“La Fiorentina è un’ottima squadra, ci fa solo piacere giocare partite del genere”. Così Rudi Garcia ha parlato ai giornalisti presenti nella sala Champions di Trigoria, riguardo l’importante match di domani pomeriggio contro la Fiorentina. Una sfida che deciderà quale delle due squadre a fine match guarderà l’altra dall’alto, conquistando il primato in classifica. Settimana difficile sia per Garcia che per Sousa, il primo per il rocambolesco pareggio a Leverkusen in Champions League, il secondo per la sconfitta in casa contro il Lech Poznań, in Europa League; il risultato del match darà alla vincitrice nuova linfa per affrontare le prossime partite di campionato e di coppa.
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Garcia: “Voglio una squadra sempre offensiva. De Rossi domani ci sarà” – AUDIO – VIDEO
DE ROSSI MIGLIORA – Tegola per la Roma, Daniele De Rossi non è al 100%, avendo accusato nei giorni scorsi un problema al flessore. Garcia nell’allenamento di rifinitura di questa mattina ha valutato le condizioni del centrocampista giallorosso e si dice fiducioso: “De Rossi sta meglio, si è allenato, sembra che domani ci sarà. Ha preso un bel colpo contro l’Empoli su una sua scivolata, poi ha avuto fastidio nel secondo tempo. Ha avuto due giorni e mezzo di riposo e oggi si è allenato. Sono fiducioso”.
DZEKO – Chi invece dovrebbe farcela per domenica è Edin Dzeko, al rientro dal primo minutodopo lo stop di un mese per l’infortunio subìto contro il Carpi. Il bosniaco non sarà al 100% ma avrà una maglia da titolare con molta probabilità: “E’ una risorsa in più, se inizia titolare o meno. E’ un grande campione, sa fare tutto. Per me non è un problema. E’ una cosa in più per noi, dobbiamo mettere ai suoi lati giocatori che danno profondità anche se pure lui può farlo”.
LA PARTITA - Miglior difesa, quella viola, con sole sei reti subite, contro il miglior attacco del campionato, con le 20 reti segnate dalla Roma. Sarà una partita che si giocherà a viso aperto e potrebbe regalare numerosi gol: “La Fiorentina è un’ottima squadra, ci fa solo piacere giocare partite del genere. Mi auguro che sia una partita divertente come quella di martedì, con un gol incassato in meno da parte nostra. Ma noi e la Fiorentina siamo due buone squadre del campionato”.
MENTALITÀ OFFENSIVA - Il tecnico francese teme però cali di concentrazione dai suoi, soprattutto se i giallorossi riuscissero a passare in vantaggio, come successo a Leverkusen. “Alla BayArena è stata una gara particolare, finchè faremo dei gol saranno dei segnali importanti di gioco, e questo ci porterà vincere delle partite. Ma non sono contento quando ci abbassiamo in difesa, infatti poi abbiamo preso gol. Dall’inizio della stagione è successo abbastanza spesso di stare sotto un gol, ma siamo stati in grado di ribaltare il risultato e vincere. C’è chi per tenere il risultato mette un difensore in più, ma per me è un modo di subire ancora di più e a Leverkusen abbiamo preso gol così. Io voglio alzare il baricentro e colpire in velocità”.
CONFERENZA STAMPA
Domani al Franchi il settore ospiti sarà pieno. Che significato ha per lei questa cosa?
"Si l'ho saputo, sono molto contento di questa cosa. Sarà ovviamente una motivazione in più per dare il meglio di noi stessi".
Come sta Daniele De Rossi e visto che se ne è parlato tanto se ci può dire cosa gli ha scritto su quel bigliettino a Leverkusen?
"Non è un segreto. Come quando è entrato Edin Dzeko ci siamo riorganizzati sui calci piazzati difensivi. Allora il capitano doveva riorganizzare la difesa. Solo questo. Come sta? Sta meglio, ha fatto un allenamento oggi. Gli ho chiesto di gestirsi ancora perché abbiamo 24 ore in più, ma sembra che domani ci sarà. Ovviamente aveva preso un bel colpo contro l'Empoli su una sua scivolata, dopo ha avuto fastidio nel secondo tempo. E' normale, il muscolo si è un po' affaticato con questo ematoma, ma adesso ha avuto due giorni e mezzo di riposo e oggi si è allenato. Sono fiducioso".
Torna Dzeko e dovrebbe essere titolare dal primo minuto. Come si deve rimodellare la Roma visto che nelle ultime partite non c'era un centravanti vero d'area di rigore?
"E' una risorsa in più, se inizia titolare o meno. E' un grande giocatore, un grande campione lo abbiamo preso per questa cosa, sa fare tutto. Per me non è un problema. E' veramente una cosa in più per noi. Dobbiamo mettere ai suoi lati giocatori che lo possono servire, ma servono anche ai suoi lati giocatori che possono prendere la profondità anche se pure lui può farlo. In maniera differente, ma può farlo. Per me è solo una scelta in può e non un problema".
