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Garcia: “Tutte le decisioni sul gruppo sono mie. Il video a Doumbia? E’ rovistare nella spazzatura” – AUDIO – VIDEO

Il tecnico giallorosso in conferenza stampa: "Vogliamo arrivare secondi e qualificarci per la Champions quindi domani bisogna vincere. Pjanic dietro ai due attaccanti? E' una possibilità"

Emanuele Venditti

Quella di domani contro il Sassuolo è una partita fondamentale per la corsa al secondo posto e la Roma non può permettersi assolutamente di non vincerla. Nella conferenza stampa pre gara si è presentato un Rudi Garcia motivato e determinato, che ha fatto subito capire che domani l'unico risultato utile è la vittoria: "Vogliamo arrivare secondi e qualificarci per la Champions quindi domani bisogna vincere". Domani sera non ci sarà Holebas mentre sembrano aver recuperato sia Pjanic che Keita: "Pjanic sta benissimo, Keita lo abbiamo risparmiato per qualche problema al ginocchio. Holebas non lo convoco perché ha un problema all'adduttore e non lo rischio". Riguardo alle dichiarazioni di Pjanic rilasciate nel dopo gara di Inter-Roma, Garcia ha commentato in questo modo: "La squadra si allena benissimo. Miralem ha voluto dire che tutti devono dare il massimo in campo e questo mi piace perché significa che è tornato e che il suo infotunio è alle spalle - poi continua - Lui e tutti i compagni devono dare tutto sul campo e usare la testa".   In seguito ha risposto alla domanda sullo scarso rendimento di Gervinho: "Non serve a niente guardare cosa ha fatto bene e cosa ha fatto male. Non parlo solo di Gervinho ma dei miei attaccanti, possono e devono fare meglio e lo devono dimostrare sul campo già da domani". Sulla decisione di non mandare la squadra in ritiro dopo la sconfitta di Milano invece ha detto: "Tutte le decisioni sul gruppo sono le mie. Possiamo anche frustarli ma a cosa serve?". Sul video fatto a Doumbia durante Inter-Roma, invece, ha affermato: "Lo pseudo-tifoso che ha filmato Doumbia dove era durante il riscaldamento quando Doumbia si è scaldato per 15 minuti - e continua - questo è rovistare nella spazzatura". Infine la domanda sul futuro di Totti: "Faremo conti e bilancio alla fine della stagione, a che serve parlare oggi dei singoli? Non voglio distrazioni, voglio concentrazione sulle partite, specie la prossima che è la più importante della stagione".

LE PAROLE DI RUDI GARCIA IN CONFERENZA STAMPA

Cosa salverebbe della partita contro l'Inter e cosa invece non vuole assolutamente rivedere contro il Sassuolo?

"Tante cose, perché per me abbiamo fatto una buona partita. Cancelliamo o miglioriamo l'efficacia, come già ho detto dopo la partita, nelle zone di verità: la nostra area e l'area avversaria. Se giochiamo così vinceremo altre partite, io penso che abbiamo più opportunità di vincere se giochiamo bene. Per me è una partita interessante".

In questo momento siamo terzi. La Lazio è a +1, il secondo posto però dipende solo da noi. Ci sono 6 partite, se la Roma le vince tutte siamo secondi aritmeticamente. C'è questa consapevolezza nella spogliatoio?

"Spero che ci sia. Lo sanno, e sanno che fare. Basta concentrarsi sulla partita di domani, domani vogliamo i 3 punti, e così si va avanti nel finale per ottenere la cosa che vogliamo: qualificarci per la Champions".

Il modulo che abbiamo visto nel secondo tempo a San Siro, quello con Pjanic alle spalle dei due attaccanti, pensa che sarà riproposto domani sera aReggio Emilia?

"E' una possibilità. All'inizio della gara, durante la gara. Sappiamo che il Sassuolo non ha lo stesso modulo di gioco dell'Inter. L'obiettivo nostro quando scegliamo un modulo di gioco è per vincere la partita, per avere occasioni, per giocare un gioco che dà problemi all'avversario e che risolve i problemi che ci dà l'avversario. Lo vedrete domani".

Può aggiornarci sulle condizioni di Keita, Holebas e Pjanic?

"Pjanic sta benissimo, Keita anche. Lo abbiamo risparmiato perché negli ultimi 10 minuti ha avuto un po' di fastidi al ginocchio ma l'abbiamo trattato bene, oggi si è allenato al 100%. Per Holebas non è così, non lo convoco perché ha un fastidio agli adduttori ed è meglio non rischiarlo, soprattutto perché ho delle soluzioni".

