L'impresa del Cagliari a Roma «non è casuale». Così Massimo Ficcadenti, tecnico dei sardi, all'indomani della vittoria dell'Olimpico contro i giallorossi all'esordio nel campionato.
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Ficcadenti: “L'impresa del Cagliari a Roma non è casuale”
L’impresa del Cagliari a Roma «non è casuale». Così Massimo Ficcadenti, tecnico dei sardi, all’indomani della vittoria dell’Olimpico contro i giallorossi all’esordio nel campionato.
«Il Cagliari negli ultimi anni ha fatto buoni campionati, anche se alla fine ha mollato per motivi di classifica avendo trovato la salvezza anticipata», dice ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport. «La nostra è una squadra con qualità e ieri ha fatto cose importanti, abbiamo giocato in una giornata difficile dal punto di vista fisico per il caldo incredibile», osserva. «Non è stata una vittoria casuale, ma voluta e cercata. Per noi quest'anno non sarà facile ma abbiamo la nostra identità e il nostro campionato lo costruiremo partita dopo partita». Ficcadenti dà poi un suo giudizio sulla Roma di Luis Enrique: «Abbiamo affrontato una Roma che non è allo sbando come tanti dicono, ho visto una squadra che ha corso tanto e fatto tanto possesso palla. Negli ultimi 20 metri è stata poco incisiva e ha concretizzato poco, questo al momento è il problema più grande della Roma», spiega. Il tecnico del Cagliari ammette anche che l'espulsione di Josè Angel «ci ha agevolato, anche se noi abbiamo fatto una partita attenta»
«Nel primo tempo della partita c'è stato un pò più di equilibrio, le squadre si sono affrontate a viso aperto e anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni. Poi nella ripresa i primi 15 minuti siamo andati in difficoltà e nelle poche occasioni in cui siamo riusciti ad attaccare abbiamo trovato il gol, da lì in poi tutti è stato più semplice», prosegue Ficcadenti. La partita l'ha chiusa il neo-acquisto El Kabir: «È un giocatore molto veloce negli spazi e ieri quando è stato inserito ha potuto sfruttare le sue caratteristiche. Sa attaccate bene la profondità e ha fatto un bel gol, è un giocatrore molto interessante ma deve conoscere bene le dinamiche del nostro calcio». Ficcadenti si sofferma poi sulle false partenze in campionato di Roma e Inter. «È giusto fare critiche perchè le squadre ora non girano, ci si aspettava molto di più ma siamo solo alla prima e hanno tutto il tempo per invertire la tendenza, io aspetterei. Il modulo fa sempre discutere, ogni allenatore ha in testa il suo ma non sempre si sposa con le caratteristiche dei giocatori, a quel punto qualche ritocco andrebbe fatto». Poi, su Luis Enrique: «Lui ha una mentalità diversa e cerca di proporre un suo modo di fare calcio. Dovrà adattarsi alle caratteristiche dei giocatori e viceversa, bisogna trovare una via di mezzo. Si fa sempre fatica a stravolgere tutto in uno o due mesi, a volte ci vogliono anni per cambiare. Ma lui è umile e intelligente e anche dopo le sconfitte sa rimanere tranquillo, poi se la società ha puntato su di lui è perchè conosce il valore del tecnico».
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