Quello che si presenta in conferenza nella sala Champions di Trigoria è un Rudi Garcia schietto, senza troppi peli sulla lingua. “La giustizia sportiva italiana prevede un solo uomo che il giorno dopo giudica i fatti del weekend. Tutti gli altri Paesi hanno una commissione dove c’è dibattito e dalla quale esce una decisione dopo un po' di tempo, una volta che è stata discussa. Mi sembra che la giustizia sportiva italiana debba migliorare sotto questo punto di vista. Non è giustizia quella in cui un uomo che decide da solo il giorno dopo” è il commento dell’allenatore in merito alla chiusura della curva Sud a causa degli striscioni contro Antonella Leardi esposti in Roma-Napoli. Il presidente Pallotta avrà pur deciso di non ricorrere contro la sentenza di Tosel, ma il tecnico francese con queste dichiarazioni ha espresso tutto il suo dissenso nei confronti della giustizia sportiva italiana che non permetterà ai tifosi giallorossi di esser presenti nel prossimo turno casalingo.
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Garcia: “La giustizia sportiva italiana deve migliorare. Tra tifosi e giocatori capricci tra innamorati” – AUDIO – VIDEO
L'allenatore giallorosso in conferenza stampa: "In Italia c’è un solo uomo che il giorno dopo giudica i fatti del week-end. Tutti gli altri Paesi hanno una commissione dove c’è dibattito. Maicon sta meglio. De Rossi ha un problema a una...
Quegli stessi tifosi con cui la stessa Roma ha avuto dei problemi nell’ultimo periodo, a partire dalla chiamata sotto il settore dopo l’eliminazione in Europa League contro la Fiorentina. Può essere un problema per la squadra? Assolutamente no. “C’è amore tra i giocatori ed i tifosi, gli screzi che ci son stati non sono nient’altro che capricci tra due innamorati”.
Contro il Torino, che Garcia reputa un’ottima squadra, ci sarà De Rossi. Il centrocampista di Ostia stringerà i denti e sarà tra i convocati nonostante la microfrattura ad un vertebra che si porta dietro da tre settimane, mentre continuerà a prolungarsi il forfait di Maicon. Il brasiliano sta nettamente meglio, ma le sue condizioni attuali non gli permettono ancora di esser pronto per poter essere convocato da Garcia. Sul fronte infortunati lungodegenti, Castan e Balzaretti proseguono la preparazione con il gruppo sperando di poter giocare qualche spezzone di gara da qui alla fine della stagione. Una preparazione che, per la prima volta dopo tanto tempo, ha permesso agli uomini di Garcia di allenarsi senza interruzione: “Abbiamo avuto una settimana intera per prepararci, non succedeva da tanto tanto tempo. Quando non c’era la partita infrasettimanale, c’era la nazionale. Così è molto più semplice programmare e lavorare sulle gare che arrivano”.
Chiosa finale sulla Roma Primavera di Alberto De Rossi, eliminata in semifinale di Youth League da un Chelsea visibilmente più forte. La sconfitta sminuisce il percorso dei ragazzi? “Assolutamente no. Sono fiero di loro, la sconfitta di ieri non cambia nulla. Faccio i miei complimenti ai ragazzi ma soprattutto al mister Alberto De Rossi”. Garcia d’altronde è consapevole di una cosa: “Siamo lontani dai migliori d’Europa, sia noi prima squadra che loro Primavera. Questo ci dà la carica”.
Ecco di seguito le parole di Rudi Garcia in conferenza stampa (a cura di Bruno Di Benedetto):
Daniele De Rossi non si tira mai indietro, anche altre volte ha giocato senza essere al 100%. Quali sono le sue condizioni?
Ha una piccola frattura su una vertebra ma almeno da 3 settimane. Non cambia nulla, è lui che deve gestire il dolore, come ha fatto per tutta la sua carriera. Da quando lavoriamo insieme ha dato sempre il massimo per la sua maglia: non sono preoccupato di questo aspetto.
Il Torino: rispetto alla gara di andata ha cambiato molto, è risalito in classifica, ora ha ambizioni europee.
E' una buona squadra, che sta facendo una bella stagione. Sappiamo che è sempre difficile giocare a Torino ma, detto questo, non cambia nulla rispetto al nostro obiettivo. Giocheremo per vincere questa partita come abbiamo fatto sempre da quando sono qua.
