news as roma

Garcia: “Arriveremo sul tetto d’Italia. Siamo sereni e motivati. C’è bisogno della fiducia dei nostri tifosi” – AUDIO – VIDEO

Il tecnico francese in conferenza stampa alla vigilia di Fiorentina-Roma

Melania Giovannetti

Dopo la brutta partita di Coppa Italia contro l’Empoli, è un Rudi Garcia sereno quello che si presenta in conferenza stampa. “La squadra sta bene, è serena, tranquilla e motivata, si prepara ad un buon test contro un’ottima squadra come la Fiorentina di Montella", dichiara il tecnico francese.

Alle domande sul mercato e sulla Juventus, avanti in classifica di 5 punti, il francese risponde che l’unica cosa importante è guardare al campionato, partita dopo partita: "Ci sono ancora 57 punti in ballo e la squadra deve pensare esclusivamente all’incontro successivo". Nella gara di domani contro i viola, ballottaggio per il ruolo di terzino destro tra Maicon e Florenzi. Inoltre dovrebbe tornare in campo Manolas - assente per infortunio nell’ultimo periodo -, anche se non al 100%.

A causa delle ultime prestazioni non brillanti della squadra, si è anche parlato delle critiche fatte ai giallorossi, provenienti non solo dalla stampa, ma, per la prima volta, anche dalla tifoseria che non ha apprezzato le dichiarazioni del tecnico sul rigore concesso da Di Bello. E’ proprio a loro che Garcia chiede sostegno, soprattutto in questo momento di difficoltà.

La squadra, a detta dell’allenatore, ha infatti bisogno di trovare maggiore continuità. Il tecnico transalpino non crede che le ultime prestazioni opache siano dovute ad un problema psicologico, affatto, ma, come da lui stesso affermato “nessuno vede la stagione come un lungo fiume tranquillo: quando c’è vento dobbiamo tenere la barra dritta”.

LA CONFERENZA STAMPA DI GARCIA:

Ieri ha parlato Daniele De Rossi, si è raccontato. Mi ha colpito una frase che ha detto su di lei: l'ha definita "l’allenatore che ci porterà sul tetto d’italia". Le ha fatto piacere? Che effetto le fa?

Sappiamo che quando un giocatore parla bene dell'allenatore si fa prendere in giro dallo spogliatoio. Quindi nelle sue parole c'è un valore più importante. Ce la faremo, ma tutti insieme, perché siamo uniti e c’è una solidarietà pazzesca, non solo nello spogliatoio ma anche  tra gli allenatori e i dirigenti. La nostra forza è quella. Siamo tutti ambiziosi, andiamo avanti così e va bene così.

Dopo la Coppa italia un po’ di critiche sulla qualità della prestazione. Ora la trasferta di Firenze come l'ha preparata in questi giorni la squadra? Come sta la squadra?

La squadra sta bene: è serena, tranquilla ma anche molto motivata. Penso che sia soprattutto una bellissima partita da giocare, perché ci sono due belle squadre. La fiorentina è sempre una squadra che gioca bene a pallone. Direi che è un buon test, e che ci siamo sicuramente.

Manolas ha recuperato al 100%? Florenzi giocherà terzino destro come a Palermo?

Sono tutti convocati. Manolas non è al 100%, ma ci è molto vicino. Rischi per lui non ce ne sono e si allena normalmente da 2 giorni. Lo abbiamo preservato prima ma ora sta bene. Per quanto riguarda il terzino ci sono Maicon e Florenzi, perché non abbiamo Torosidis. A sinistra ho due giocatori, al centro con il ritorno di Kostas (Manolas ndr) ho anche una scelta da fare. Più scelte ho da fare meglio mi sento.

Esattamente un anno fa c'erano 8 punti di distacco, ora ce ne sono 5. Però sembra di avvertire nell'ambiente un po' più di pessimismo, scetticismo riguardo alle possibilità di rimontare. Perché secondo lei? 

Non lo so perché. La cosa che conta sono io, e il mio avviso, noi e il nostro avviso. Siamo ancora a metà campionato, il che vuol dire che ci sono ancora 57 punti in palio. C'è ancora abbastanza tempo per tornare davanti. Io sono uno che guarda sempre in avanti, la squadra deve guardare avanti e avanti c'è la partita di Firenze e nient'altro. Posso concedere che la Roma stia andando un po’ a corrente alternata in questo momento, anche nel corso della stesa partita stessa. Dobbiamo trovare la continuità e possiamo fare meglio ovviamente. Ma i punti dicono che da quando esiste il campionato a 20 squadre e a tre punti, questa è la seconda Roma di tutti i tempi. Allora bisogna essere almeno un po' fiduciosi nei confronti di questa squadra. La critica fa parte del gioco: non mi aspetto soltanto complimenti da parte dei media. La critica ci può stare a patto che ci sia rispetto e che sia una critica obiettiva soprattutto. Non c'è mai un unico responsabile quando le cose vanno benissimo, e non parlo di me, parlo dei giocatori, perché per me non c'è problema: io penso sempre positivo e so come si fanno le cose. Bisogna essere obiettivi e in questo momento un po' più misurati.

