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Fonseca in zona arancione: il rinnovo non si vede e la precarietà pesa sulla sua Roma

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La sola clausola di prolungamento in caso di qualificazione in Champions non basta per guidare saldamente una squadra che ha un disperato bisogno di darsi delle risposte

Iacopo Erba

Per ora non è previsto alcun ribaltone. Paulo Fonseca, almeno nell'immediato, resterà sulla panchina della Roma. Da Trigoria non ci sono segnali che lascino pensare a una posizione del tecnico traballante, neppure ai margini della debacle nel derby con la Lazio.

E' chiaro però che per il portoghese la situazione si è fatta improvvisamente più complicata da gestire, soprattutto per il contraccolpo psicologico che la squadra ha subito dopo una sconfitta tanto pesante. Una "zona arancione" che contribuisce anche all'immobilismo da parte dei vertici giallorossi sul discorso rinnovo: regge la clausola Champions, ma non sono state avanzate ulteriori proposte.

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Spalletti e la stagione 2016/17: record di punti e addio al veleno

Non è una novità in casa Roma il tecnico in scadenza di contratto. Nella stagione 2016/17 Luciano Spalletti condusse la squadra al record assoluto di punti in Serie A, per poi decidere di cedere alla corte dell'Inter. In quel caso fu il tecnico a voltare le spalle al club giallorosso, respingendo al mittente l'offerta di prolungamento presentata in corso d'opera per diventare il perno della nuova era nerazzurra.

Durante quell'annata l'allenatore toscano si era mostrato più volte criptico sul tema rinnovo, senza però trascurare un lavoro sul campo che condusse i giallorossi al secondo posto in campionato con ben 87 punti, a sole 4 lunghezze dall'inarrivabile Juventus. Un rendimento positivo e credibile (anche se deficitario in relazione agli scontri a eliminazione diretta) culminato in un saluto tutt'altro che disteso con la piazza romana, soprattutto anche per la gestione poco serena del rapporto con Francesco Totti.

Fonseca in bilico non aiuta una squadra fragile

Fonseca si trova nella situazione opposta. Con le dovute garanzie tecniche firmerebbe il rinnovo, ma la società non ha fatto alcun passo in avanti nei suoi confronti. Spalletti aveva dirottato la questione direttamente sulla squadra, sostenendo più volte che "la penna per il rinnovo ce l'hanno i giocatori". Un depistaggio allora, un messaggio che torna sorprendentemente di moda in relazione al contesto attuale.

Il mal di big e i black-out a gara in corso raccontano di un gruppo che, al momento, non è sereno e del tutto conscio del proprio potenziale. Un aspetto su cui potrebbe aver influito anche la delicata questione del contratto di Fonseca, la cui rosa è decisamente inferiore per qualità alla super squadra che seguiva e credeva in Spalletti, senza chiedersi cosa sarebbe stato del proprio percorso tecnico.

Servirà uno scatto in avanti sul campo e in panchina per anticipare il discorso rinnovo e regalare serenità a una Roma che ad oggi continua invece a farsi troppe domande, su se stessa e su chi la guida. La clausola Champions, visto momento e avversarie, non è più sufficiente a tranquillizzare tutti.

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