C'era tutta la Lazio che i tifosi laziali amano e ameranno per sempre oggi a piazza dei Giuochi Delfici. Quelli dello scudetto, ma anche quelli come Giordano, Agostinelli, Orsi e Di Chiara che sono arrivati dopo, oppure quelli che come Luca Marchegiani e Simone Inzaghi che il “Mestro” lo hanno conosciuto solo leggendo qualche libro, ma che immergendosi nel mondo-Lazio hanno conosciuto e amato Massimo e Maurizio Maestrelli.
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Funerali Maurizio Maestrelli: in chiesa c'era anche Rosella Sensi
C’era tutta la Lazio che i tifosi laziali amano e ameranno per sempre oggi a piazza dei Giuochi Delfici. Quelli dello scudetto, ma anche quelli come Giordano, Agostinelli, Orsi e Di Chiara che sono arrivati dopo, oppure quelli che come Luca...
C’era Regalia, calato dal nord con sua moglie per abbracciare Maurizio ma anche Beppe Materazzi e la sua famiglia. Come pure Angelo Gregucci e Cristiano Bergodi, due che la Lazio ce l’hanno dentro e che oltre ad esser stati allievi di Materazzi erano anche vicini alla famiglia Maestrelli. C’era Dino Zoff, che da giocatore era stato avversario di Tommaso Maestrelli, ma che da quando è sbarcato nell’estate del 1990 a Roma, si è immerso in quel mondo-Lazio che sente suo come e forse più di quello juventino che gli ha regalato tutti i successi possibili e immaginabili da giocatore prima e da allenatore poi. C’era il presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi, calato a Roma da Milano non per dovere istituzionale, ma l’amicizia che lo lega da sempre alla famiglia Maestrelli. C’erano tanti tifosi, ex capi della Curva ai tempi dello scudetto, ma anche tanti che l’epoca del “Maestro” non l’hanno vissuta, ma per i quali il nome Maestrelli è la storia della Lazio.
L’ha rispettata, ad esempio, Rosella Sensi, entrata in punta dei piedi in chiesa, mischiata tra la gente normale, tra le centinaia di amici di Maurizio e i tifosi. Come ha fatto anche Giorgio Sandri, con la sua presenza silenziosa ma ricca di significato.
FONTE sslaziofans.it
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