E’ arrivata, finalmente. Quella di domani non sarà una partita come le altre, la conferenza di oggi del tecnico francese non sarà da meno. Il derby è alle porte. Una partita che racchiude la rivalità delle due squadre della capitale. La tensione, la grinta, la paura, la rabbia, tutto in novanta minuti che possono aprire i cancelli del paradiso, ma anche quelli dell’inferno. La stracittadina è una partita a sé, lo sa Garcia. La tattica conta meno rispetto alle altre partite, in questi match ci vuole cuore e coraggio, e anche un briciolo di sfrontatezza. Soprattutto se non ti stai giocando solo l’onore nella città eterna ma anche un possibile biglietto per il primo posto in campionato, qualora la Juventus perdesse o pareggiasse in casa del Napoli. Lo spirito che vuole Garcia è quello giusto, è quello dei lupi. Vuole undici giocatori famelici in campo che siano pronti a dare tutto pur di raggiungere l’obiettivo prefissato, per lasciare ancora la chiesa al centro del villaggio, e magari metterla al centro della città, dando così un grande segnale di forza alla squadra bianconera.
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Garcia: “Domani sera vogliamo essere primi in classifica. Faremo di tutto e di più per vincere il derby. Destro non andrà via” – FOTO – AUDIO – VIDEO
Le parole del tecnico giallorosso in conferenza stampa alla vigilia del derby.
Prima del calcio però un pensiero è rivolto a tutto quello che sta accadendo in Francia, la strage di Charlie Hebdo e le vittime del sequestro di Parigi. Un bel gesto di solidarietà da parte di Garcia, che ha voluto regalare a ogni giornalista presente in sala stampa un matita: “E' un attacco non solo alla Francia ma anche alla libertà d'espressione, e voi sapete più di tutti che significa. Questo simbolo della matita significa che questa libertà deve rimanere per l'eternità. Noi facciamo come i giornalisti di Charlie Hebdo, facciamo divertire la gente. Siamo tutti Charlie”.
The show must go on, lo spettacolo deve andare avanti, e quindi ecco le prime parole sull’attesissimo match di domani. “Arriviamo bene al derby, seconda a un punto dal primo. Possiamo prendere il primo posto e questo ci dà grande carica" e continua: "Faremo il nostro gioco con qualità. La squadra è carica con voglia di fare bene, l'obiettivo - a parte far lavorare bene chi ha giocato poco - è di frenare la rosa, che ha tanta voglia, c'è stata intensità in allenamento. E dobbiamo metterla domani alle 15 in campo". Domani andranno in scena due grandi partite che potrebbero regalare grandi emozioni, lo sa il tecnico transalpino che vuole a tutti i costi la vittoria e il primo posto: “La partita non vedrà solo la prima contro la terza ma anche la quarta contro la prima. E' una giornata che mi piace, le squadre in alto si affrontano e sono contento. Ogni settimana vorrei vedere gare di questo livello. La Lazio è una buona squadra con ottimi giocatori, fallosa e difficile con cui giocare. Fa gol e ha qualità. Dobbiamo imporre il nostro gioco e vincere".
I biancocelesti si sono ripresi in classifica e vengono da una serie di buoni risultati grazie anche a una Felipe Anderson in ottima forma. Il brasiliano insieme a Candreva potrebbero creare problemi sulle fasce giallorosse. “Ci sono due mezzi di vedere la partita per me e per loro. O loro cambiano modulo o lo tengono senza Lulic. Posso mettere sul campo una squadra più difensiva o più offensiva. Io preferisco il secondo atteggiamento. Per dare problemi all’avversario dobbiamo segnare un gol di più di loro. Anche io sono nella vostra posizione, non sapremo niente della formazione avversaria prima di un’ora e mezzo dalla gara”.
Garcia pensa alla sfida di domani contro la Lazio non tanto come un obiettivo stagionale, quanto a una match valido esclusivamente per le sorti del campionato. “Noi dobbiamo sorpassare questa concentrazione solo per queste due partite. Il nostro obiettivo è molto più alto. Su questa cosa le due partite valgono sei punti ma non di più. Faremo di tutto e di più per vincere questa partita e le altre”.
Concentrazione e determinazione, sono queste le parole chiave di Garcia in una partita che sarà sempre speciale in questa città e che racchiude l’essenza del calcio e del tifo in Italia. Si giocherà per i tre punti, guai a pensare a un pareggio per non perdere la scia dei bianconeri, qualora vincessero al San Paolo. Il francese questa partita vuole giocarla a viso aperto, vuole che la squadra attacchi, vuole la gloria per sé e per i suoi giocatori. Perché un derby non si gioca, un derby si vince. Parola di Garcia.
