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Foschi-Palumbo (PD): “Proprietà straniera della Roma romperebbe gli schemi positivamente”

«Dalle indiscrezioni diffuse oggi dalla stampa, risulta evidente quali siano le proposte più vantaggiose per il futuro della As Roma. È chiaro come l’apporto di capitale straniero porterebbe una vera e propria rottura di quei sistemi...

Redazione

«Dalle indiscrezioni diffuse oggi dalla stampa, risulta evidente quali siano le proposte più vantaggiose per il futuro della As Roma. È chiaro come l'apporto di capitale straniero porterebbe una vera e propria rottura di quei sistemi consolidati del calcio che vedono, da sempre, tre squadre del Nord fare il bello e cattivo tempo nella compravendita dei giocatori

. Ora, non vorremmo che la volontà di mantenere inalterata questa situazione contribuisca a far propendere a favore di chi garantisca questo falso equilibrio, anche alla luce della smentita odierna da parte dell' arabo Aabar, non interessato a investire sulla As Roma. Non vorremo, però, che sulla vicenda della proprietà dei giallorossi, dove comunque appaio evidenti le differenze tra le proposte arrivate, in qualche modo sia condizionata da interessi contingenti quelli politico-istituzionali più che quelli della valorizzazione della squadra. Infatti, mentre imprenditori esteri sono personaggi liberi o comunque meno condizionabili è innegabile che uno soggetti, in particolare, è fortemente condizionabile soprattutto dalla regione Lazio». Così, in una nota congiunta, Enzo Foschi e Marco Palumbo, consiglieri della Pd, rispettivamente della regione Lazio e della provincia di Roma, tifosi della squadra capitolina. «Un nuovo assetto estero nella proprietà della As Roma, invece, farebbe davvero bene al calcio italiano che finalmente sarebbe libero da schemi e modelli che hanno visto indubbiamente le squadre utilizzate strumentalmente da una certa politica. Speriamo, infine, che nella scelta, quale essa sia, si tenga conto della tradizione e della storia recente del club, rappresentata, in particolare da Franco Sensi, uomo limpido che ha caratterizzato la sua presidenza con battaglie per la libertà contro il 'palazzò»