Alessandro Florenzi non sta trovando molta fortuna in Liga. Il terzino è arrivato a Valencia nel mercato invernale in cerca di minuti per guadagnarsi una convocazione per Euro2020. Nell’ultimo mese però ha già attraversato due periodi di quarantena: il primo da metà febbraio a causa della varicella, il secondo adesso per ilcoronavirus. Il tampone ha dato riscontro negativo – anche se come riporta Marca dal Valencia non sono arrivate né conferme né smentite – ma il suo club è stato quello più colpito dell’intero campionato spagnolo con un terzo della rosa positiva. Per quanto riguarda la varicella, dallo scorso 14 febbraio ha dovuto passare dieci giorni senza allenarsi perché anche quella era potenzialmente contagiosa ed è tornato nel centro sportivo solo il 23 febbraio.
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Florenzi, varicella e coronavirus: due quarantene in un mese. E ora il futuro?
Il 2020 è stato sfortunato per l’ex capitano della Roma, partito a gennaio per trovare più spazio in Spagna. Il suo prestito scade il 30 giugno
A causa di questi periodi di assenza ha saltato le partite contro l’Atletico Madrid – anche se era squalificato per il rosso rimediato contro il Getafe –, l’Atalanta a Milano (per alcuni definita la partita che ha causato tanti casi tra gli spagnoli) e la Real Sociedad. Dal suo ritorno solo 65’ contro l’Alaves e 11’ al Mestalla contro l’Atalanta. Il suo prestito scade il 30 giugno ed è ancora tutto da vedere, così come in Italia, se i campionati riprenderanno e se riusciranno a chiudersi entro questa data. Per Florenzi, tra i più attivi sul fronte donazioni per il coronavirus, è già arrivato il momento delle riflessioni: tornare a Roma e provare a convincere Fonseca (difficile), rinnovare il prestito con il Valencia e giocare con l’obiettivo degli Europei del 2021 oppure trovare un altro club in Italia o all’estero disposto a dargli minuti da titolare.
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