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LaPresse
Guido Fienga, ex amministratore delegato della Roma, ha raccontato la sua esperienza nel club capitolino durante un’intervista al podcast di Alberto Zandi. Tra i vari argomenti affrontati, Fienga ha voluto sottolineare la straordinaria unicità di Totti, definendolo un talento naturale che si distingue da tutti gli altri calciatori. “Quando sono stato CEO della Roma ho capito che, per quanto tu possa fare grandi cose nella vita, è vicino a persone come Totti e Ronaldo che tutti ti riconoscono. Se non sei equilibrato, rischi di perdere il controllo di te stesso”, ha raccontato Fienga, spiegando anche il processo di selezione dei giocatori, che per lui va ben oltre le capacità tecniche. “La vera differenza tra i calciatori sta nella testa, nel loro carattere e capacità di adattamento”.
Parlando dell'ex capitano giallorosso, Fienga ha aggiunto: “È differente già da come tocca il pallone, la palla sembra muoversi in modo diverso con lui. Colpisce la sfera senza neanche guardare il campo e la mette sempre esattamente dove serve, un talento che va oltre il normale”. Secondo Fienga, Totti rappresenta una categoria speciale di calciatori a cui Dio ha donato un talento innato, mentre Ronaldo, pur essendo un fenomeno, deve molto anche al duro lavoro.
Fienga ha sottolineato come spesso i talenti più puri tendano ad essere un po’ pigri perché sanno di poter fare la differenza anche senza troppo impegno, ma con il tempo imparano l’importanza della dedizione. “Totti ha giocato fino a 40 anni e, se lo senti parlare, ancora pensa di poter scendere in campo in Serie A".
Infine, l’ex CEO ha raccontato come, nel suo ruolo, volesse conoscere il carattere dei calciatori prima di acquistarli, paragonando la scelta a un processo di assunzione aziendale: “Voglio sapere chi sono, come vivono, qual è la loro famiglia, perché il successo dipende soprattutto dalla testa”. Una visione che spiega perché Fienga ritenga che, al di là dei fuoriclasse come Messi e Ronaldo, “gli altri possono essere sostituiti”.
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