sembra ora il candidato numero 1 per succedere a Claudio Ranieri nella Capitale.

Nel 2019 il rifiuto, ora l'interessamento è motivo d'orgoglio

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Gasperini sembra essere vicinissimo alla panchina della Roma, ma questa è almeno la seconda volta che accade. Nell'estate 2019, infatti, il tecnico piemontese era stato accostato con particolare certezza ai colori giallorossi prima dell'arrivo di Fonseca, ma aveva declinato l'offerta. "Come mai ho rifiutato? Solo per l'amore dell'Atalanta e di Bergamo nei miei confronti", aveva ammesso lo stesso Gasperini dopo la vittoria contro la Roma all'Olimpico per 2-0 a fine settembre. Oggi invece, ospite nel Salone d'onore del CONI per la XIV edizione del Premio Nazionale Enzo Bearzot, Gasperini ha risposto ad alcune domande dei giornalisti presenti: "Le voci sulla Roma? Ora c'è Ranieri, è un grande allenatore". Salvo poi aggiungere: "Roma è un piazza straordinaria, con un pubblico incredibile. Motivo d'orgoglio l'interesse della Roma, ma navighiamo a vista. Difficile prevedere quello che succederà nel futuro. La Roma è come la Nazionale, piace a tutti". Una porta evidentemente non spalancata, ma neanche definitivamente chiusa come magari era accaduto sei anni fa. C'è da aggiungere che, attualmente, per la prossima stagione sarebbe libera anche la panchina della Juventus e la dirigenza bianconera avrebbe scritto sul taccuino anche il nome di Gasperini, .

Il rapporto con i tifosi, tra battute e uscite poco gradevoli

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In merito alla possibilità di vedere Gasperini sulla panchina della Roma, la tifoseria giallorossa è apparsa particolarmente divisa. Nel settembre 2022 l'Atalanta ha battuto i giallorossi di Mourinho grazie al gol di Scalvini e, al termine del match, lo Special One ha dichiarato che fosse un peccato perdere una gara in cui la sua squadra meritava di vincere. Gasperini, ovviamente, non si è fatto attendere nella risposta, replicando: "Josè sarà rammaricato, certo se è così allora ha grandi colpe la Roma, perché perdere una gara facile da vincere è una bella botta". Nel gennaio 2024, invece, i giallorossi hanno agguantato il pari contro i neroazzurri, sempre all'Olimpico: "Ma l'hai visto?! Siamo alle comiche..." le parole del tecnico piemontese in riferimento al rigore concesso per il pareggio della Roma dopo un fallo di Ruggeri su Karsdorp e il gol del possibile 2-1 bergamasco annullato per una spinta di Scamacca su Zalewski. Sempre l'anno scorso, ma a maggio, un'altra uscita non particolarmente gradevole nel pre-gara della sfida contro la Salernitana, a seguito del rinvio di Atalanta-Fiorentina per la scomparsa del dirigente viola Barone (di cui non si conosceva ancora la data del recupero) a poche ore dal match e con una 'frecciata' poco elegante nei confronti del malore accusato da Ndicka un paio di settimane prima: "Non è colpa nostra se non si conosce la data del recupero con la Fiorentina. Questa situazione ci ha penalizzato, avremmo giocato prima ma non era possibile. Purtroppo, in quella circostanza, è successo un qualcosa di drammatico e bisogna rendersi conto che non era un codice giallo”. Insomma, qualora dovesse iniziare, l'avventura di Gasperini sulla panchina della Roma non partirà sicuramente con i presupposti migliori, almeno per quanto riguarda il rapporto con la tifoseria.

In campo il credo è la difesa a 3

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Il tecnico piemontese fa della difesa a 3 il suo credo: un modulo che anche la formazione giallorossa sta approfondendo ormai da qualche tempo, nonostante il tentativo accennato nel mercato estivo (con De Rossi in panchina) di passare a quattro. Importante, nel 3-4-2-1 proposto e perfezionato negli anni dall'allenatore di Grugliasco, è anche il ruolo svolto dai centrocampisti: in fase di possesso infatti un mediano si abbassa per costruire insieme al difensore centrale, i braccetti prendono ampiezza e si alzano andando a formare una linea di 4 giocatori dietro la punta, composta dagli esterni di centrocampo che fissano le ampiezze e i due trequartisti che a seconda delle caratteristiche si allargano (nell'Atalanta attuale è il caso di Lookman) o svariano, accentrandosi (come fa De Ketelaere). In fase di non possesso, invece, la caratteristica principale della squadra nerazzurra è la marcatura a uomo a tutto campo: ogni calciatore si accoppia con un avversario e lo segue in ogni zona del rettangolo verde. Tutto ciò, ovviamente, comporta un importante dispendio di energie, tanto è vero che spesso le squadre di Gasperini faticano nelle prime uscite stagionali, per poi ritrovare man mano sempre più condizione ottimale per terminare la stagione. Il "bel gioco" di Gasp è ovviamente caratterizzato anche dalla verticalità e dall'offensività, con l'obiettivo di sfruttare totalmente il campo in ampiezza e la richiesta di rapidità sia in fase d'impostazione sia in zona di rifinitura.

Marcello Spaziani