Qualche tempo fa Allegri ha detto che sarà fondamentale lo scontro diretto nel girone di ritorno. Guardando il calendario della Roma e della Juve, è difficile che la Juve possa perdere punti. La Roma verosimilmente dovrà vincerle tutte. Secondo lei ha questa capacità? Una seconda domanda riguarda Mohamed Salah, che sembra in arrivo. Cosa pensa di Salah?

Per me non serve a niente parlare di una sfida che non sia la prossima, perché allora si può dire tutto e il contrario di tutto. Voi sapere come funziono io, io voglio che i miei siano concentrati su domenica e che non voglio parlare di altro. Non basta un doppio scontro diretto per vincere lo scudetto, perché sappiamo che il campionato è una maratona. Bisogna fare di tutto per vincere la partita che arriva.

Sul mercato non ho niente da dire, a parte che abbiamo un direttore sportivo che lavora tanto e bene. Se c’è un’opportunità me ne parlerà, ma oggi è solo Fiorentina, Fiorentina e Fiorentina.

Qualche conferenza fa disse che il sistema di gioco non è il "sacro graal" e che si può cambiare. Ora ha cambiato passando al 4-2-3-1. Pjanic dopo il Palermo ha detto: "Ci troviamo in difficoltà nel tornare a fare il 4-2-3-1". Lei ha ancora intenzione di cambiare, sta ancora cercando un sistema di gioco che sia più adatto magari a questo momento di difficoltà della squadra, oppure va avanti su una certa idea che già ha in testa?'

La cosa interessante per me è che i giocatori sanno giocare con differenti moduli di gioco: è una cosa fondamentale che ci può servire all'inizio o durante una partita. L’abbiamo visto anche a Palermo. Abbiamo cambiato modulo di gioco all’intervallo e ci siamo trovati molto bene nel secondo tempo. Ok, era semplice fare meglio rispetto al primo tempo, sono d'accordo, ma ci ha aiutato tanto. Abbiamo almeno tre moduli da usare e i giocatori sono bravi in questo. Io non sono preoccupato. Posso solo dire che quando faccio una scelta all'inizio di una partita o durante è sempre per migliore la mia squadra e per dare più problemi agli avversari e vincere la partita. Non voglio, che ne so, andare tutti indietro, o adattarmi al modulo avversario, mai. Penso sempre per vincere la partita. Spesso ci riusciamo, a volte pareggiamo troppo, e questo è il nostro problema adesso. Facciamo risultati utili ma a volte il pareggio non è un buon risultato. Lo sappiamo e siamo d'accordo su questa cosa.

Lei parlava della critica della stampa, ma per la prima volta sono arrivate anche le critiche dei tifosi, i quali non hanno gradito le sue parole dopo la partita contro l'Empoli, riguardo al rigore concesso. Lei si sente così incoerente come l'hanno definita i tifosi, che l'hanno accusata di aver perso un pochino di credibilità accusando prima la Juve e poi tirandosi indietro nel momento di ammettere un possibile aiuto?

Ho anche sentito che mi sono italianizzato. Questa può essere solo una cosa positiva, penso. Mi sento fiero e onorato di questo. Quelli che usano questo termine parlano di voi italiani, che siete buone persone, no? Allora sono contento di questa cosa.

Sui fischi mi sono già espresso: io faccio un gioco per dare piacere ai nostri tifosi, e posso capire che dopo Empoli siano stati un po’ dispiaciuti, come me e i ragazzi. Noi siamo stati dispiaciuti di non aver mostrato abbastanza efficacia, soprattutto in attacco. Occasioni ne abbiamo avute e quando non segniamo e siamo poco efficaci può succedere che prendiamo gol e che la gara si decida su episodio.

