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Gasparri: “Crisi Roma? Società anomala e allenatore nel pallone”

«Garcia? Io sarò ancora qui a tifare Roma quando lui sarà altrove, eravamo tifosi giallorossi prima e lo saremo anche dopo di lui»

Redazione

«Vedo cinque problemi alla Roma a partire da una società anomala». È quanto afferma il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri che all'Adnkronos fotografa così il momento del club, criticando la gestione e la scarsa presenza del presidente giallorosso James Pallotta. «Il direttore sportivo Sabatini ha fatto acquisti spesso strani - prosegue l'esponente di Forza Italia -, abbiamo preso attaccanti ma non difensori, c'è stata confusione nella gestione. C'è poi un allenatore da tempo nel pallone e manca un leader in campo, senza Totti non c'è chi tiene palla facendo prender fiato ai compagni. Pjanic non è diventato ancora un leader e purtroppo neanche De Rossi, Nainggolan non è questo anche se è un coraggioso combattente. Manca una parte importante del pubblico per colpa della società che non ha difeso la curva davanti alle decisioni della Prefettura». «Abbiamo 34 punti in classifica e siamo agli ottavi di Champions, è quasi un miracolo. Io ne ho viste di tutti i colori, seguo la Roma da quando avevo sei anni e c'erano ancora Manfredini e Angelillo, la Roma merita di più»

In caso di allontanamento del tecnico francese Gasparri reputa «buone soluzioni» quelle di Luciano Spalletti e Antonio Conte. «Garcia? Io sarò ancora qui a tifare Roma quando lui sarà altrove, eravamo tifosi giallorossi prima e lo saremo anche dopo di lui». Infine sulla questione dello stadio della Roma: «Ma quale stadio, parliamo della società. È come una persona che non ha pane ed acqua e pensa all'insalata».