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Florenzi: “Giocare nella Roma è un orgoglio, un sogno diventato realtà”

Il centrocampista della Roma Alessandro Florenzi ha rilasciato un’intervista alla rivista “La Freccia”, magazine mensile a distribuzione gratuita del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Queste le dichiarazioni del numero 24 giallorosso:

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Il centrocampista della Roma Alessandro Florenzi ha rilasciato un’intervista alla rivista “La Freccia”, magazine mensile a distribuzione gratuita del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Queste le dichiarazioni del numero 24 giallorosso:

Florenzi e il pallone, amore a prima vista fin da piccolissimo. Sei cresciuto nel settore giovanile della Roma, che significa per te?

“E’ senza dubbio un grande motivo di orgoglio, un sogno diventato realtà. La Roma mi ha permesso di migliorare, di diventare un professionista con e per la maglia che ho sempre tifato, il tutto con la possibilità di avere la famiglia al mio fianco. Davvero non potevo sperare di meglio. Ora devo solo continuare a correre e a sudare per meritarmi di rimanere, di continuare a fantasticare a occhi aperti”.

 

Hai ricoperto molti ruoli nella tua carriera, quale preferisci?

“Quello che mi chiede di svolgere Rudi Garcia mi piace. Ma devo ammettere che mi diverto in tutte le zone del centrocampo”.

Da giocatore a tifoso: allo stadio o in tv, ti emozioni anche guardando altre squadre, altri campionati?

“No, mi emoziono solamente per la Roma. Le altre squadre le seguo per lo più in tv, con occhio critico, non da tifoso. Fa parte del mio lavoro, mi aiuta ad apprendere, a studiare gli avversari, a capire alcuni movimenti dai colleghi più esperti di me”.

Mondiali 2014, prima partita con l’Inghilterra: un bene o un male? Quante chance abbiamo di vincere il quinto titolo in Brasile?

“Non so se l’esordio con l’Inghilterra sia un bene o un male. Il Mondiale è una competizione a sé. Devi fare bene sin da subito, sia se giochi contro una Nazionale quotata sia con una meno esperta, non hai tempo di compiere passi falsi, potresti compromettere il torneo. L’Italia, come sempre, può dire la sua, anche in Brasile. C’è un ottimo gruppo formato dal giusto mix di giocatori esperti, icone del nostro calcio e giovani talenti. Spero ovviamente di farne parte”.

Hai mai giocato al Fantacalcio? Un nome che non poteva mancare nella tua formazione?

“Ho giocato spesso al Fantacalcio con i miei amici ma non quest’anno. L’uomo perno della mia squadre è sempre stato Pirlo, l’ho comprato per ogni torneo. Mi piace molto il suo stile, lo trovo uno dei centrocampisti più completi di sempre”.

Compreresti Florenzi? Il tuo pregio e il peggior difetto in campo?

“Il miglior pregio credo sia la generosità, che poi a volte sfocia nell’essere anche il mio difetto: se corri appresso a tutte le palle capita che arrivi poco lucido in alcune situazioni di gioco. Ma ci sto lavorando…”

Una passione oltre il calcio?

“Mi piace molto giocare a biliardo, aiuta a riflettere e a trovare la concentrazione. Poi amo trascorrere le serate libere in casa con gli amici, spesso ci divertiamo con il karaoke”.

C’è un luogo di Roma a cui sei particolarmente legato?

“Piazza Venezia, il cuore della città, tra il Campidoglio e i Fori Imperiali. Inoltre, mi ricorda trascorsi felici con la mia attuale fidanzata. Un posto fantastico”.

A un metro da terra, fiato sospeso e occhi puntati sulla palla: rovesciata, gol. Cosa si prova a tentare una delle acrobazie più spettacolari del calcio?

“E’ un colpo che provo spesso in allenamento. La cosa più difficile oltre a immaginare di farlo è colpire la palla (ride ndr). Contro il Genoa, a gennaio, sono stato bravo e fortunato e ne è uscito un gol pazzesco”.

Roma Ti Amo, una mostra per celebrare e riscoprire una grande squadra italiana. Come?

“Attraverso maglie, cimeli, foto, trofei e vecchie pagine di giornale che permettono a chiunque di riscoprire la storia della squadra della Capitale. Inoltre ho visto esposti il primo tesserino federale di Capitan Totti e il pallone dell’All Star Game firmato da me come Most Valuable Player della partita. Consiglio a tutti di andarci, è una mostra davvero originale”.

Qual è la Roma che ti è rimasta più nel cuore? E quelle dei sogni, che vorresti veder giocare?

“La Roma di Spalletti, da tifoso, mi ha dato molte soddisfazioni. Giocava davvero bene ed è riuscita a farsi notare in Italia e in Europa. Mi piacerebbe che la mia Roma tornasse a quei livelli”.

(…)

Quale calciatore della Roma potrebbe essere soprannominato Frecciarossa?

“Gervinho!”