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Florenzi: “Questa Roma ha un’anima e oggi si è vista. Torneremo a gennaio con Garcia”

Le parole del terzino giallorosso al termine del match tra Roma e Genoa

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma sul Genoa per 2 a 0, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il terzino giallorosso, Alessandro Florenzi.

FLORENZI A SKY

Qualche fischio durante l'esultanza con Garcia: l'avete notato?

E' stato un gesto spontaneo che al di là del mio gol chiunque sarebbe andato verso il mister e gli altri giocatori che soffrono e si allenano con noi. Oggi si è visto il gruppo che siamo e abbiamo dato una grandissima risposta.

Che impressione ti ha fatto il gol di Sadiq, un ragazzo così giovane, che viene dalla Primavera?

Sono segni del destino, io ci credo. vedere la felicità di un ragazzo che ha fatto un gol che ci ha chiuso la partita quando eravamo in 10, non ce la facevamo più ed eravamo a corto di benzina. Questa Roma ha un'anima e oggi si è vista in tutto e per tutto.

Da questa vittoria può ripartire la Roma?

Sinceramente l'unica cosa che penso adesso è che mi riposo una settimana. Quando ritorneremo tutti a Trigoria, agli ordini del mister, decideremo cosa fare del nostro destino perchè l'abbiamo nelle nostre mani e nei nostri piedi. Se come abbiamo fatto oggi metteremo il 110%, giocando con quest'anima e questo cuore saremo una squadra da affrontare diversamente.

Una larga parte dei vostri problemi sono quelle bastonate con Bayer e Barcellona?

No, non sono queste. Mettete in testa ai tifosi che se noi prendiamo 6 gol ci hanno ammazzato. Ma se finiva 2-0 comunque non avremmo preso nessun punto. Per favore, ve lo chiedo in ginocchio, dateci una mano in questo senso. Perchè siete intenditori di calcio, la gente vi segue ma cambia idea e pensa quello che dite voi. Ma ci sono i problemi, non dico che non ci sono.

Non è stata una mossa di marketing l'abbraccio a Garcia?

Se avesse segnato Wojciech avrebbe fatto lo stesso. C'era voglia di condividere le cose brutte che ci hanno tirato in questo mese. In questo abbraccio è riunita tutta la Roma, i giocatori, i fisioterapisti, la dirigenza e tutti i tifosi. Perchè lo sappiamo che loro vogliono i trofei e le vittorie. Non è vero che non li vogliamo, cerchiamo di mettere in campo tutto quello che abbiamo per i tre punti. Ma se andiamo con quest'anima e questo cuore, puoi anche non avere la benzina ma le cose le porti a casa.

FLORENZI A PREMIUM

L’abbraccio ci dice che avete voluto confermare il tecnico?

Non serve confermare il tecnico, non è il nostro mestiere anche se quando si gioca bene viene tutto più facile. Era una cosa premeditata da tutti, poi chi segnava segnava avevamo deciso di andare tutti dal mister. Vinciamo in 25, tutti quelli che stanno in panchina più il mister. Volevamo dare un segnale positivo prima di tutto a noi stessi. Ci mancava questa vittoria che volevamo con tutte le forze. Le gambe erano poche ma stasera si è vista un'anima, una squadra che ha lottato 90 minuti su ogni pallone, quando si dà il 110% vengono le vittorie. Sofferte, ma arrivano le vittorie.

Dopo l'abbraccio ci sono stati i fischi però...

Più che attaccarmi a queste cose preferisco vedere quelli che hanno cantato verso il 37', quelli li ho sentiti. Fatto sta che dopo 5 minuti c'è stato il mio gol. Forse è un segno del destino, una casualità. I nostri tifosi sono l'arma in più e speriamo che l'anno nuovo porti più tifosi allo stadio, bisogna anche venirgli incontro ai tifosi. Perché sennò sarà veramente difficile vederli qui. Poi sinceramente con l'anno nuovo voglio vedere tutte le altre curve divise, anche a Napoli, o a Milano, anche a Bergamo e Firenze: e allora sarò insieme a loro a dire che bisogna dividere le curve di Roma e Lazio. Ma se ci sono solo queste due curve divise, è normale che i tifosi si chiedano il perchè. 

Le parole di Zeman?

Il mister può dire e fare quello che vuole, devo solo ringraziarlo per quello che ha fatto per me. Ognuno fa le proprie dichiarazioni, vanno rispettate.

FLORENZI A ROMA TV

La tua esultanza?

Sono felice di aver segnato e che sia servito. Avesse segnato chiunque altro l’esultanza con Garcia era premeditata, volevamo far vedere che non erano 11 a soffrire ma tutti, anche lo staff. È stata una bella esultanza da parte di tutti.

Garcia ha chiesto carattere e personalità.

Siamo riusciti a mettere tutto in campo, anche cuore e anima. Una buona Roma, una vittoria che ci dà respiro.