Sulle dichiarazioni post partita che cosa posso dire: non possiamo dire che c’è rigore ma non possiamo dire che non c’è. E' questo il problema di questa vicenda: per questo quando io parlo di aiutare gli arbitri, parlo sempre di tecnologia, ma non di moviola. Perhé è un caso che dipende dall’angolazione della telecamera per avere un avviso giusto o sbagliato. L’arbitro era ben piazzato. Io faccio parte del 50% che dice che c’è rigore anche rivedendo le immagini. Capisco anche che ci sia un altro 50% che dice che non lo è. Samo d'accordo che si possa dire sia che c'è, sia che non c'è. Dico che dobbiamo dare fiducia agli arbitri, come faccio sempre. Sono onesti, possono sbagliare, capita. Per quanto riguarda i tifosi, abbiamo bisogno della loro fiducia perché penso che i giocatori giocano meglio quando sentono il sostegno. Ne abbiamo bisogno soprattutto in momenti più difficili di questo, in cui siamo secondi, ai quarti di Coppa italia e in Europa League. Non vedo quale sia la cosa negativa, a parte che giochiamo un po’ meno bene e con meno continuità.

Si ha la sensazione che uno dei problemi sia anche la condizione atletica con la squadra che va in difficoltà quando il ritmo si alza, anche con gli infortuni muscolari che complicano la situazione. Lei è preoccupato per questa situazione?

Non sono preoccupato. Le conseguenze dell'assenza di giocatori sono o che la squadra cambia molto e spesso e questo non aiuta, anche perché costringe al cambio di modulo e si perdono gli automatismi, e che non ho molta scelta come è successo a Palermo, l'ultima volta. Lì avevamo giocatori squalificati e quando devono scendere in campo giocatori che non sono al 100%, e non hanno recuperato bene dall'infortunio, allora giocano stringendo i denti e magari rendono meno bene. Sul piano fisico ho visto la mia squadra giocare 120’ senza problemi. Per me stiamo bene sul piano fisico e ciò non ha niente a che vedere con il fatto che giochiamo meno bene in questo momento.

Lei dice che questa squadra manca di continuità questa squadra. Può essere un problema mentale, psicologico? Si è mai più ripresa dal 7-1? Noi non abbiamo più visto giocare la Roma come in quel periodo?

I giocatori sono anche di meno. Quando hai due squalificati contro il Palermo e uno in coppa Italia, più altre assenze eccetera eccetera - può capitare che bengano a mancare gli automatismi di gioco. Io penso che sotto di 2 gol al derby e di uno a Palermo, pareggiare due volte come può essere indizio di un problema mentale? La squadra dà tutto in campo e i tifosi lo sanno bene, e sarà così fino alla fine del campionato. Nessuna squadra vede la sua stagione come "un lungo fiume tranquillo" e allora a volte c’è un po’ di vento e bisogna tenere dritta la barra.

Martedì è arrivata l’ufficialità della cessione di Tin Jedvaj. E' stata una sua scelta o della dirigenza?

E' sempre una scelta collettiva. Tutte le cose che facciamo le facciamo insieme. E' sempre così.

Prima si è concentrato sull’episodio singolo accaduto in coppa contro l'Empoli. Pioli ha detto che tutte le volte voi allenatori vi riuniti insieme, anche con gli arbitri, dite che farete una serie di cose, tipo di non parlare degli arbitri, di smettere di generare polemiche, mentre la verità, in sostanza, è che quando le cose riguardano direttamente qualcuno quello parla, quando riguarda la squadra di un altro stanno tutti zitti. Si sente tirato in ballo?

E' anche un po' umana questa cosa. L'abbiamo fatto in Francia e qui si è fatto il primo anno, ma quest'anno penso di no: quando un arbitro viene a visitarci a inizio stagione, per parlare di nuove regole che sono cambiate. Quando lo vediamo, non il giorno della partita e non in divisa di gara, è una cosa positiva, perché così soprattutto i giocatori vedono che non c’è solo l’arbitro ma anche l'uomo. E' l'occasione per capire che bisogna aiutare gli arbitri sul campo. Anche noi allenatori dobbiamo aiutare, ma a volte a caldo non è semplice essere misurati, a volte pensiamo di avere ragione anche se non è così. Più parliamo con gli arbitri meglio saranno le cose.

Dal punto di vista psicologico possono essere 3 punti che pesano in modo diverso?

Sì, dobbiamo andare a firenze con molta fiducia, andremo là per prendere i 3 punti. La fiorentina è una buona squadra, ma anche noi. Mi piace questa gara, vedere i ragazzi sarà interessante. Ho visto i miei allenarsi veramente con entusiasmo e con grande voglia, e domani spero di vedere tutte queste cose in campo. Andremo lì con fiducia, per fare il migliore gioco che speriamo ci porterà anche al miglior risultato.

(FINE)