Ecco le parole di Rudi Garcia alla vigilia del derby Roma-Lazio.
Non potevo non darle la possibilità di parlare di quanto è successo a Parigi
Sono francese e siamo in lutto. Per questo che ho voluto fare questa cosa, per solidarietà del mio paese. Dobbiamo essere tutti uniti in questo momento.
Tante polemiche dopo Udine, se le aspettava? C'è il rischio che possano distrarre la squadra?
Penso che in questo momento ci sono tante cose più serie e non voglio perdere il mio tempo con queste cose puerili, voglio parlare di calcio, di gioco e di campo.
Con l'esperienza che adesso ha di due partite contro la Lazio già vissute, qual è oggi la sua definizione del Derby a Roma?
Il derby come non solo in Italia o a Roma, quando due squadre della stessa città, che è una cosa che non esiste in Francia perché abbiamo due squadre vicine ma non della stessa città, è sempre una gara particolare e faremo di tutto e forse di più per vincere questa partita. E' normale perché questa partita dà solo 3 punti e non di più. Noi vogliamo essere primi dopo questa partita, non sappiamo se per poche ore o per almeno una settimana. Noi vogliamo vincere la partita e non pensiamo tutto l'anno a quando si giocherà questa partita in casa o fuori casa, è un campionato di 38 partite e in questi 38 turni ce ne sono due in cui giochiamo contro l'altra squadra della città.
Nove punti di differenza con la Lazio ma secondo lei qual è la differenza?
Non possiamo parlare dell'anno scorso di questa gara perché sono due squadre differenti. Sono due squadre che fanno benissimo in campionato, e questa giornata vedrà il secondo contro il terzo ma anche il quarto contro il primo. E' una giornata veramente che mi piace, dove le squadre in alto si incontrano ed è molto eccitante. Facciamo questo mestiere per vivere queste gare, mi auguro di viverle ogni settimana. La Lazio è una buona squadra con ottimi giocatori, una squadra aggressiva, infattiè quella che fa più falli del campionato, difficile da manovrare ma segna tanti goal e ha buone qualità. Noi non cambiamo strada, dobbiamo fare in modo di imporre il nostro gioco e di essere efficaci per vincere la partita.
Come ci arriva la Roma a questo derby? Chi vince il pallone d'oro?
Il pallone d'oro penso Neuer, è un grande giocatore e miglior portiere del mondo in questo periodo. E' raro che un giocatore difensivo lo vinca e quindi mi auguro che sia lui ma non tolgo niente ai due fenomeni che sono in competizione con lui. La Roma arriva bene, seconda a un punto dal primo, con la possibilità di prendere il primo posto alle 17 di domani e questo ci da grande carica.
C'è chi dice che lei si è italianizzato, lo pensa? Come giudica questo commento?
Ho risposto a queste cose, mi sento molto francese oggi. Non ho altro da aggiungere.
Come si sente in questa partita così importante?
Dobbiamo giocare il nostro gioco con le nostre qualità. Vedo la squadra carica, con tanta voglia di fare bene. L'obiettivo di questa settimana, a parte far lavorare bene quelli che avevano giocato poco, era di frenare la rosa, perché in allenamento ci abbiamo messo tanta intensità e questa la devono mettere durante la gara, non prima.
Prendendo Udine: Maicon viene sostituito, Totti è uscito dopo 60 minuti, Strootman è appena rientrato, Ljajic ha preso una bottae e sarebbe interessante sapere come sta. Tanti giocatori bravi ma più di tre che potrebbero richiedere la sostituzione. Come gestisce questo problema?
E' vero che un allenatore preferisce non fare cambi per altre scelte che non siano tattiche, ma è anche vero che per Maion era la ripresa, ha sofferto sul piano fisico ma il ginocchio va bene. Andrà bene domani e farà 90 minuti, così come il capitano. E' normale che su un giocatore di 38 anni vada meno lontano in una gara rispetto a un giovane. Adem sta bene, speriamo domani resti così, perché può succedere di tutto anche durante la notte. Se i giocatori sono così domani avrò tutta la rosa a disposizione e per una partita del genere è perfetto.
Analizzando l'andamento della sua squadra nelle partite emotivamente pesanti di questi due anni, avete vinto l'anno scorso il derby e la partita in casa con il Napoli. Ha la sensazione che la squadra fatichi un po' quando si alza il livello di tensione?
