L'ex calciatore FrancescoFlachi, squalificato nel 2007 perché trovato positivo ai metaboliti della cocaina, ha rilasciato un'intervista a "La Verità". Questo un estratto delle sue dichiarazioni: "Ancora oggi mi fermano per strada e mi ricordano di quando segnai 5 gol in una partita, 4 in un'altra. In effetti segnavo davvero tanto... Dopo qualche mese mi chiamò Moggi ed ero praticamente del Napoli. Bloccò tutto mia madre che al momento di decidere scoppiò a piangere. Non riusciva ad accettare che a soli 13 anni dovessi andare così lontano per il calcio".
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Flachi: “Potevo essere come Totti, ma ero troppo bischero”
L'ex calciatore della Sampdoria e della Fiorentina: "A seguito della squalifica non posso entrare in uno stadio, neanche a vederle partite. Alleno il Bagno a Ripoli e sogno di diventare allenatore"
E cosi si realizzò Il suo sogno: Firenze!
"Si! Giocare nella mia città. Avrei davvero voluto essere per Firenze quello che Totti è stato per Roma. Io però sono stato più bischero. Mi ritrovai a giocare con gente come Batistuta, Effenberg, Rui Costa, Baiano".
Perché andò male alla Fiorentina?
"Claudio Ranieri voleva che andassi in provincia a farmi le ossa, mentre Vittorio Cecchi Gori stravedeva per me. Oggi fa bene la Viola a puntare sui giovani".
Oggi come vive Flachi?
"Mi spiace aver sperperato soldi inutilmente, ma nonostante tutto non sto male. Certo nemmeno bene, mi sarebbe piaciuto dare qualcosa in più ai miei figli".
È stato squalificato fino al gennaio del 2022, intanto allena... da fuori.
"Sì! A seguito della squalifica non posso entrare in uno stadio, neanche a vederle partite. Alleno il Bagno a Ripoli e sogno di diventare allenatore. Spero di farcela. Se sono bravo lo dirà il campo, sennò sto in famiglia e continuerò a lavorare nella mia paninoteca a Firenze".
Cosa vorrebbe urlare oggi Francesco Flachi?
"Io non ho mai imbrogliato nessuno, non ho mai rubato un euro, non ho mai mancato di rispetto a nessuno se non a me stesso e a chi mi ha voluto veramente bene. Non ho mai buttato via un minuto d'allenamento. Spero di tornare in un campo di calcio senza dovermi nascondere".
A chi deve dire grazie?
"Ai miei genitori, ai miei figli e a mia moglie Valentina. Sono 20 anni che stiamo insieme. Come tutte le coppie di questo mondo abbiamo i nostri alti e bassi, ma non è una ex velina, non è una ex letterina e la amo ancora oggi come quando la conobbi tanti anni fa, da cassiera in un negozio di Firenze. Per me è la più bella del mondo".
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