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Gasperini: “Siamo convinti di poter arrivare davanti alla Roma”

LaPresse

Le parole dell'allenatore della Dea dopo la partita con la Roma

Redazione

L'Atalanta batte 2-1 la Roma e si prepara nel migliore dei modi agli ottavi di Champions League contro il Valencia. Al termine del match ha parlato il tecnico dei bergamaschi Gian Pero Gasperini. Queste le sue parole.

GASPERINI A DAZN 

Vogliamo analizzare la tempistica perfetta per la sostituzione di Pasalic. Perché non lo ha fatto entrare subito?

"Era quello il momento giusto. Abbiamo degli equilibri e possiamo cambiare spesso la partita. Oggi avevamo qualche difficoltà nel primo tempo nell'essere pericolosi, anche se abbiamo fatto una buona partita. A seconda dell'avversario in alcuni momenti servono altri ruoli e altri interpreti. Gomez possiamo utilizzarlo quando serve in mezzo al campo e quando serve in maniera più offensiva. Quando fai gol dopo 19 secondi è più semplice. Era fondamentale ritrovare equilibrio in mezzo al campo".

E' stato osannato dalla gente. Come si convive con questo entusiasmo?

"Non ci sono molti esempi con questo entusiasmo. Sarà così anche mercoledì a San Siro. Si sposterà una città. Nonostante fossimo in svantaggio ci hanno spinto. Hanno una benzina superiore.

Avete messo una bandierina sul quarto posto?

"E' una vittoria importante ma ci sono quattordici partite ancora. Abbiamo convinzione che possiamo giocarcela, che possiamo tornare in Champions e che dipende da noi. Con la Roma non è definitivo il distacco, è una squadra forte e ci sono ancora molte partite. Siamo convinti di poter arrivare davanti alla Roma".

Avete fatto fatica ma ci aspettavamo un quarto d'ora arrembante ed è arrivato. Avete attaccato con forza e foga. Avete record europeo dei gol dei subentrati. Nulla viene per caso e come si allena questo fatto, far entrare il giocatore con l'intensità giusta?

"Le alternative maggiori le abbiamo in quel ruolo di centrocampo. In attacco avevamo solo Muriel, le altre squadre hanno più attaccante di noi. E' chiaro che dobbiamo trovare soluzioni alternative con centrocampisti con l'attitudine al gol. Poi ci sono Ilicic e Gomez. Riusciamo a variare i ruoli. E' una cosa che ci ha portato a segnare tantissimi gol senza dare punti di riferimento. Non è necessario che giochi sempre Zapata, la sua assenza ci ha portato a sperimentare".

Il primo gol è uno schema con Djimsiti che l'appoggia a Palomino. La Roma ha pressato alto, poi hai iniziato a guidare il Papu Gomez. Lì la partita è cambiata...

"Tecnicamente possiamo far meglio. Abbiamo sbagliato molto anche in disimpegno. Loro avevano preparato delle chiusure e ci rubavano spesso palla sulla destra. Abbiamo variato poco e tecnicamente non eravamo nella miglior serata. Abbiamo migliorato la velocità e l'esecuzione dei passaggi. Zapata era diventato un riferimento per Smalling, che ha fatto un'ottima gara. Spostare il Papu ci ha aiutato".

Hai studiato il Valencia?

"Sì, ho visto ieri sera il match con l'Atletico di ieri. E' una bella gatta da pelare. Sarà una sfida dura, specialmente al Mestalla, che ieri è stato impressionante. Sarà una bella lotta. Hanno dei valori ma sarà una partita esaltante. Andremo a San Siro con 45 mila persone".

GASPERINI A SKY

"Devo dire che non siamo nel momento migliore è una partita che aspettiamo da mesi. Mercoledì con coì tanta gente, oggi venduti oltre 40000 mila biglietti a San Siro. Bell’appuntamento che aspettiamo da tempo".

Ci arrivate con una prestazione che ha impressionato stasera. Soprattutto con il crescendo del secondo tempo, concedendo un solo tiro nella porta. Dominando nel volume complessivo di gioco.

Credo che la partita l’abbiamo meritata e giocata meglio. Anche nel primo tempo non avevamo fatto male. La Roma ha un tasso tecnico elevato però è andata bene. Nel secondo tempo abbiamo alzato la velocità, abbiamo sbagliato meno. Eravamo un po' più lenti, più errori tecnici nel primo. Secondo tempo ottimo.

Duvan Zapata in difficoltà. L'infortunio però l’ha smaltito.

E’ stato fermo a lungo. Tre mesi per un giocatore è una bella cifra. Alterna momenti buoni a momenti di difficoltà. Smalling oggi lo copriva e ha fatto bene su di lui. L’inglese ha fatto anche un recupero nel primo tempo, è fortissimo di testa e un difensore di livello. Già nell’intervallo pensavo di portare il Papu lì per tirarlo fuori e dare una possibilità a Pasalic o Malinovskyi di entrare. Con Zapata non eravamo pericolosi.

Più soddisfatto di aver portato l’Atalanta a questo livello senza i gol di Zapata e Gomez o di spostare la città a Milano per la Champios mercoledì? Più gioia tecnica o del sogno?

Tutte e due. Sono cose inseparabili. Portare gente a San Siro è un avvenimento incredibile. Segnare così tanto e con così tanti giocatori è frutto di allenamento, lavoro, partite e applicazione. Ci dicono di essere una squadra fisica ma siamo anche tecnici.

C’è una caratteristica particolare. Grandi rimonte e paradossalmente quando andate in vantaggio è peggio. E’ un caso o è un discorso sul quale si deve lavorare?

I numeri dicono questo. Abbiamo subito la rimonta in casa con la Spal e col Genoa, poi è difficile capire se è stata questione tecnica o mentale. Pensavamo fosse mentale, pensando che a partita sbloccata fosse più facile. E’ indubbio che quando sei sotto la squadra dà il meglio. Toglie freni inibitori e gioca il calcio più offensivo possibile.

Qual’è la vera forza della tua squadra?

Difficile dire una cosa. Sono una serie di componenti che permettono a questa squadra di avere un sogno. Tre anni e mezzo fa abbiamo fatto 72 punti, non siamo andati in Champions perché quell’anno ne andavano solo tre. Se devo dire una cosa, sono due anni che giochiamo con la stessa squadra: quest’anno abbiamo perso solo Mancini ma il nucleo della squadra è stato questo. Sono tante componenti: l’ambiente anche, in Italia ci sono poche piazze così.E l'organizzazione della società.

Ha preferito l’Atalanta alla Roma e i risultati le hanno dato ragione. 

Io a Bergamo sto bene, in piazze come Roma devi giocare un anno per la Champions e quello dopo per lo scudetto, altrimenti sei fuori.