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Fiorentina, Joaquin: “Se giochiamo come contro il Milan e la Juve domenica possiamo vincere”

Joaquin Sanchez, dopo un breve periodo di ambientamento al calcio italiano, si sta ritagliando sempre più spazio nell’undici di Montella.

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Joaquin Sanchez, dopo un breve periodo di ambientamento al calcio italiano, si sta ritagliando sempre più spazio nell'undici di Montella. L'ex Malaga ha parlato della sua nuova vita a Firenze ai microfoni del quotidiano Marca. Ecco quanto sottolineato daFirenzeViola.it: "In Italia vivo molto bene, anche se inevitabilmente, mi manca un po' la mia terra. La differenza non è però così grande come si potrebbe pensare. La lingua? Capisco abbastanza bene, parlare però è più difficile, anche se piano piano sto migliorando. Nello spogliatoio parliamo più spagnolo che italiano. La preparazione in Italia? Il precampionato è stato durissimo, ci siamo allenati per più di un mese di fila. La preparazione però non è così esagerata come si dice in Spagna. A Montella piace lavorare sodo, ma con la palla. Le bandiere spagnole al Franchi? E' un onore, ce ne sono sempre di più e sta diventando un'abitudine. Le differenze con il calcio spagnolo? Sono soprattutto a livello tattico, le difese qui sono molto ben organizzate. Montella? Quando sono arrivato mi ha detto che non avrei dovuto dimostrare nulla, perché mi conosceva come calciatore. Sto lavorando per migliorare, fisicamente è stata dura. Il momento più bello in viola? Il gol contro la Juventus è stato storico.

La Fiorentina non vinceva in casa contro i bianconeri da 15 anni. Sembrava impossibile recuperare dallo 0-2 ma ce l'abbiamo fatta. Contribuire alla vittoria con un gol è stato bellissimo, la gente allo stadio è esplosa di gioia. Sembrava un gol facile dopo il passaggio di Borja ma con Buffon davanti non lo era affatto. Fiorentina simile al Malaga? Sono due squadre d'attacco alle quali piace giocare la palla. I miei due anni a Malaga sono stati però fantastici, sono stati un sogno. La Fiorentina ha un progetto serio, che avrà bisogno di tempo, e noi siamo parte di questo progetto. Borja in nazionale? Sicuramente la merita, perché sta giocando molto bene ma io mi chiedo sempre 'chi rimarrebbe fuori per far spazio a lui?'. Ci sono infatti tantissimi giocatori fortissimi. Dove può arrivare la Fiorentina? La strada è lunga, questa squadra può dare di più.

Domenica affrontiamo la Roma in una partita importantissima, nella quale dovremo dimostrare, come abbiamo fatto contro il Milan e la Juve, che se giochiamo come sappiamo abbiamo la possibilità di vincere".