La Fiorentina ha due attaccanti pericolosi come Kalinić e Ilicic: 8 gol in due. Le chiedo se in una partita come questa può dare più garanzia l'esperienza di Castan o se pensa di riproporre Rüdiger che non ha convinto più di tanto a Leverkusen?
"Avevamo previsto che sarebbe servito tempo per sistemare la difesa. Sapevamo dall'inizio della stagione che per Leo Castan serviva tempo per tornare al livello del primo anno, e sul fatto che Rudiger è arrivato infortunato. Il tedesco è giovane, deve inserirsi, ma anche lui ha un potenziale veramente enorme. Non è che ha fatto sette partite con l'Under 21 a caso, ma ci vuole pazienza e si era infortunato di nuovo. Adesso sta bene sta al 100% e piano piano ritroveremo la possibilità di lavorare con tutti i giocatori. Penso anche al terzino difensivo dove può giocare Florenzi, Torosidis o Maicon, quelli che hanno giocato quest'anno. Trovo anche il piccolo Emerson in crescita interessante, ma è vero che per funzionare bene serve avere tutti al top della loro forma e delle loro possibilità. Così potremo sistemare una difesa forse più efficace anche se, se vedete il quarto gol che abbiamo preso a Leverkusen, non è un problema di difesa il problema è che eravamo in dieci dietro la palla e che siamo stati abbastanza aggressivi sul pressing e ci siamo abbassati troppo. Questo non è un problema di difesa, ma un problema generale di squadra sapendo che il nostro gioco è anche fatto per fare 4 gol, ci dobbiamo prendere dei rischi. Ovviamente questi rischi ti fanno essere un po' meno efficace o mettere un po' la difesa in difficoltà. Questo lo accetto, è il mio gioco e finché ci da risultati continueremo così ovviamente cercando un equilibrio più importante e una fase difensiva più efficace".
Quanto preoccupa questa situazione? E' vero che c'è un potenziale offensivo strordinario, ma non è che si può sempre fare la goleada per portare a casa il risultato.
"E' stata una gara particolare. Finché faremo dei gol ci saranno dei segnali importanti di gioco e potremo vincere le partite, perché se non segni almeno un gol a partita non puoi prendere i tre punti. Ovviamente non siamo contenti di questo atteggiamento: quando siamo sopra non dobbiamo abbassarci e dobbiamo tenere di più la palla. Dall'inizio della stagione è successo abbastanza spesso di stare sotto un gol, ma siamo stati sempre in grado di segnare, di ribaltare il risultato e prendere i tre punti sennò non saremmo secondi in campionato".
Lei dice che la difesa ha bisogno di tempo. Cedere Yanga MBiwa e Romagnoli sono state scelte necessarie per il profilo economico della società o sono state scelte che non hanno poi tenuto conto che c'erano pochi difensori centrali pronti per partire subito?
"Siamo a due punti dal secondo posto in Champions vuol dire che abbiamo ancora possibilità di superare il turno e siamo secondi in classifica in campionato. Questo significa che l'inizio di stagione è abbastanza buono anche prendendo dei gol. Adesso non serve a niente guardare indietro. Il mercato è una cosa molto molto difficile che facciamo insieme, ma soprattutto Walter che è un formidabile direttore sportivo. Facciamo del nostro meglio per costruire una rosa in grado di raggiungere obiettivi importanti. Dopo c'è il lavoro che io devo svolgere con la squadra e che faccio in modo che dia i suoi frutti al più presto possibile. Sul piano difensivo lotto contro questa cosa di puntare il dito contro i singoli. Quando segniamo il primo attaccante è il portiere e quando difendiamo il primo difensore è Gervinho se gioca punta o Dzeko. E' sempre un atteggiamento di squadra. Dopo se ci sono stati errori individuali a Leverkusen, sono stati commessi in attacco perché potevamo fare almeno 5-6 gol. Bisogna capire che tipo di calcio vogliamo fare e io voglio fare sempre un calcio offensivo, ovviamente con una base forte. Da quando sono qua forse abbiamo avuto sempre una delle migliori difese del campionato. E' giusto dire che dal primo anno abbiamo cambiato ogni stagione il reparto difensivo, ma questa è la regola del mercato e la regola del piano economico. Non mi interessa questa cosa, l'importante è lavorare bene con la mia rosa, dare il meglio e fargli capire che si possono fare meglio le cose che stiamo facendo, senza però togliere la possibilità di segnare in ogni momento si ogni partita".
Partita decisiva contro la Fiorentina? Oggi la rosa rispetto a quella di due anni fa è più forte o più debole?
