Il primo posto è distante dieci punti, anche se la Roma ha una partita in meno rispetto alla Juve, e Rudi Garcia nella conferenza stampa pre Verona-Roma non ha voluto parlare di scudetto. Parole ben salde alla realtà attuale che sta vivendo la squadra giallorossa (11 punti in 7 gare di A dall'inizio del 2015) quelle del francese che ridimensiona le ambizioni in campionato della Roma: "La cosa che ha detto Walter Sabatini (ieri nell'intervista a Roma Radio, n.d.r.) la pensiamo tutti: dobbiamo fare di tutto per difendere il secondo posto e questo sarà il migliore atteggiamento per attaccare il primo. Ma per il momento, a 10 punti con una partita in meno, non si parla di questo, ma solo di fare di tutto per vincere a Verona". Il Napoli è una minaccia e ad oggi è più vicina la squadra di Benitez alla Roma (5 punti), che non quest'ultima alla Juventus (10 lunghezze). Messi dunque da parte i sogni di gloria a livello nazionale, Garcia dimentica i proclami di inizio stagione e l'obiettivo diventa 'soltanto' tornare a vincere. "Sappiamo che domani c'è solo da vincere e mettere tutto in campo per fare in modo di uscire da questo momento in cui pareggiamo quasi sempre", ha analizzato Garcia. Un 2015 fin qui nero per la Roma che in nemmeno due mesi ha conquistato i tre punti soltanto in due occasioni (Udine e Cagliari), in casa non ha mai vinto, è uscita dalla Coppa Italia ed in Europa League ha complicato il discorso qualificazione, rimandato alla gara di ritorno (giovedì prossimo a Rotterdam).
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Garcia: “Giocatori con me. Primo posto? Pensiamo a difendere il secondo” – VIDEO. Torna Ljajic dal primo minuto
Inutile parlare di scudetto, "finché non vinciamo più partite di fila non serve a niente parlare del primo posto. Dobbiamo fare di tutto per mantenere il secondo posto". Un Garcia molto lontano da quello dei proclami di inizio stagione chiarisce...
"E' ovvio che stiamo attraversando un momento difficile - ha ammesso l'allenatore - è vero che non vinciamo ma nemmeno perdiamo, e abbiamo solo due sconfitte in campionato". Sì, 2 sconfitte, 13 vittorie e 8 pareggi (5 in casa, 3 in trasferta), nelle 23 gare di campionato disputate finora, contro le 17 vittorie, i 6 pareggi e l'unica sconfitta della Juventus che ieri è riuscita a strappare i tre punti in casa grazie ad una magia di Andrea Pirlo. E su Juventus-Atalanta Garcia ha fatto sapere: "Non ho visto la partita so solo che ha vinto con la giocata di un singolo, un grande giocatore"; poi è tornato sulla sua squadra:
"Noi ci concentriamo sulle nostre forze e abbiamo giocatori in grado di fare la differenza anche in un giorno in cui non giochiamo bene. Questo atteggiamento lo dobbiamo ritrovare perché di giocatori forti ne abbiamo". Certo è che qualche ingranaggio si è inceppato (i tifosi oggi hanno manifestato il loro disappunto con uno striscione all'esterno del centro tecnico Fluvio Bernardini che recitava:"Vergognatevi... Siete penosi!!!") e, stavolta senza tornare sugli infortuni, Garcia la vede così: "Ognuno di loro deve tornare al cento per cento e non perdere la fiducia in se stesso, perché in questo spogliatoio ci sono non solo grandi uomini, ma anche grandi giocatori che possono risolvere le partite". La Roma ha giocatori d'esperienza e giovani in rampa di lancio, su tutti Daniele Verde che da Cagliari continua a brillare in campo, anche in Europa League; un mix questo potenzialmente vincente ma Garcia si affida il compito di non far scemare in ogni elemento della sua rosa la fiducia "in se stesso e nella forza della squadra. Lavoro su questo - ha proseguito - facendo anche vedere le cose che hanno fatto in un passato molto recente".
Nel passato c'è stato qualcosa di molto buono, a livello di gioco, di motivazioni, di condizione atletica, ma Rudi Garcia oggi ha ribadito che il progetto di crescita della Roma è a lungo termine e perchè il club giallorosso, come dichiarò poche settimane fa, per lui non è soltanto un trampolino: "Noi non lavoriamo solo per questo anno, lavoriamo per una grande Roma anche in futuro. Questa città con la sua storia ci serve ogni giorno l'esempio della grandezza che possiamo avere. Vogliamo lottare ogni anno per lo scudetto, forse siamo addirittura in anticipo. Non aspettiamo solo il nuovo stadio per avere più soldi e potenza, anche se c'è sempre da fare una relazione tra potenza del club e risultati. Ma Pallotta sarà qui tra poco e ne parlerà lui". Atteso a Roma per fine mese, il presidente sbarcherà nella capitale in tempo per assistere al monday night dell'Olimpico del prossimo 2 marzo quando i giallorossi ospiteranno la Juventus.
L'UNDICI ANTI-VERONA - Nessuno squalificato, Rudi Garcia convoca per la sfida contro l'Hellas Verona di Mandorlini tutti gli elementi a disposizione; restano a Roma soltanto gli infortunati (Balzaretti, Castan, Strootman, Iturbe, Ibarbo e Maicon). In porta torna De Sanctis, mentre la difesa sarà composta da Torosidis sulla destra, Holebas a sinistra e al centro Mapou-Astori qualora Garcia decida di far riposare per un turno Manolas invece del centrale francese. A centrocampo uno tra Pjanic, De Rossi, Keita e Nainggolan, che in questa stagione ha collezionato 21 presenze in campionato su 23, resterà in panchina ma il trio favorito è quello composto dal bosniaco, il numero 16 e il belga. In attacco non è del tutto improbabile che si veda dal primo minuto un tridente 'leggero' composto da Florenzi-Ljajic-Gervinho, come in occasione di Genoa-Roma dello scorso 14 dicembre, lasciando in panchina sia Totti sia Doumbia in vista di Rotterdam. Ritorna dunque Adem Ljajic, lasciato in panchina contro il Feyenoord giovedì scorso per un problema ad una costola, mentre Verde, che ha giocato dall'inizio contro gli olandesi, sarà in panchina al Bentegodi, almeno all'inizio.
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