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Fiorentina, Montella e Della Valle contro Neto: “Amareggiati da questa situazione”

Il Patron e il tecnico della squadra toscana sono tornati a parlare della situazione legata al portiere brasiliano che lascerà il club a fine stagione a parametro zero.

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Il calcio non finisce mai di insegnarti e darti esperienza, questa vicenda di Neto mi ha provocato a livello umano e personale grande amarezza, pur trattandosi di situazioni che in questo ambiente ci sono sempre state e sempre ci saranno“. Lo ha detto Vincenzo Montella in conferenza stampa commentando la decisione del portiere brasiliano, da lui difeso e rilanciato in questi anni. “E’ una situazione molto delicata – ha ammesso il tecnico viola – che potrebbe provocare qualche ripercussione sulla squadra, almeno nell’immediato. Se giocherà domani? Ho parlato oggi con Andrea Della Valle, la società non mi ha mai imposto nulla, ieri avevo le idee confuse, oggi le ho più chiare, qualunque sarà la mia scelta non sarà definitiva. Di certo non è una situazione piacevole”.

"Questa situazione mi ha tanto ferito a livello umano lasciandomi una profonda amarezza. So bene che sono situazioni che nel calcio succedono spesso ma faccio fatica ad accettarlo". Così Andrea Della Valle interpellato dall'ANSA sulla decisione di Norberto Neto di non accettare la proposta di rinnovo della Fiorentina: in tal modo il portiere brasiliano, accostato a Juve, Inter, Roma e Liverpool, si svincolerà a giugno a parametro zero. Il patron viola insomma non ha nascosto la sua delusione resa ancora più forte dal fatto che la Fiorentina in questi ultimi anni ha fatto crescere e dato fiducia a Neto facendolo diventare il portiere titolare: proprio per questo Andrea Della Valle si sarebbe aspettato un comportamento diverso come ha confidato ai suoi più stretti collaboratori durante la riunione che si è svolta oggi a Firenze prima dell'allenamento di rifinitura e della partenza della squadra per Parma. Una riunione cui hanno partecipato il tecnico Vincenzo Montella, il consigliere delegato Sandro Mencucci, il direttore sportivo Daniele Pradè e il direttore tecnico Eduardo Macia (mentre il presidente esecutivo Mario Cognigni si trova già a Parma) e durante la quale, oltre a discutere del caso-Neto confermando in merito piena libertà di scelta all'allenatore, è stata ribadita anche la necessità di cedere gli esuberi e sfoltire la rosa.