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Fonseca: “Problema emotivo, non siamo tranquilli. Errori individuali? Sono io il responsabile”

LaPresse

Le parole del tecnico portoghese: "Devo pensare a come cambiare senza perdere equilibrio. Ora ci serve coraggio e voglia"

Redazione

Per la Roma è notte fonda. Altra sconfitta a cui è difficile dare una spiegazione logica. Ci prova l'allenatore Paulo Fonseca, che ha detto la sua al termine del match col Bologna.

FONSECA A SKY

Partita a tratti dominata dal Bologna, la Roma ha perso molti duelli fisici. Perché state diventando irriconoscibili?

La squadra ha accusato molto la sconfitta con il Sassuolo, oggi abbiamo giocato una partita senza tranquillità e sicurezza difensiva. I giocatori non erano tranquilli, abbiamo accusato molto i gol. Abbiamo reagito nel secondo tempo, ma dopo l'espulsione è stato difficile. E' un problema emotivo in questo momento, e sbagliamo molto difensivamente.

Nel 2020 avete perso tante partite incassando tanti gol: è arrivato il momento di cambiare davvero qualcosa, magari nel sistema di gioco e negli interpreti.

Vediamo, so di non essere in un momento facile. Io sono sempre il responsabile per la squadra, io devo pensare bene che possiamo cambiare e migliorare con equilibrio. Questa squadra ha fatto molte cose buone in questa stagione, è una questione emotiva, devo lavorare sui giocatori. Devo fargli credere che possiamo fare molto meglio. Possiamo perdere o vincere, ma l'importante è che non abbiamo paura e abbiamo il coraggio di giocare. Ora soprattutto di mancanza di tranquillità, devo pensare a cosa possiamo fare per cambiare con equilibrio.

Oggi tanta differenza tra il pressing cattivo del Bologna e il vostro timido: è una questione di paura.

Sì, la squadra non è tranquilla e lascia spazio al Bologna poi è tutto un problema. Non pressiamo come dobbiamo, non accorciamo come dovremmo. I gol che abbiamo preso sono gli stessi che abbiamo preso a Sassuolo, possiamo fare individualmente fare molto meglio.

Tanti errori individuali.

Non mi piace parlare di errori individuali, io sono sempre il responsabile di tutto quello che succede. Se guardiamo i gol sono sempre in situazione di uno contro uno, l'avversario che entra e tira. E' una questione difensiva, dobbiamo lavorare per cambiare questo. Non è facendo drammi o con la negatività che possiamo cambiare le cose, ma con il coraggio e la voglia.

Anche fisicamente non date le stesse risposte. Mettere i giocatori più esperti era un messaggio anche a livello emotivo, ma non è andata meglio.

Non sono d'accordo sul fatto del fisico. Quando una squadra non sta bene fisicamente non reagisce come abbiamo fatto nel secondo tempo con il Sassuolo e anche oggi in inferiorità abbiamo chiuso in avanti. Non mi sembra una questione fisica.

FONSECA IN CONFERENZA STAMPA

Sui fischi a fine partita

"Questi tifosi sono fantastici. Nell'ultima partita con il Sassuolo ci hanno sempre supportato. Oggi è normale dopo una sconfitta in casa e con il Sassuolo. Lo capisco questo momento e non sono soddisfatto. Loro sono sempre con la squadra".

Quanto è preoccupato per questi risultati?

"Tatticamente non sono preoccupati. Mi preoccupa la fiducia che ha la squadra. Abbiamo accusato molto la sconfitta con il Sassuolo. Sono entrati poco tranquilli oggi. Anche il modo in cui abbiamo preso tre gol fa capire che non siamo tranquilli. Questa squadra ha fatto grandi partite quest'anno, se non lo facciamo ora è perché non siamo tranquilli a livello mentale. Dobbiamo reagire e dobbiamo entrare in campo senza paura. Devo confessare che ho parlato con i giocatori prima della gara e gli ho detto che non voglio vedere la paura, ma l'ho vista. E' difficile ora. Devo lavorare sulla testa dei giocatori".

Con la Spal, il Torino e la Juventus la Roma ha sempre reagito. Oggi è mancato coraggio, pensa che le avversarie abbiano capito il vostro gioco?

"E' ovvio che conoscano la squadra come noi studiamo gli avversari".

Perché ha cambiato Veretout e non Cristante?

"Sul risultato di 3-2 pensavo che con l'ingresso di Kalinic avessi bisogno di un giocatore più difensivo come Cristante. Poi è stato espulso, ma mi serviva equilibrio con Mkhitaryan alto e Cristante più basso. Ora è facile fare una valutazione negativa dei giocatori. Sono il responsabile di tutto quello che fa la squadra. Tutti abbiamo visto questo oggi. Non è stata una grande performance di alcuni giocatori".

Si aspettava un ritorno così di Bruno Peres?

"Sì, Bruno Peres è molto forte offensivamente. Il suo problema è difensivo. Ci stiamo lavorando per farlo diventare più equilibrato".

Cosa vi siete detti con Mihajlovic?

"Ho parlato brevemente con lui, soprattutto per sapere la sua condizione e non sulla partita".

FONSECA A ROMA TV

Cosa è successo alla Roma?

E’ successo che la squadra ha accusato molto la sconfitta contro il Sassuolo e non è stata tranquilla oggi con il Bologna. Questione di fiducia e mentale. Dopo si sbaglia troppo. In questo momento è difficile capire perché. Perché abbiamo avuto qusta reazione e comportamento. Questo comportamento non è forte e dopo risultano gli errori

Affrontare l’Atalanta può essere un bene o un male. La Roma può ritrovarsi?

In questo momento abbiamo una partita molto difficile. Sono tutte difficili. Sono più preoccupato di recuperare mentalmente la squadra dopo la partita. E’ un problema mentale che scaturisce l’errore individuale

Perché questo aspetto di debolezza? La Roma in questo campionato ha dato prova di reagire e adesso questo disagio dura da troppo.

Prima della partita ho parlato con i giocatori. Volevo vedere la forte mentalità, giocare senza paura. Non lo abbiamo visto. Questo è il problema adesso. Questa squadra ha fatto molte buone partite in questa stagione e per me è difficile spiegare. Squadra con difficoltà mentale, adesso devo lavorare sulla testa dei giocatori perché dobbiamo riuscire a credere che questa squadra può fare molto meglio rispetto a oggi.

La forza di questa squadra era la difesa, ma adesso sembra in difficoltà. Il centrocampo e l’attacco aiutano questa difesa?

Vediamo come oggi la squadra ha preso il primo gol. Nel secondo abbiamo avuto una situazione di uno contro uno, lasciamo il giocatore dentro tirare e nel terzo gol, stessa situazione. Lasciamo rientrare il giocatore e farlo tirare. Come contro il Sassuolo. No è una questione di organizzazione ma individuale su cui abbiamo lavorato questa settimana ma che in partita abbiamo sbagliato.

Tanti cambiamenti dietro, sui terzini. Davanti un po’ meno. Dzeko è solo davanti, ma cosa non va con Kalinic?

E’ una questione di sistema. Non abbiamo mai giocato con due attaccanti e cambiare la forma della squadra non va bene. Sono comportamenti totalmente diversi e la squadra non è abituata