Rudi Garcia si aggiudica il Premio ‘Etica nello Sport’ e, nell’aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha trovato un'accoglienza da stadio. "Mi avevano detto che lo stadio lo costruivano a Tor di Valle.." il primo commento del tecnico francese mentre i circa settecento studenti presenti continuavano ad intonare "Vinceremo il tricolor". Questo riconoscimento dell'ateneo romano premia appunto l'etica nello sport e Rudi Garcia lo riceve dopo personaggi del calibro di Alex Ferguson, Franco Sensi, Zdenek Zeman, Damiano Tommasi. "La commissione - questa la motivazione del premio - ha voluto premiare l’uomo che ha vissuto e visto il calcio giocato da ogni prospettiva: giocatore, giornalista, preparatore atletico, tattico, infine allenatore conquistando la sua fama sul campo, grazie ad una grande determinazione , una maniacale cura dei dettagli, un’enorme cultura del lavoro e dell’etica sportiva e un ottimismo che non lo ha mai abbandonato, neanche nei momenti più difficili. Sempre fedele ai suoi principi e ai suoi valori, perché 'la fortuna si provoca, non arriva da sola' ". Nemmeno il primato in campionato, lo si deve conquistare giornata dopo giornata con il lavoro e dimostrando in ogni occasione di essere migliore dell'avversario di turno.
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Garcia accolto da gladiatore all’università di Tor Vergata: “Scudetto alla più forte: la Roma” – VIDEO. Mercato, si cerca un terzino
Garcia ragiona per sillogismi: se lo scudetto lo vincerà la migliore, e la Roma è la più forte, allora la sua squadra vincerà il campionato. Ma è di attualità anche il mercato: terzino in entrata, attaccante in uscita?
Anche Gigi Riva era presente stamattina durante la manifestazione, in qualità di membro della commisione, e prima della premiazione ha regalato un breve intervento alla platea: “Il ruolo svolto da Garcia è un ruolo importante, soprattutto per i presidenti delle squadre di calcio. I tecnici dovrebbero essere gli ultimi ad essere puniti. Lui è un uomo decisivo per il messaggio che vogliamo mandare. Anche suonare il violino fa parte del colore, meglio di chi si difende attaccando con violenza. Ultimamente ha anche discusso con Totti. Ma questo non avrà ripercussioni: entrambi - ha proseguito Riva - vogliono arrivare al massimo obiettivo.
E’ bravissimo anche sul piano comportamentale: lo spogliatoio è la parte dove si deve lavorare di più. Complimenti ancora per l’attività e che vinca il migliore”. Il migliore dunque, come spesso accade, si aggiudicherà il primato in campionato alla fine della stagione, distante sei mesi; Garcia, che potrebbe tranquillamente vincere anche il premio 'Dialettica' nello sport se esistesse, a queste parole di Riva quando ha auspicato che lo Scudetto lo vincerà la migliore d'Italia, ha risposto indicandosi: una metonimia insomma. Ha indicato se stesso, volendo intendere la Roma, ovvero la squadra più forte, la migliore e dunque la vincitrice dello Scudetto secondo quanto detto da Gigi Riva. Un sillogismo, un ragionamento perfetto che porta ad un'unica conclusione e sottintende la consapevolezza del tecnico giallorosso: la Roma in Italia è la più forte. Per quanto riguarda l'Europa il discorso è diverso; lì la Roma non primeggia, non lotta ancora per vincere la Champions League. E' come se a livello nazionale si collocasse nel cuore pulsante di una metropoli, mentre a livello continentale si trova solo alla periferia. Rudi Garcia ha tenuto a fare questa distinzione Italia-Europa che rende ancora più credibili le sue parole, tanto ottimistiche quanto sincere, sulle potenzialità della sua squadra in Serie A.
TERZINO IN ENTRATA, ATTACCANTE IN USCITA? - La sessione di gennaio si avvicina. Il mercato non dorma mai, ma a poche settimane dall'apertura di questa finestra 'di riparazione' le trattative avanzano, alcune volgono verso un termine oppure altre ancora possono servire da basi per costruire qualcosa per l'estate successiva. Il primo ruolo che la Roma potrebbe rinforzare è quello del terzino sinistro. Ieri Ashley Cole ha suonato la carica verso lo scudetto ma voci di mercato continuano ad allontanarlo da Roma, già da gennaio, destinazione USA. Torna d'attualità il terzino blaugrana Adriano, vicino alla Roma già nel 2004 ma allora non se ne fece più niente; dieci anni dopo, e con un Adriano di dieci primavere più 'maturo' ma così anche più esperto, lo stesso laterale di difesa potrebbe approdare nella capitale e ricoprire quella porzione di campo che scricchiola un po'. Altro nome per lo stesso ruolo è quello di Lazaar del Palermo e poi c'è sempre Matteo Darmian, gioiello, anche nazionale, del club granata di Cairo che vende (se li vende) cari i suoi pezzi pregiati.
Proprio il patron del Torino, in un'intervista a Tuttosport, ha dichiarato di avere bisogno "di inserire giovani nuovi" ed il reparto che ne ha più bisogno (dopo le partenze di Cerci e Immobile) è l'attacco. Il sogno per il club torinese si chiama Adem Ljajic, ma è probabile che si seguano altre, e più accessibili, piste che portano ai vari Pazzini, Paloschi o Muriel. Sembrano invece suonare sirene inglesi per Mattia Destro; la squadra interessata al centravanti giallorosso di Ascoli Piceno sarebbe l'Arsenal. Certo è che Destro non lascerà Roma se non con un'adeguata offerta economica e sicuramente non a gennaio prossimo.
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