Il rosso per un pugno all'avversario, la nazionale che lo tiene fuori per il codice etico, le ombre che tornano ad addensarsi sul presente e sul futuro. Se in casa Roma piove sul bagnato, per Daniele De Rossi il derby perso da espulso rischia di diventare uno spartiacque. Il nubifragio che si e’ abbattuto sull’Olimpico in occasione della stracittadina contro la Lazio non solo ha provocato il black out dell’impianto d’illuminazione dello stadio, ma ha mandato in cortocircuito anche i nervi di ‘Capitan futuro’, espulso sul finire del primo tempo per un pugno al volto rifilato a Mauri, durante un contrasto nell'area biancoceleste.
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Follia De Rossi, rosso e niente nazionale. Zeman punge, Baldini fa scudo
Il rosso per un pugno all’avversario, la nazionale che lo tiene fuori per il codice etico, le ombre che tornano ad addensarsi sul presente e sul futuro.
Un episodio che, a conti fatti, ha pesato sull'incontro e potrebbe adesso incidere in maniera significativa anche futuro del giocatore nella Capitale. De Rossi, schierato da Zeman nel ruolo di regista al posto del greco Tachtsidis, proprio come chiedeva dall’inizio della stagione, ha infatti dilapidato in un solo colpo (di mano) la fiducia risposta in lui del tecnico boemo, riaccendendo i riflettori su quegli scenari di mercato che lo vorrebbero a gennaio sul mercato. Anche se il direttore generale giallorosso Franco Baldini ha chiarito - prima e dopo la partita - che la Roma ''non ha necessita' economica ne' voglia di cedere il giocatore''.
Resta da capire che settimane vivra' d'ora in poi De Rossi, e se non sara' lui a convincersi che forse e' l'ora di fare delle scelte. “Se arrivano delle offerte per De Rossi e’ normale che nella mia posizione debba ascoltarle per poterle valutare – le sue parole a Sky Sport – Ma ho la possibilita’ di dire ‘No, grazie’, cosi’ come abbiamo fatto per tutta l’estate scorsa”. Dopo la gara, poi, il dirigente e’ tornato sull’episodio dell’espulsione: “L'ho visto molto determinato prima della partita, probabilmente questo eccesso di ardore lo ha portato a divincolarsi in quella maniera troppo evidente. Ci ho parlato, lui aveva voglia e ci teneva tantissimo e forse questo lo ha tradito”. Un eccesso di agonismo riconosciuto anche da Zdenek Zeman: “Mi dispiace per il gesto che ha fatto Daniele, la sua reazione e’ stata eccessiva. Per due giorni abbiamo parlato di questi rischi, che non bisognava reagire e non cedere alle provocazioni – sottolinea il tecnico boemo – Ho cercato di aiutarlo, sapeva di giocare il derby da una settimana. Bisogna cercare di tenere i nervi a posto, purtroppo non tutti ci riescono e quando si sente troppo il derby si paga... E se Prandelli segue un codice etico credo sia giusto non convocarlo in Nazionale”.
De Rossi, che ha poi chiesto scusa a Mauri negli spogliatoi, saltera’ l’amichevole che l’Italia giochera’ a Parma contro la Francia, un’esclusione disciplinare che ricalca quella gia’ inflitta dopo la gomitata rifilata dal mediano a un giocatore dello Shaktar Donetsk nel marzo dello scorso anno. “Forse e’ in un momento un po' difficile, ma nessuno e’ mai tranquillo se si parla troppo di lui” ha quindi fatto notare Burdisso. Di certo l’espulsione nel derby, unita alle incomprensioni e punzecchiature reciproche con Zeman, e a un ambiente non piu’ cosi’ protettivo nei suoi confronti, potrebbe indurre Manchester City, Chelsea, Real Madrid e Psg a tornare alla carica per De Rossi gia’ alla riapertura del mercato a gennaio. E a riaprire completamente gli scenari. (ANSA)
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