Lei giustamente sono 4 mesi che alla vigilia dice "Dobbiamo vincere". Si aspetta domani una prova di orgoglio, al di là di quelli che possono essere gli errori degli avversari... una squadra che per 90 minuti ce la mette tutta?

"Sì, ma lo fanno già. Togliamo la gara contro l'Atalanta dove abbiamo avuto l'impressione che non lo abbiamo fatto, ma lo fanno, lo hanno fatto anche contro l'Inter. Lei parla di errori, e questa cosa è importante. Al contrario della partita di andata domani non dobbiamo fare regali all'avversario, questo sarà importante, essere solidi e non fare regali. E dopo ovviamente avere un gioco che ci porta delle occasioni, ma non solo quelle. Un gioco che ci faccia essere anche cattivi e cinici davanti per poter segnare, perché per vincere ovviamente bisogna segnare".

Mi ha incuriosito molto dopo la partita con l'Inter la frase di Sabatini quando ha detto rispetto a Francesco Totti "Sceglierà lui", che può esser visto come un atto di garbo nei confronti di un grandissimo giocatore, però può essere anche visto come una deroga, delegare il calciatore ad assumersi le responsabilità. Per lei Francesco Totti è un giocatore importante anche per il futuro? Glielo chiedo perché io prendo per buono il teorema di Pallotta, secondo il quale lei sarà l'allenatore della Roma anche nella prossima stagione. Qual è il pensiero della società?

"Il pensiero della società lo deve chiedere alla società. Questa domanda che fate sulle dichiarazioni di Walter Sabatini la dovete fare a Walter se volete dei dettagli sulla dichiarazione. Io quello che so è che ho una partita da gestire domani, e che il capitano è un giocatore importantissimo per noi. Non è perché è uscito nell'ultima partita che non ci aiuterà ad ottenere quello che vogliamo tutti, lui in primis: la qualificazione in Champions League. Non è solo di Francesco che parlo, ma di tutti gli altri giocatori e di tutte le componenti dello staff, io per primo. Faremo i conti ed il bilancio alla fine della stagione, ma oggi a che serve parlare oggi dei casi dei singoli? Non voglio distrazioni, voglio concentrazione sulle partite, e sulla prossima che è sempre la più importante della stagione".

Pjanic dopo la partita con l'Inter ha parlato di qualcosa da cambiare a livello di atteggiamento, sia in allenamento, sia in partita. La squadra si sta allenando con voglia oppure vede una Roma svogliata?

"La squadra si allena benissimo. Penso che la cosa che ha voluto dire Miralem è che nelle 6 ultime partite, soprattutto in quella di domani, bisogna dare tutto, essere più efficaci. Questo mi piace perché vuol dire che Pjanic è tornato soprattutto. Spero che il suo infortunio, durato 4 mesi, in cui non ha giocato al 100%, sia dietro di lui, e che adesso la voglia di Miralem, quella che ha dimostrato dopo la gara perché era deluso dal risultato, faccia in modo che lui per primo e poi tutti i compagni diano tutto sul campo, ma non solo: usare la testa, ma anche carattere ed orgoglio".

Lei conosce Gervinho meglio di chiunque altro, non è il Gervinho migliore quello che stiamo vedendo in questo momento. Ha avuto certamente una stagione pesante, tra Coppa d'Africa, ecc. Come vede la sua situazione, cosa gli sta succedendo e in che modo può essere utile alla Roma nelle prossime 6 partite?

"Non è che possiamo ripensare alla stagione di Gervinho dall'inizio, la cosa che conta è anche guardare avanti. Io sono sempre così. Non serve a niente guardare cosa ha fatto bene e cosa ha fatto male, perché anche se aveva fatto benissimo bisogna continuare a fare bene, soprattutto da domani. Io non parlo solo di Gervinho ma dei miei attaccanti, possono e devono fare meglio ovviamente, fare dei gol, fare degli assist. La migliore risposta viene sempre dal campo, la risposta la possono dare già da domani e durante le prossime 6 giornate. E' questo che mi aspetto da loro".

