news as roma

Fiorentina, Pradè: “Non avrei mai immaginato che la testa di Salah sarebbe cambiata così”

"C'è stato un cambio repentino nella mente del giocatore. La carta privata ha voluto firmarla lui. Per noi è un caso chiuso"

Redazione

Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, al termine della conferenza stampa di presentazione di Joan Verdù, ha parlato in conferenza stampa affrontando anche i tre casi dell'estate relativi a Mohamed Salah, Sergej Milincovic-Savic e Joaquin: "Salah potevamo riscattarlo solo a gennaio, non in questa finestra di mercato. Nessuno poteva immaginare cosa avesse nella testa il giocatore dopo i 6 mesi a Firenze. Da parte della FIFA è stato dato a Salah un transfer provvisorio e poi da qui a dicembre la stessa FIFA si pronuncerà sul caso Salah. Non avrei mai immaginato che la testa di Salah sarebbe cambiata così: ho sbagliato nel dire a gennaio che sarebbe rimasto di sicuro con noi. Non si finisce mai di imparare in questo lavoro, non avrei mai pensato che sarebbe potuto accadere quanto è successo. C'è stato un cambio repentino nella mente del giocatore. La carta privata ha voluto firmarla lui. Per noi il caso Salah è completamente dimenticato. Milinkovic-Savic? Quando ci ha detto che ci voleva pensare quando era nei nostri uffici, abbiamo pensato tutti: "E chi se ne frega". Auguro al ragazzo il meglio. Per lui sarebbe stato difficile trovare spazio quest'anno qui, sarebbe stato un anno di crescita. Joaquin? Non è stato mai messo sul mercato: lui ha 34 anni con una personalità molto forte e con la promozione del Betis ha pensato di tornare in Spagna. Una cosa però è voler partire a giugno, un'altra è avere un'offerta di 250.000 euro il 10 di agosto. Se noi non avessimo trovato Kuba - che è il sostituto più adatto, peraltro più giovane - e non avessimo trovato un'accordo economico col Betis, Joaquin sarebbe rimasto qui. Il recupero mentale di Joaquin sembrava impossibile, non ci abbiamo dormito la notte. Lui è sempre stato un professionista, quando un giocatore di 34 anni si mette in testa una cosa quella è. Lui però si è scontrato contro una società forte: se non ci fossero state le condizioni giuste, si sarebbe scontrato contro un muro".