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Fisicità e senso del gol, Materazzi come mito: ecco Mancini, il nuovo muro della Roma

LaPresse

Il difensore arriva in giallorosso: prestito oneroso a 2 milion con obbligo di riscatto fissato a 19 milioni, a cui ne andranno aggiunti altri 5 di bonus. Da Perugia a Bergamo con il numero 23 nel destino. L'eredità di Caldara e la crescita con...

Redazione

Dopo l'acquisto di Pau Lopez, Gianluca Petrachi chiude il quarto colpo di questa sessione di calciomercato. Il d.s salentino anticipa la concorrenza e si assicura le prestazioni di Gianluca Mancini grazie a un prestito oneroso a 2 milioni con obbligo di riscatto fissato a 19 milioni, a cui ne andranno aggiunti altri 5 di bonus. Il centrale della Nazionale italiana è pronto a prendere in mano le redini della nuova difesa di Fonseca, raccogliendo la pesantissima eredità di Manolas.

ESORDI - Mancini muove i suoi primi passi nella primavera della Fiorentina, che ne fiuta il talento e lo acquista; nelle giovanili della viola passerà 9 anni, durante i quali conquisterà anche uno scudetto Giovanissimi a 15 anni. Nonostante riesca a guadagnare la stima di Montella, che lo convoca per qualche partita di Europa League, nel 2015 arriva in prestito al Perugia, il posto giusto dove spiccare il volo nel mondo dei grandi.

Il MITO DI MATRIX - La svolta quindi, inizia da Perugia, sulle orme di Marco Materazzi. l'ex interista rappresenta l'idolo di Gianluca, che in un'intervista a Sportweek ne parlò in questi termini: "Mi piaceva molto il suo modo di affrontare la partita, la fisicità e la grinta che metteva su ogni pallone. Il fatto di non avere mai paura, di metterci la faccia pure nei momenti bui". Il 23 sulle spalle, ma anche inciso sulla pelle, in onore del campione del mondo 2006 con la nazionale azzurra. Oltre al vizio del goal (5 le reti messe a segno nello scorso campionato) infatti, il classe '96 condivide con Matrix anche una sfrenata passione per i tatuaggi.

DIFENSORE MODERNO - Mancini porterà alla Roma forza nei contrasti, fisicità (190 cm) ma soprattutto geometria. Il centrale di Pontedera nasce centrocampista, dove apprende la capacità di impostazione della manovra che lo rendono attualmente uno dei prospetti più interessanti e moderni in Italia. Ma non solo, l'ex Fiorentina ha un ottimo senso della posizione che gli permette, spesso, di recuperare numerosi possessi e giocare d'anticipo sulla punta avversaria. Parte del merito va anche a Gian Piero Gasperini che, dopo la partenza di Caldara verso la Juventus, ha intravisto in lui quelle potenzialità che gli hanno permesso di ritagliarsi un ruolo primario nella rosa bergamasca.

VITA PRIVATA - Il difensore toscano è molto attivo sui social, in particolare su Instagram, dove oltre ai ricordi legati alla Nazionale, ha avuto modo di condividere la propria felicità per i 5 anni passati accanto alla sua dolce metà Elisa. Nato in una famiglia di salda tradizione interista, Mancini non ha mai nascosta la sua fede calcistica ma ciò, sicuramente, non comprometterà la sua avventura in giallorosso.

Danilo Calicchia