Yanga-Mbiwa esterno basso è solo una scelta di emergenza o può avere un significato tecnico quando c'è da fare un calcio di proposta?
Lui è un giocatore interessante e questo ruolo l’ha già fatto diverse volte in Francia. Ha anche giocato come terzino sinistro per tutta una stagione. Poi per me lui è migliore al centro della difesa ovviamente, ma ci dà fisico, duelli, intelligenza tattica: può anche partecipare, non come Maicon e Florenzi, ma quando mancano Maicon e Torosidis è una scelta in più per la nostra squadra. Questo è un bene.
Per la corsa alla Champions trova favorita la Roma o la Lazio?
Io non la vedo così. Sapete come la penso: sono concentrato solo sulla gara di domenica. Non facciamo prospettive sulle nuove partite, cerchiamo solo di essere concentrati per domenica. Non è perché è il Torino: noi giochiamo sempre per vincere la partita che giochiamo.
Una settimana di lavoro tutti insieme dopo due vittorie consecutive. Possiamo dire che è cambiato qualcosa dal punto di vista dell’autostima?
Queste due vittorie di fila in due partite difficili hanno solo dimostrato alla squadra di essere sulla strada giusta: bisogna dare il massimo e la ricompensa arriva sempre per chi lavora. I ragazzi non si sono mai fermati. La differenza di quest'ultima settimana è stata l'avere tutti e poter disporre di sette giorni per lavorare, cosa che non succedeva da tanto tanto tempo, forse dall'inizio della stagione. Esagero forse un po', ma per mettere in luce che abbiamo sempre giocato ogni tre giorni: quando non c'era la partita durante la settimana le Nazionali portavano via la metà o più della metà dei giocatori. Da qui alla fine della stagione, a parte il turno infrasettimanale di campionato, sarà molto più semplice programmare e lavorare sulle gare che arrivano.
Pallotta ha fatto sapere come la pensa sia con le parole che con i fatti. Non c'è però dubbio che fra la curva e la squadra si è creata una frattura; i giocatori per la prima volta hanno festeggiato in mezzo al campo e non sotto la curva. Questo può diventare un problema?
Risponderò solo sulla seconda parte perché della prima parte che posso dire? La giustizia sportiva italiana è fatta così: c’è un uomo che subito, il giorno dopo, giudica tutti i fatti del week-end. Tutti gli altri Paesi hanno almeno una commissione dove c’è dibattito, e dalla quale esce dopo un po' di tempo una decisione discussa. Su questo punto mi sembra che la giustizia sportiva italiana debba migliorare, perché non mi sembra un concetto di giustizia che ci sia un uomo che decide da solo il giorno dopo. Rispondo sulla seconda parte: le cose che sono successe prima e dopo con i tifosi, con la curva e con i giocatori io le prendo come capricci da innamorati. Quando due entità si amano a volte ci può essere anche un po’ di dissenso. Tutti richiedono carattere ad ogni singolo giocatore. Io, la società, i giocatori tra di loro e i tifosi, tutti vogliamo vedere ogni singolo giocatore mostrare orgoglio e un carattere forte. Quando si vedono dimostrazioni di carattere, non è male: vuol dire che c’è vita e risposta. La cosa più importante è che ci sia amore tra giocatori e i tifosi. Dopo i capricci tra innamorati... bah: si guardano un po' da lontano con un piccolo sorriso.
In questo momento però è un vantaggio giocare fuori casa.
Mi sono espresso dopo il Napoli e non cambio idea. Per il momento sono i risultati a dimostrare che per noi è più semplice giocare in trasferta. Basta guardare i numeri.
La fisionomia della sua squadra è cambiata nelle ultime due partite, passando dal massimo del possesso palla contro il Verona (76%) ad uno molto più basso contro Cesena (51%) e Napoli (46%). Totti può inserirsi in questa nuova filosofia?
