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Feyenoord, Slot: “Il CV di Mourinho mette soggezione, ma noi siamo forti”

Feyenoord, Slot: “Il CV di Mourinho mette soggezione, ma noi siamo forti” - immagine 1

Il tecnico dei biancorossi ha parlato in vista della finale contro i giallorossi: "I ragazzi devono rendersi conto che questa squadra ha il potenziale per vincere qualcosa"

Redazione

Arne Slot, allenatore del Feyenoord, ha parlato ai microfoni dei canali ufficiali della UEFA in vista della finale di mercoledì prossimo di Conference League contro la Roma. Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni.

Sulla sfida contro Josè Mourinho:

"Il suo CV mette soggezione anche perché Mourinho ha vinto molte finali, ma dobbiamo concentrarci soprattutto sulla sua squadra, sulla tattica e su come gioca, senza badare troppo a quante finali abbia vinto. La Roma sa giocare bene le partite importanti, e si è visto specialmente nella fase a eliminazione diretta. Ha un'ottima formazione titolare, ma anche in panchina ci sono molti altri giocatori che possono dare una mano. Solo le squadre migliori arrivano in finale, quindi è logico che dovremo affrontarne una forte, ma lo stesso vale per la Roma: anche loro dovranno vedersela contro un avversario forte".

Sulle aspettative:

"Se rivedi le ultime stagioni del Feyenoord, non era realistico aspettarselo (arrivare in finale ndr.). Negli ultimi anni non siamo nemmeno riusciti a superare la fase a gironi. Ricordo che dopo una delle prime trasferte vinte, un giornalista olandese era quasi commosso perché diceva che questa squadra non aveva mai vinto in trasferta. In realtà mi sono reso conto dell'enorme potenziale della squadra quando ho iniziato a lavorarci. Le nostre partite sono state tra le più spettacolari: tanti gol, energia, intensità e tanto calcio offensivo. Questi sono i motivi per cui il calcio olandese è famoso. Quindi, indipendentemente dai risultati, possiamo guardare alla stagione in maniera molto positiva".

Sui punti di forza del Feyenoord:

"Siamo una squadra con una mentalità offensiva a cui piace avere molto palla e giocare con intensità. Quando non abbiamo il possesso, vogliamo riconquistarlo il più velocemente possibile andando in pressing con aggressività. Penso che siamo una squadra difficile da battere. Per preparare una partita bisogna concentrarsi sull'avversario, soffermandosi sia sulle sue qualità che sui punti deboli. Ecco a cosa serve pianificare una partita, ma sarebbe strano giocare in maniera diversa per la finale. Giocheremo con il nostro classico sistema di gioco con i giocatori che tutti si aspettano di vedere in campo, purché siano tutti in forma".

Cosa significherebbe vincere la Conference League:

"Penso che si possa descrivere (la sensazione ndr.) solo dopo averla vissuta. Penso che siamo riusciti a rendere i tifosi orgogliosi di questa squadra, ma a noi non basta. Vogliamo di più e penso che questo gruppo dovrebbe pretenderlo da sé, perché ha le qualità per vincere i trofei. Non siamo riusciti a vincere il campionato o la coppa ma abbiamo ancora un'opportunità unica in Europa. I ragazzi devono rendersi conto che questa squadra ha il potenziale per vincere qualcosa, e dovremo dimostrarlo il 25 maggio, perché credo che la prossima stagione la squadra sarà vista sotto una luce diversa. Quindi, per questo gruppo che ha vissuto tante esperienze insieme, questa è l'ultima possibilità di vincere un titolo in questa stagione".