Buon auspicio che un tifoso segni, un messaggio per i tifosi che non vengono allo stadio?

Sono d’accordo in parte, i tifosi oggi ci hanno fischiato ma poi ci sono venuti dietro prima del mio gol. La Sud non è lì ma non per noi, ma perché sta conducendo una sua battaglia. Spero che l’anno nuovo porti la mia gente e i nostri tifosi allo stadio senza barriere, così avremo il 12° uomo in campo.

Dici sempre quello che pensi: cos’è successo alla squadra dopo la sosta? Perché c‘è ancora un po’ di paura?

Purtroppo ultimamente quando non ci sono risultati e l’ambiente è contro cala la fiducia e tutti gli attributi importanti. Anch’io sono stato in non buona forma, senza fiducia, avevo paura a fare giocate di prima che di solito faccio. Adesso veniva spontaneo fare giocate semplici. Pian piano questa fiducia sta tornando e speriamo che dal 6 gennaio avremo tutti più fiducia e staremo meglio sotto tutti i punti di vista.

Eliminazione in Coppa inattesa, ma la squadra è ancora in corsa in campionato?

Si assolutamente, ci sono tante partite dove non avremo delle settimane impegnative perché senza Champions fino a febbraio. Sfruttiamo gennaio per fare tanti punti.

FLORENZI IN ZONA MISTA

Buon umore, siete riusciti a vincere nonostante le polemiche...

Abbiamo messo tutto in campo, abbiamo messo tutto quello che avevamo oggi di benzina, ne avevamo poca eravamo tutti molto stanchi ma abbiamo messo il cuore e le poche forze che avevamo. Ho rivisto una Roma agguerrita e cattiva e siamo felici per questi tre punti.

La squadra però non ha giocato bene. E' questo il massimo che si può pretendere in questo momento dalla squadra?

Il Genoa ha giocato tutta dietro e poi ripartiva. Abbiamo provato a fare le nostre giocate, non era nemmeno facile visto il contesto cercare di fare quel qualcosa in più per far sì che la giocata venisse bene.

L'abbraccio a Garcia è un messaggio alla società?

E' un messaggio al gruppo, nel senso che dopo tutto quello che è stato scritto e detto in questo ultimo mese quando non arrivavano le vittorie c'era chi faceva il suo lavoro e ci lanciava di tutto. L'abbraccio è con il gruppo compresi quelli che stavano in panchina che in allenamento si addannano l'anima per poi non giocare però poi danno il massimo il 110 per cento. Spero che questo abbraccio possa compattare tutto l'ambiente.

C'erano le critiche ma c'era anche quello che si è visto in campo...

Ognuno fa il suo lavoro, quando non si fa male si viene criticati. Era una risposta alle critiche si doveva rispondere così forse prima così saremmo stati contenti noi, voi ma soprattutto i tifosi della Roma.

Secondo te si ricuce questo strappo con i tifosi?

Non dobbiamo ricucirla noi. Ci fischiano perchè non siamo andati bene in questo mese ma i tifosi non vengono allo stadio per altri motivi.I tifosi non ci sono perchè non li fanno entrare, perchè vogliono entrare in un altro modo. Speriamo che Babbo Natale ci riporti allo stadio i tifosi, ma ripeto vorrei vedere le curve divise anche in altri stadi, a Napoli, Bologna Firenze..

Ma Garcia rimane?

E che ne so? Credo di si...

FLORENZI RAI SPORT

I tifosi ti ringrazieranno perché passeranno un buon Natale

Devono dire grazie alla Roma, al cuore e all’anima che abbiamo messo oggi, in panchina il mister, tutti quanti insomma. Abbiamo fatto vedere che questa Roma c'è anche se siamo finiti con poca benzina nelle gambe, perché dopo tutte le partite che abbiamo fatto abbiamo fatto vedere che con il cuore, l’anima e la testa siamo riusciti a portare a casa una partita veramente importante.

La squadra è con l’allenatore?

Penso si sia visto oggi una squadra unita, oggi l’abbraccio era già premeditato che sarebbe andato al mister, allo staff e a tutti i ragazzi che stanno in panchina. Non abbiamo passato il mese come volevamo e come volevamo regalarlo ai tifosi.

Vi siete sentiti accerchiati in questo momento voi giocatori?

Siamo stati messi in mezzo come è giusto che sia, le colpe sono da dividere tra tutti perché una squadra non la fanno undici giocatori, lo fanno lo staff, la dirigenza, tutti quanti. Quando si va bene si va bene tutti e quando si va male si va male tutti, siamo una squadra e penso si sia visto.

Non una bella Roma però anche oggi.

La fiducia è fondamentale per un giocatore, anche io devo migliorare, ma quando manca si abbassa il livello della squadra. Non saltavamo l’uomo e non rischiavamo nulla, oggi invece abbiamo osato.