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forzaroma news as roma Gasperini, la frase al veleno sui nuovi: non solo Ferguson, ecco con chi ce l’aveva

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Gasperini, la frase al veleno sui nuovi: non solo Ferguson, ecco con chi ce l’aveva

Redazione
I prossimi sei mesi diranno il reale valore di questa Roma, ma per scoprirlo servirà sostenere davvero la visione dell’allenatore. Se il mercato estivo ha fallito, è tempo di cambiare

Quello visto dopo Torino è stato un Gasperini diretto, netto e senza filtri. Il tecnico ha deciso di uscire allo scoperto e le sue parole, nel post partita, hanno finito per mettere sotto accusa il mercato estivo firmato Massara. Non tanto per una questione puramente tecnica, quanto per atteggiamento e capacità di inserirsi subito nel contesto giallorosso. Ad oggi, l’unico rinforzo realmente promosso è Wesley. Dopo qualche difficoltà iniziale, il brasiliano ha cambiato passo e anche contro la Juventus è stato tra i pochi a salvarsi. Segnali incoraggianti sono arrivati anche da El Aynaoui, ma per lui il tempo resta un fattore decisivo prima di poter parlare con certezza di un investimento riuscito. Il discorso cambia completamente quando si passa agli altri nuovi. Gasperini, parlando di Ferguson, è stato chiaro e non ha fatto sconti: "Non mi sta convincendo. Non tanto per la questione tecnica, non si è calato nello spirito", ha spiegato il tecnico, allargando poi il discorso: "Non solo lui, anche qualche altro nuovo acquisto non l’ha fatto". Parole che chiamano in causa, oltre a Ferguson, anche Bailey e Tsimikas, tre giocatori arrivati dalla Premier League che, a cinque mesi dall’inizio della stagione, non sono mai riusciti a lasciare il segno. Il messaggio dell’allenatore è stato reso ancora più esplicito da un confronto che suona come una sentenza: "Preferisco tutta la vita Dybala anche nel ruolo di centravanti".

Ferguson, forse, ha provato a riaccendersi troppo tardi. Le sue qualità restano, ma il peso delle parole di Gasperini fa pensare che il suo percorso possa continuare altrove. Per Bailey, invece, il quadro è ancora più netto: utilizzato col contagocce, limitato dai continui problemi muscolari e reduce dall’ennesimo stop, il giamaicano sembra già con le valigie pronte. Discorso simile per Tsimikas, mai davvero entrato nelle rotazioni dell’allenatore e scivolato progressivamente in fondo alle gerarchie. Ora il messaggio è chiaro e Gasperini vuole che lo sia per tutti. È arrivato a Roma per portare fatti, non parole, e per farlo ha bisogno di giocatori pienamente funzionali al suo calcio. Ecco perché dal mercato di gennaio si aspetta risposte concrete, a partire da nomi precisi: via Ferguson e Bailey, dentro Zirkzee e Raspadori. I prossimi sei mesi diranno il reale valore di questa Roma, ma per scoprirlo servirà sostenere davvero la visione dell’allenatore. Se il mercato estivo ha fallito, è tempo di cambiare. A gennaio, comunque vada, sarà rivoluzione.