In generale i numeri non sono così precisi, perché ho letto un po' di tutto nelle statistiche della partita contro il Napoli... noi lavoriamo con una società che ci dà i numeri esatti: eravamo alla pari contro il Napoli. Comunque è vero che c’è stato un possesso palla meno importante rispetto a quello che abbiamo tenuto nel resto della stagione. Io la vedo come un'arma in più. Non credo che domani e nelle prossime partite giocheremo tutti indietro e in contropiede. Ci adatteremo per vincere tutte le partite, perché questo è l'unico motivo che mi fa fare scelte individuali e di squadra. Vedremo ancora una Roma con un possesso palla importante, e a volte una Roma un po' più schierata e che gioca più in contropiede. Sono armi a disposizione del gruppo perché alla fine conta la performance e questa dipende ovviamente dall'atteggiamento dei giocatori ma anche dalla strategia che prepariamo prima della partita. I giocatori sono stati bravi ad interpretare il gioco delle ultime partite, così come saranno bravi quando decideremo di giocare con un possesso palla più importante e di pesare di più nella metà campo avversaria.
Maicon che problema ha esattamente? C'è un po' un giallo intorno a lui, tanto che qualcuno ha parlato di possibile rescissione del contratto in anticipo. E poi: da qui alla fine del campionato c’è la concreta possibilità di vedere in campo Castan e Balzaretti?
Di Maicon sapete tutto: è stato da uno specialista che lo ha curato a Barcellona. Sta molto meglio ma non abbastanza per esser convocato. Io spero che lui possa tornare il prima possibile ma per il momento dobbiamo gestire il carico per non tornare indietro nell’evoluzione del suo ginocchio. Sta meglio, a iniziato a correre, ma per il momento non è pronto per essere convocato. Speriamo che possa tornare e nell'attesa per fortuna abbiamo diverse soluzioni: Torosidis, Yanga-Mbiwa e Florenzi.
Balzaretti è tornato in gruppo e ha giocato almeno un tempo con la Primavera. Mi sembra logico che dopo 18 mesi fuori rosa per tornare a giocare ci sia bisogno di tempo, per ritrovare ritmo e intensità negli allenamenti e in partita. Sarà convocato domani e lo gestiamo per farlo tornare al 100% della sua condizione fisica. Il caso di Castan è diverso. Lui ha avuto una cosa abbastanza seria e non dobbiamo affrettare i tempi. Fa un po’ di cose con noi - riscaldamento, possesso palla - ma ovviamente ha bisogno di ancora un po’ di tempo per ritrovare il pieno delle sue qualità. Il fatto di vederlo in campo sorridente e contento già è tanto. Spero che prima della fine della stagione potrà entrare in campo e giocare, lo spero per lui e per noi. Il peggio è passato, adesso deve seguire il percorso per tornare al 100%. Lo vedo migliorare ogni giorno: ieri ha fatto due gol nell'allenamento sui tiri in porta e questi sono piccoli passi importanti.
Ljajic non segna dal 26 febbraio. Dato che la Roma ha un disperato bisogno di gol volevo chiedere se lei gli sta dando indicazioni particolari, se sta spronando il ragazzo, se c’è qualche problema.
Finché abbiamo delle occasioni da gol è un segnare importante: vuol dire che il gioco ti porta ad avere occasioni e le occasioni ti portano a segnare dei gol. Poi chi segna non è tanto importante: è importante perché sappiamo che quando si è attaccanti è sempre importante essere decisivi. Gli assist sono importanti quanto i gol ma lavoriamo ogni giorno sulla qualità davanti alla porta, sull'ultimo passaggio e sulla finalizzazione. Poi in partita i giocatori devono essere pronti perché quello è il momento in cui avere sangue freddo e lucidità per fare il gesto giusto davanti alla porta è importante. Questo non si ricrea tanto in allenamento quanto in partita, ed è lì che i giocatori devono farsi trovare pronti sul piano psicologico.
La differenza tra la Primavera della Roma e quella del Chelsea è ancora dovuta a un problema di strutture, investimenti, qualità della rosa... o di mentalità del nostro calcio in cui si considera un "giovane" un calciatore ancora a 25 anni?
Prima di tutto bisogna sottolineare e fare i complimenti non solo ai ragazzi della Primavera ma anche ad Alberto De Rossi. Anche avendo perso ieri contro una squadra fortissima sono comunque arrivati in semifinale della Youth League della Champions. E' stato un percorso bellissimo dovuto al lavoro del mister ed ovviamente all’atteggiamento collettivo di questa Primavera. Sono fiero di loro e la sconfitta di ieri non cambia nulla. La sconfitta mostra che noi, sia come Primavera sia come prima squadra, siamo ancora lontani dai migliori d’Europa. Questo ci dà la carica e la voglia di avvicinarci ogni giorno. Sono fiero di loro e la sconfitta di ieri non toglie niente al percorso che hanno fatto.
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