(Ansa) - «La presenza di Totti è molto importante, dentro e fuori dal campo. È importante per quello che ha vinto, per quello che rappresenta e per il suo carisma. Un giocatore della sua qualità è sempre meglio averlo nella propria squadra, averlo in allenamento, vedere come si allena».
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Gago elogia Totti: “E' un simbolo e un esempio da seguire”
(Ansa) – «La presenza di Totti è molto importante, dentro e fuori dal campo. È importante per quello che ha vinto, per quello che rappresenta e per il suo carisma. Un giocatore della sua qualità è sempre meglio averlo nella propria...
Ad elogiare pubblicamente le qualità del capitano della Roma, Francesco Totti, è uno degli ultimi arrivati in giallorosso, ovvero Fernando Gago.
Il centrocampista argentino, nel giorno della presentazione alla stampa a Trigoria, non ha avuto problemi a sottolineare la leadership del capitano romanista: «È un esempio da seguire per tutti, in particolare per i giovani e per chi come me è arrivato da un altro paese in una nuova squadra. È un esempio e il fatto che gioca qui in questo club da tantissimi anni ne è la prova». Gago si è poi soffermato anche sull'umore della squadra e di come il gruppo sta vivendo le frizioni a distanza tra Totti, il direttore sportivo Walter Sabatini, e il futuro direttore generale, Franco Baldini: «In realtà sono stato soltanto un giorno nello spogliatoio, ma le sensazioni sono state buone, positive, non credo che ci saranno problemi - ha spiegato l'ex Real Madrid -. Quello che è importante è che qui abbiamo tutti un obiettivo comune: lottare per il campionato, cercare di vincere tutte le partite, seguire le idee del mister».
«È chiaro, è partito un nuovo progetto, con molti giovani, che rende ancora più importante la presenza di giocatori esperti - ha quindi aggiunto -, a maggior ragione di un simbolo come Francesco Totti. Il semplice fatto che si sia parlato tanto di lui in questi giorni fa capire quanto in realtà possa aiutare i giovani. Anzi, i giovani devono prenderlo ad esempio, soprattutto quelli appena arrivati».
E tra le facce nuove di Trigoria c'è proprio quella di Gago, pronto a rilanciarsi dopo aver trascorso un periodo difficile in Spagna: «Ma considero comunque positiva la mia parentesi al Real Madrid. Ho giocato molte partite, ho vinto molti titoli. Poi mi sono infortunato e tutto si è complicato, la fiducia dell'allenatore è venuta a mancare. Ora c'è un nuovo progetto e bisogna voltare pagina».
Con la maglia giallorossa: «A Roma sono venuto per cercare di guadagnarmi il posto, per dimostrare di poter giocare. Le mie condizioni fisiche? Sto bene e sono già pronto e a disposizione del tecnico». «Con De Rossi posso tranquillamente coesistere - ha tenuto a sottolineare Gago -: non ci saranno problemi, sono in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo».
«Ho scelto la Roma per quello che rappresenta questo club, questa città e questa squadra - ha quindi ammesso l'argentino -. Il progetto mi ha subito entusiasmato. E non credo sia stato un errore o un rischio lasciare Madrid. Certo è un peccato che la Roma sia già stata eliminata dall'Europa, ma restano ancora traguardi importanti da raggiungere».
Su cui però è meglio non sbilanciarsi: «Parlare di obiettivi oggi può essere prematuro. Ma è chiaro che a livello di giocatori, di progetto e di club, la Roma deve ambire all'obiettivo massimo, ai traguardi più alti. Deve lottare per i titoli più importanti. Ma è bene procedere anche gradualmente, con tranquillità. Sono sicuro comunque che tutti i giocatori del club vogliono regalare successi alla Roma. Luis Enrique? Nonostante abbia avuto poco modo di parlarci, sicuramente è interessante per le sue idee calcistiche. È una persona molto saggia, sa quello che vuole»
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