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Garcia sprona la squadra e da giovedì la porta in ritiro: “Siate uomini”. Gervinho accelera il recupero

Il tecnico francese ha chiesto una reazione ai suoi uomini a partire dalla sfida di Torino. Intanto aleggiano diversi nomi attorno alla panchina giallorossa: Conte, Spalletti, Lippi, Mazzarri e Ancelotti tra i tanti. Florenzi nei tre finalisti del...

Melania Giovannetti

È in momenti del genere che bisogna dimostrare di essere uomini”. Prima il pareggio nel pantano del Dall’Ara, poi la batosta a Barcellona, per finire la sconfitta senz’anima contro l’Atalanta. Ripartire dopo gli ultimi 10 giorni vissuti dalla Roma è complicato, ma Rudi Garcia non ha potuto far altro che spronare i suoi uomini durante la consueta riunione tecnica con la squadra prima dell’allenamento. “Noi dobbiamo far vedere di essere un gruppo di qualità – ha poi aggiunto il francese – per questo mi aspetto una reazione immediata, già da sabato a Torino”. Un discorso semplice, diretto, senza troppi giri di parole. Questa è una squadra che si accende e si spegne come le luci di Natale. Ora bisogna provare a mantenerle in funzione perennemente e ricominciare, senza se e senza ma.

MINI-RITIRO DA GIOVEDI'. GERVINHO ACCELERA – Annullato il giorno libero inizialmente previsto per domani, da giovedì pomeriggio tutti in ritiro a Trigoria per preparare al meglio la trasferta di sabato. Non a caso Garcia ha ribadito la necessità di "lavorare duramente e con umiltà, mantenendo la testa alta". Ma l’invito è sempre il solito, quello di "non perdere la fiducia", ricordando la buona prestazione del derby di appena tre settimane fa. La squadra tornerà ad allenarsi domattina, intanto oggi il gruppo si è diviso: da una parte scarico in palestra per chi ha giocato ieri, dall’altra esercizi sul campo per tutti gli altri. Ancora lavoro personalizzato per Totti, Salah e Gervinho, ma una buona notizia arriva proprio dall’ivoriano: oggi il numero 27 ha svolto una doppia seduta in solitaria, spingendo al massimo l’acceleratore sui tempi di recupero dalla lesione muscolare alla coscia destra. L’obiettivo è quello di tornare a disposizione di Garcia proprio sabato prossimo per la sfida con il Torino, ma soprattutto per il match cruciale del 9 dicembre contro il BATE Borisov, quando la Roma si giocherà la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.

POSSIBILI SOSTITUTI DI GARCIA – La gara spartiacque è proprio quella con i bielorussi. Ad oggi Rudi Garcia rimane saldamente al suo posto, ma in caso di mancato passaggio del turno in Europa qualcosa potrebbe cambiare. E così, non a caso, è già iniziata la girandola dei nomi che aleggiano attorno alla panchina della Roma, sia in caso di esonero durante l’anno che a giugno. Si parte da Mazzarri, già contattato in passato dalla società giallorossa, e si prosegue con Ancelotti, Conte, Capello, Spalletti, Prandelli, Lippi, Di Francesco e persino Allegri nel caso dovesse lasciare la Juventus al termine della stagione. C’è chi addirittura ipotizza unapossibile staffetta tra Lippi e Conte, con l’allenatore campione del mondo al posto di Garcia fino a maggio e poi l’attuale commissario tecnico azzurro sulla panchina giallorossa soltanto dopo Euro 2016. Ipotesi, appunto. Non a caso secondo Tavecchio il rapporto tra la Nazionale italiana e Conte è destinato a resistere anche ad eventuali chiamate da parte di club: “Io non so chi lo chiama o chi non lo chiama, ma noi a Conte stiamo dando responsabilità come nessuno mai prima d'ora. Penso ci siano buone chance che resti anche dopo gli Europei”.

FLORENZI TRA I FINALISTI DEL PUSKAS AWARD – Nonostante la bufera, in giornata è comunque arrivata una buona notizia a Trigoria: il nome di Alessandro Florenzi è nei tre finalisti del Puskas Awardinsieme a quello di Lionel Messi e Wandell Lira. L’eurogol segnato nella prima gara del Gruppo E di Champions League contro il Barcellona non è affatto passato inosservato agli occhi della Fifa: a gennaio sapremo se il numero 24 giallorosso potrà mettere le mani sul premio assegnato al calciatore che abbia realizzato la più bella rete dell’anno. La sfida è ardua - per i bookmaker Messi è il favorito incontrastato - ma Florenzi non può che essere felice per aver raggiunto la top 3: “È un onore anche soltanto essere tra i candidati, vincere sarebbe fantastico”, scrive il romanista su Twitter.

GARCIA O NON GARCIA? – Intanto gli addetti ai lavori e non continuano a commentare e cercare di analizzare i motivi di questa débâcle giallorossa. Secondo Franco TancrediGarcia è un buon allenatore, può venirne fuori”, mentre per Abel Balbole colpe vanno divise tra il tecnico, la società ed i calciatori”. “È una tragedia qua!” sono le prime parole di Gigi Proietti, intervenuto in giornata ai microfoni di ForzaRoma.info. “Una partita si può anche perdere – prosegue il noto attore romano e romanista – ma qui c’è la difficoltà di rendere questa squadra coesa e continua. Non riesco a capire come siano possibili questi stop improvvisi, sia mentali che fisici”. Pause che, secondo l’attore, potrebbero anche dipendere da Garcia: “Lo manderei via? Fino a qualche giornata avrei risposto di no, sono sempre stato positivo. Ma in effetti ora devo ricredermi, vedo che questa squadra non riesce ad andare avanti al meglio. Non si riesce ad organizzare la difesa. Gli uomini comunque ci sono, non saranno i più grandi difensori del mondo ma non sono neanche i più scarsi. L’attacco anche c’è, ma non si sta vedendo una manovra offensiva come quella dei primi mesi”. Il sogno scudetto viene riposto nel cassetto, almeno per il momento: “Per come si sta comportando in queste ultime giornate, la squadra non è competitiva come poteva esserlo un mese e mezzo fa. La Juventus sta crescendo, l’Inter è prima e il Napoli va fortissimo. La Roma sembra stia facendo il percorso opposto, è partita molto carica ma piano piano sta perdendo terreno in classifica”. La richiesta di Proietti e di tutti i tifosi romanisti, d’altronde, è molto semplice: che la rotta si inverta, una volta per tutte.