La squadra è seconda in classifica a un punto dalla prima, sembra che non abbiamo giocato solo con squadra della seconda parte della classifica. Vuol dire che abbiamo fatto tanti punti, soprattutto in casa anche se siamo alla quinta vittoria in trasferta. Per qualificarsi in Champions e lottare per lo scudetto bisogna essere forte anche in trasferta e la squadra lo sta dimostrando. Ho fiducia per domani nei miei, qualunque squadra sia davanti a noi domani, non è un problema. Ho giocatori esperti e l'unico parametro psicologico che arriva a loro è la carica e la voglia di vincere la partita.
Lei ha detto più di una volta che ritiene la Roma è cresciuta rispetto allo scorso anno. E' cresciuta più la Roma o più la Lazio e in che cosa?
Io posso solo parlare della mia squadra che alleno ogni giorno. Delle altre posso solo guardare la classifica e su questo punto la Lazio sta facendo meglio dell'anno scorso. Anche noi stiamo facendo meglio, lo scorso campionato non avevamo la Champions e sei partite di questo livello non hanno abbassato l'efficacia della mia Roma. Siamo dove dobbiamo essere o quasi, e domani dobbiamo sfruttare quest'opportunità di essere primi dopo la gara.
Ci conferma che Destro non si muoverà a Gennaio?
Confermo.
Domani la Lazio potrebbe giocare con due ali forti come Felipe Anderson e Candreva. Come si fermano loro due? Florenzi può essere la chiave tattica?
Ci sono due mezzi di vedere la partita per me e per loro. O loro cambiano modulo o lo tengono senza Lulic. Io posso mettere sul campo una squadra più difensiva o più offensiva. Io preferisco il secondo atteggiamento, perchè per dare problemi all'avversario preferisco segnare un gol di più di loro. Alcune volte però mettere troppi giocatori offensivi sul campo può farti perdere dal punto di vista difensivo ed eventualmente lo dobbiamo sfruttare. Anche io sono nella vostra posizione, non sapremo niente della formazione avversaria prima di un'ora e mezzo della gara.
Quello di domani sarà un derby diverso rispetto a quello dello scorsco anno, per quelle che erano le condizioni ambientali, visto il momento dello scorso campionato della Roma
Si è vero è diverso. La squadra aveva perso una finale di Coppa Italia, era in un momento psicologico difficile ed io ero contento che il derby arrivasse così presto per metterci tutto alle spalle. Quest'anno è diverso, vogliamo vincere per essere primi in classifica e affrontiamo un ottima squadra perchè la Lazio è al terzo posto. Quest'anno diciamo che guardiamo più alla classifica finale.
Come ha preparato il derby? Qualcosa di particolare?
Nulla di particolare, i giocatori sono molto motivati, non c'è bisogno di dare altre motivazioni. Siamo concentrati e anche sull'aspeto fisico non ci sono parametri diversi.
Per lei il derby è un obiettivo stagionale?
Noi dobbiamo sorpassare questa concentrazione solo su queste due partite. Il nostro obiettivo è molto più alto ed è quello di essere il più alto possibile nella classifica a fine campionato. Su questa cosa le due partite valgono 6 punti ma non di più. Faremo di tutto e di più per vincere questa partita ma lo faremo la settimana prossima e ogni altra settimana. Noi vogliamo essere in alto e per fare questa cosa dobbiamo vincere più partite possibile.
Stanno arrivando degli attacchi da parte di altre società. Lei si sente esposto un pochino di meno? Ritornando alla tragedia di parigi, qui su ogni sedia c'è una matita. E' una scelta sua?
Si, è una scelta sua, anche se dietro di me c'è anche la società. E' un regalo simbolico. Sulla prima parte ho già risposto.
Spesso il derby può essere uno spartiacque per un giocatore. Le viene in mente un giocatore a cui farebbe bene questa partita? Magari Iturbe o De Rossi, qualcuno che essendo protagonista riacquisterebbe centralità e fiducia
Per vincere domani non bisognerà avere solo un giocatore che farà la differneza, non solo gli undici al 100% ma anche i tre sostituti. Per fare goal e per fare bene tutti devono essere al massimo. Io la vedo sempre in modo collettivo e non in modo singolo.
Quanto è stato difficile preparare una partita di calcio in questi giorni? Ne ha parlato coi giocatori? Il mondo è sconvolto
E' un attacco non solo alla Francia ma anche alla libertà d'espressione e voi sapete più di tutti che significa. Per questo ho voluto regalare questo simbolo della matita perchè questa libertà deve rimanere per l'eternità. Non sono questi eventi che potranno far cambiare le cose. Noi facciamo come i giornalisti di Charlie Hebdo, facciamo divertire la gente. Nel calcio far divertire la gente è importante, per questo mi sento di dire che Siamo tutti Charlie.
FINE
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