news as roma

Gandini: “Società Roma già a livello Juve. Futuro Spalletti? Ne parleremo ad inizio 2017”

L'amministratore delegato giallorosso interviene dal Globe Soccer di Dubai: "La Roma è una sorta di Barcellona per la Catalogna. Pallotta vuole trasformare il club in uno dei più importanti nel mondo"

Redazione

A Dubai prende il via il Globe Soccer, la grande festa del calcio internazionale. Il primo a prendere la parola nell'evento che si terrà oggi e domani è stato l'amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini. Queste le sue parole in conferenza: "Dopo 3 mesi è difficile fare un bilancio dell'esperienza alla Roma e compararla al Milan dove sono stato oltre vent'anni. La Roma è, per maggioranza, del consorzio americano e ha una struttura completamente diversa dal Milan. Il Milan è uno dei club più importanti del mondo, la Roma è diversa. È una sorta di Barcellona per la Catalogna, i tifosi hanno grande passione e Pallotta vuole trasformare il club in uno dei più importanti nel mondo del calcio. Il Milan? Posso solo esser grato al club ma il mio presente e futuro si chiamano Roma, una splendida sfida. Ai tifosi, agli appassionati, dobbiamo offrire e garantire un prodotto di qualità sempre più alta. Dobbiamo migliorare il gioco e la tecnologia applicata al calcio è decisamente importante per guardare al futuro. La tecnologia? I big data sono importanti per l'analisi del calcio così come i sistemi di scouting. Poi i social, che permettono ai tifosi di essere vicini a noi e viceversa".

Successivamente Gandini si è soffermato ai microfoni di TMW Radio: "Il calcio sta crescendo a livello internazionale, a livello esponenziale in alcune leghe. In Italia stiamo facendo del nostro meglio per crescere ancora, tutti insieme. Lo stadio della Roma? Importantissimo per noi e per il sistema Italia. Per noi è una fonte di ricavo e un ambiente caldo e accogliente ai tifosi. Per il sistema italiano invece significa crescere. Lo stadio per arrivare al livello della Juventus? Noi siamo già a loro livello. Ci sono sette punti di differenza in campionato, ma come forza societaria siamo alla pari.Spalletti e le parole sul suo futuro? Sono le cose che ha sempre detto fin dall'inizio. Ha sempre detto che la penna per firmare è in mano ai giocatori. Spalletti è competitivo e competente: per lui è importante essere concentrato sugli obiettivi, avere grande pressione su se stesso e sui giocatori. Nei primi mesi del 2017 ci siederemo ad un tavolo per fare il punto della situazione. La mia avventura alla Roma? Arrivo da 23 anni al Milan e porto quello che sono diventato in giallorosso. Per questo sono stato scelto e per me è un'opportunità straordinaria. Mi trovo bene: la squadra è forte e la società strutturata".

L'amministratore delegato della Roma si è poi soffermato ai microfoni di gazzetta.it: “È stato un anno importante, in cui la squadra ha realizzato ottimi risultati. Siamo secondi in classifica, abbiamo 4 punti di distacco anche se la Juventus ha una partita in meno rispetto a noi. Siamo assolutamente in linea con le nostre aspettative. Forse ci sono un paio di punti di troppo di distanza, frutto di un pareggio che magari non ci sarebbe voluto, però la squadra ha fatto molto bene fino ad adesso. Siamo fiduciosi che proseguiremo lungo questa strada. Le aspettative? Essere gli sfidanti principali della Juventus, essere in competizione fino alla fine, avendo magari la possibilità di giocarci la posizione di leader della classifica nella partita di ritorno a Roma agli inizi di maggio. Il futuro di Spalletti? Sicuramente siamo contenti del lavoro che sta facendo, abbiamo un percorso molto chiaro davanti. Lui ha sempre detto che i risultati avrebbero determinato il suo futuro, noi siamo pronti a sederci con lui nei prossimi mesi per decidere se e come continuare. Ovviamente da parte nostra c’è il desiderio di continuare con lui. Nessuno rimpiazzerà Salah a gennaio? Crediamo di sì per il momento, ma il mercato è dinamico, quindi possono succedere tantissime cose. Le opportunità si possono susseguire senza essere pianificate, poi ovviamente vanno affrontate. Per il momento crediamo di avere la squadra completa”.

A Sky l'amministratore delegato ha dichiarato: "Totti è pienamente ancora un giocatore, è nel pieno dei suoi 40 anni sta attraversando una stagione un po' complicata, ha avuto qualche infortunio, è stato fuori qualche tempo ma è stato già protagonista: mi ricordo che la prima partita vista all'Olimpico da amministratore delegato della Roma è stata la rimonta sulla Sampdoria con suo rigore finale è ancora un giocatore in grado di fare la differenza. I quarant'anni portano la maturità psicofisica e quella di un grande capitano come Francesco. Sono sicuro che avrà tempo e modo per prendere la decisione migliore per la sua carriera. Francesco può giocare fino a quando vuole, anche Spalletti è in linea con questo. Chiaramente deve essere consapevole di essere decisivo e importante. Non credo che Francesco accetterà di essere un giocatore se non può incidere".