Nella giornata di ieri l'amministratore delegato dello Shakhtar Sergei Palkin e Paulo Fonseca si sono incontrati all'Opera Hotel di Kiev, dove è stata consegnata al nuovo tecnico della Roma una maglia personalizzata del club con il numero 139, che rappresenta le partite alla guida della squadra ucraina.
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Fonseca a Kiev per l’ultimo saluto allo Shakhtar: “Siete nel mio cuore. E questo non è un addio”
Il tecnico è volato in Ucraina per ricevere una maglia celebrativa dal club. L'amministratore delegato: "La Roma un club importante e per Paulo è una nuova sfida. Saremo tifosi giallorossi anche noi"
Ecco le parole di Fonseca al sito ufficiale dello Shakhtar.
"È molto difficile lasciare lo Shakhtar, essere qui e sapere che questo è l'ultimo giorno, e devo dire addio a tutti... Ho avuto tre anni meravigliosi e felici. I giocatori, lo staff e i tifosi sono nel mio cuore. La gente in Ucraina mi ha aiutato molto, ho costantemente sentito il loro sostegno e rispetto e per questo voglio ringraziarli. Lo Shakhtar è un grande club al quale auguro tutto il meglio. Voglio davvero che il club continui a vincere e crescere. Le persone devono credere e supportare la squadra in ogni partita. E anche io rimarrò un grande tifoso dello Shakhtar. Dico addio, ma chissà, forse questo addio non è per sempre. Forse un giorno avremo l'opportunità di lavorare di nuovo insieme? Non lo so. Tutto può succedere nel calcio e non sai mai il tuo futuro. Ora me ne vado, ma lo sto facendo con lo Shakhtar nel mio cuore. Il mio miglior giorno con la squadra? Ce ne sono stati molti. Il più memorabile per me è stato il primo campionato dopo che lo Shakhtar aveva lasciato Donetsk. Quello è stato speciale. E non per me: ho sentito che, dopo aver lasciato Donetsk, era incredibilmente importante per tutti quelli che lavoravano nel club. Non possiamo dimenticare che le persone hanno lasciato la loro casa. E ho sentito quanto fosse fondamentale questo titolo. Tornerò in Ucraina, ho un grosso legame con questo Paese perché mio figlio è nato qui. Ho una casa qui, e tornerò sicuramente. L'Ucraina sarà sempre nella mia vita, ne sono sicuro".
Sono arrivate anche le parole dell'a.d. Palkin.
"La vita nel mondo del calcio è imprevedibile. In generale, non c'è nulla di eterno, nel calcio tutto può cambiare in una sola settimana. Abbiamo avuto un incontro finale con il presidente, in cui abbiamo riassunto la passata stagione e fatto piani per la prossima. Solo due giorni dopo è arrivata la Roma e tutto si è capovolto. Fonseca ha fatto un ottimo lavoro qui, abbiamo vinto tanti titoli e ci stiamo separando in termini molto amichevoli. Naturalmente, quando hai passato tre stagioni con un allenatore, è difficile non vivere tali cambiamenti in termini emotivi. E allo stesso tempo, capisco Paulo: non capita tutti i giorni di avere simili sfide. Abbiamo detto con lui proprio ora che prima o poi sarebbe successo. Paulo ha ricevuto un'offerta dalla Roma: questa è una nuova sfida, nuove ambizioni e vuole provare. Lo comprendiamo e ne facciamo parte come amici. Gli ho augurato buona fortuna e ho detto che ora saremo tifosi della Roma. Per noi è importante che Fonseca con lo staff tecnico abbia successo, che i nostri allenatori siano molto apprezzati in Europa e si trasferiscano in club importanti. Voglio augurare a Paulo solo fortuna e vittorie!".
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