Sono uno dei pochissimi a credere che il ritiro non serva ai giocatori. Però quasi tutte le persone che incontro mi dicono "Il ritiro serve, guardate il Napoli. Sono andati in ritiro e hanno fatto gruppo". Qual è la sua opinione su questo? La scelta di non portare mai i giocatori in ritiro dopo una sconfitta, come si poteva fare dopo Milano, è sua al 100% o è una decisione che lei fa insieme alla società?

"Tutte le decisioni sono le mie. Io parlo anche con i miei allenatori, perché siamo un gruppo, ma tutte le decisioni sul gruppo sono mie. Possiamo frustarli o farli dormire nudi per due notti, ma a cosa serve? Voi prendete un esempio che funziona, io posso prendere 10 esempi che funzionano. Prima che qualcuno mi fa la domanda su Seydou Doumbia e questo pseudo-tifoso che ha filmato il suo riscaldamento, dove era durante i 15 minuti dell'intervallo quando Doumbia si è scaldato per poter essere pronto? Quando dico a un giocatore di fermarsi perché entrerà un altro, cioè Iturbe, è normale che si ferma. Questo è, come dite voi, rovistare nella spazzatura. Il ritiro è una decisione mia. Se vinciamo abbiamo fatto bene e se non vinciamo abbiamo fatto male, è questa la regola".

A proposito di Doumbia, come ha vissuto questi giorni? Si è dispiaciuto di quanto successo? Una curiosità sul portiere: quando ci sono state 3 partite in una settimana lei ha sempre alternato De Sanctis e Skorupski, le chiedo se verrà ancora una volta alternato il portiere?

"Questa è una buona domanda, giocherà Morgan De Sanctis domani. Arriviamo quasi alla fine della stagione, Morgan sta bene, non c'è bisogno di cambiare. Per Seydou Doumbia, lui non vede l'ora di giocare e di fare gol, questo è il suo atteggiamento ed è l'unica cosa che mi aspetto da lui".

Dopo la partita d'andata contro la Juventus a Torino, che la Roma perse in un clima di scoramento, lei in maniera ferma, dando l'impressione di credere nei suoi ragazzi, ha detto "Io sento che quest'anno vinciamo lo scudetto". Ora le cose sono cambiate, la Roma ha perso a San Siro contro l'Inter. Visto che il clima è ancora peggiore, c'è la sensazione che nonostante si sia abbassata ulteriormente l'asticella, perché l'obiettivo era il secondo posto e adesso è diventato la difesa del terzo... Lei se la sente di dire con la stessa fermezza "La mia Roma entra in Champions League quest'anno"?

"Il nostro obiettivo non è difendere il terzo posto. Siamo ad un punto dal secondo. Il nostro obiettivo è qualificarci per la Champions ed è meglio farlo arrivando secondi. Non ricordo quello che ho detto su chi mi dirà di nuovo di questa cosa dello scudetto, così faccio la persona educata, ma io sono sereno e tranquillo, mi sembra che avete capito che sono motivato e determinato. Fino all'ultimo secondo della stagione lotteremo con chi crede alla Roma, crede in questa squadra, ed io per primo credo in questi ragazzi".

Lei prima ha detto che tutte le decisioni sul gruppo sono le sue. Vedendo questa stagione ed anche la scorsa, lei ha degli atteggiamenti abbastanza permissivi con i suoi calciatori, guardando sempre dal di fuori. Ad esempio i giorni di riposo: ho visto che contro l'Atalanta lei ha chiesto subito alla squadra di radunarsi, invece di solito fa aspettare un giorno. Questi suoi atteggiamenti, comunque positivi per il gruppo, non hanno magari portato il gruppo ad approfittarsi e non seguire le sue regole ed i suoi dettami?

"E' sempre facile parlare col senno di poi, di parlare quando i risultati non vanno bene. Io non sono uno che cade nel pessimismo dopo una sconfitta, io penso sempre positivo. L'unica risposta che possiamo dare è mercoledì, voi potete estrapolare come volete, per noi non cambia nulla. L'unico obiettivo è vincere domani, possiamo parlare di tutta la stagione ma io non ho un secondo da perdere con queste cose. Io ho solo da preparare la gara di domani, facciamo la nostra gara domani, vinciamo e continuiamo così, perché è così che si deve fare".

Domani gioca Cole? Ha ancora fiducia nel terzino inglese o sta studiando altre alternative?

"Che risposta si aspetta? Giocheremo con un terzino sinistro, ovviamente, su questa cosa non c'è dubbio. Possiamo giocare con Balzaretti, con Cole, con Torosidis, con Florenzi, forse anche con un altro".