Paulo Fonseca sarà il nuovo tecnico della Roma, un'ufficialità arrivata in mattinata con le parole di rito sia dello stesso tecnico sia del presidente Pallotta. Il portoghese ha voluto però salutare a modo suo il popolo dello Shakhtar Donetsk, con cui ha condiviso gioie e vittorie per due anni e mezzo. Queste la sua lettera a cuore aperto sul sito del club ucraino:
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Fonseca saluta lo Shakhtar: “Siamo stati fantastici. Non vi dimenticherò mai”
Il tecnico portoghese ha parlato a cuore aperto: "Non sarà un addio, ma un arrivederci. Ho passato tre anni bellissimi"
Ricordo il giorno che sono andato a Kiev per firmare il contratto con lo Shakhtar. Tante motivazioni in testa, il desiderio di vincere e l'eccitazione dello sconosciuto - un nuovo paese, nuove persone, tutto quello che mi circondava era lontano e sconosciuto. Sono passati tre anni. Oggi mi sono dimesso, lasciando la mia famiglia allo Shakhtar e lasciando la mia seconda casa, l'Ucraina.
Quell'Ucraina che mi ha dato moltissimo: qui ho raggiunto vittorie importanti e vinto trofei, la mia esperienza è stata unica. Ma la cosa più importante sono state le persone. Quelle stesse persone che sono state al mio fianco ogni giorno, quelle persone che hanno creduto in me e che mi hanno supportato.
Sono grato al presidente Rinat Akhmetov per la sua saggezza e per avermi assistito in tutto. Sono grato a tutti i giocatori - abbiamo appreso moltissimo gli uni dagli altri, senza dubbio, il merito per i miei successi va soprattutto a ciascuno di voi. Sono immensamente grato poi ai fan - ragazzi miei, siete una forza! Sono grato a tutti quelli che hanno lavorato dietro le quinte per lo Shakhtar: dirigenti, dottori, cuochi, massaggiatori, magazzinieri. Dico grazie a ognuno di noi. Siamo stati una grandissima squadra e non vi dimenticherò mai.
Sono orgoglioso del periodo che ho trascorso allo Shakhtar. L'unico rimpianto che ho è quello di non aver mai potuto vedere la Donbass Arena e non aver potuto sentire l'incredibile atmosfera delle curve di casa, di cui mi hanno parlato moltissimo. Il cuore dello Shakhtar è a Donetsk, e mi dispiace non aver mai allenato e giocato lì con la squadra.
Spero che lo Shakhtar possa tornare a casa. Spero che possa continuare a vincere e a diventare più forte. Non sono più l'allenatore, ma mi sono e sarò ancora un grandissimo fan. A ogni partita, farò il tifo per la famiglia nero-arancio e aspetterò altre vittorie
Accetto ora questa nuova sfida. Ma l'Ucraina rimarrà per sempre nel mio cuore. Mio figlio è nato qui, qui ho passato anni felici. Non dico 'addio', ma 'ci vediamo presto'.
Affettuosamente vostro
Paulo Fonseca
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