"E' differente, le rose sono sempre diverse ogni anno e non serve a niente fare un paragone perché gli avversari non sono gli stessi e il campionato è differente. Domani sarà una bella partita, prima di Leverkusen ho detto che è una settimana eccitante perchè ci giocavamo una parte della qualificazione martedì e siamo ancora in corsa nonostante il fatto che eravamo sopra sul tabellone a pochi minuti dalla fine, ma eravamo molto sotto dopo venti minuti e questo non lo dimentico. Il pareggio alla fine è deludente visto come è arrivato, ma solo per metà. Per l'altra metà va detto che dopo venti minuti perdevamo 2-0. E' una settimana eccitante perché c'era questa partita di Champions e adesso c'è questa gara contro la Fiorentina che è un'ottima squadra che ha fatto un ottimo avvio di stagione. E' solo un piacere giocare delle partite del genere. Mi auguro questa gara sia una divertente come quella di martedì, forse con un gol di meno incassato per noi. Siamo due squadre buone o molto buone di questo campionato e in questo momento lo dice la classifica".
La gara di Leverkusen ha ricordato il pareggio a Mosca, fu un'occasione persa. Visto che non è la prima volta che la Roma manca un'opportunità importante le chiedo pensa che la sua squadra abbia la sodnrome di sprecare situazioni favorevoli?
"Non possiamo paragonare questa squadra a quella dell'anno scorso. Ci sono almeno cinque giocatori nuovi nell'undici iniziale e quindi il paragone non regge. Soprattutto paragonare un 4-4 a un 1-1 mi sembra un po' bizzarro. Quest'anno non siamo stati sempre in vantaggio sul tabellone è successo poche volte ed è una cosa che ci siamo detti che dobbiamo migliorare, forse prima del Carpi. Aver fatto noi il primo gol contro il Carpi, a Palermo e contro l'Empoli ci ha fatto vincere queste partite di campionato. Dopo abbiamo dimostrato di saper anche rimontare, adesso dobbiamo dimostrare che possiamo fare anche delle partite di altissimo livello. Il fatto è che quando siamo in avanti siamo capaci di tenere un risultato. Ci sono sempre almeno due o tre possibilità di dire come tenere un risultato: c'è chi mette un difensore in più, ma noi sapendo che i nostri difensori non sono al 100% e sapendo che non c'è Keita possiamo passare a cinque in difesa, l'ho già fatto, ma per me è un modo di subire ulteriormente il possesso palla avversario. Il quarto gol è arrivato proprio così. Tenere la palla in avanti, alzare il baricentro e poter colpire in contropiede come abbiamo fatto a Leverkusen mi sembra una possibilità che può dare i suoi frutti. Ovviamente dopo la gara in Germania chi dice che mettere un difensore in più può essere importante forse aveva ragione, ma sul lungo termine non penso. A meno che non sia una squadra difensiva a farlo. Non è il mio gioco, ma sono aspetti tattici molto interessanti di cui parlare".
Qual è la squadra che l'ha convinta di più? Come reputa Sousa, le ricorda il primo Garcia della Roma?
"Stanno facendo bene, hanno un'identità di gioco e questo è tutto a favore del loro allenatore che non conosco personalmente e che avrò il piacere di incontrare domani. Sul campionato mi concentro sulla mia squadra e faccio in modo di vincere più partite possibile. La classifica è sempre una cosa interessante da guardare anche se manca tanto per parlare di partite decisive".
La Roma quando subisce un episodio negativo va in confusione. C'è un problema psicologico?
"Una squadra quando è in difficoltà ha sempre una reazione formidabile, lo abbiamo visto a Leverkusen. Quante squadre sotto di due gol lasciano la gara perché non hanno la capacità mentale di rientrare e di credere nel proprio gioco. La Roma ce l'ha questa cosa e lo ha dimostrato. Questo o è una forza. Adesso i ragazzi devono convincersi che quando siamo in vantaggio bisogna giocare per segnare un'altra rete, senza perdere l'equilibrio difensivo. Vuol dire fare sempre pressing e provare ad alzare sempre il baricentro Soprattutto con la qualità del nostro possesso palla a volte avere più continuità in questo reparto anche sotto pressing avversario. Sappiamo che il Leverkusen è un'ottima squadra per come pressa, ma ne abbiamo trovate anche altre. L'Empoli ad esempio. Noi dobbiamo essere consapevoli di poter fare questa cosa quando siamo in vantaggio, ci arrabbiamo e non addormentiamo".
L'approccio mentale della squadra è diverso quando la Roma gioca con le piccole o con le grandi?
"Non lo penso perché non è che si vince contro la Juventus o parei contro il Barcellona se hai un atteggiamento differente rispetto a quando giochi contro squadre meno blasonate. Abbiamo vinto tre partite di fila in campionato contro questo tipo di squadre. Le partite difficili sono quelle prima della Champions e dopo la Champions e questo è ovvio. Su queste cose la squadra mi ha sempre risposto bene sul piano dell'atteggiamento mostrando che è sempre concentrata sulla partita che arriva. Questo è il miglior atteggiamenti possibile altrimenti perdi partite. Da questo punto di vista la squadra sa che domani sarà una bella partita da giocare, dopo ci sarà il tempo di pensare a altre gare. Non è il momento, per il momento dobbiamo concentrarci solo su questa bellissima partita contro la Fiorentina".
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