Bandiera americana issata vicino a quella giallorossa. E tutti in postazione per vedere la partita Roma-Palermo.
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Festa al Roma Club Testaccio: “Thomas è romano vero”
Bandiera americana issata vicino a quella giallorossa. E tutti in postazione per vedere la partita Roma-Palermo.
Così lo storico club romanista di Testaccio sta festeggiando l'arrivo del nuovo presidente a stelle e strisce. «Thomas DiBenedetto si è già dimostrato un vero romano - dicono i tifosi riuniti nelle sede di via Ghiberti -aveva dato una parola e l'ha mantenuta. E noi gli diciamo: 'Benvenuto Presidentè!».
Al Roma Club Testaccio questo pomeriggio sono arrivate una trentina di persone, i 'fedelissimì. Seduti in maniera 'scaramanticà, ognuno sulla propria sedia, davanti al mega schermo, prima dell'inizio della partita non parlano d'altro: dell'America, di DiBenedetto, del «gemellaggio» suggellato ieri notte con la loro squadra del cuore e del futuro. «Sin dall'inizio gli abbiamo creduto - dice il segretario del club Maurizio Rosi - si vedeva che era una persona seria. È venuto anche a farci visita. Oggi anche gli scettici devono ricredersi, quelle 'malelinguè che sostenevano si sarebbe tirato indietro. E, invece, no. Non ci ha traditi e da oggi è il nostro presidente». «Sono contento. Dobbiamo essere cittadini del mondo, aprirci a chi vuole venire ad investire in Italia - dice un altro tifoso -. Se c'è la possibilità di attirare capitali stranieri che vengono in italia perchè no?». Alcuni sognano già di appendere il faccione del nuovo presidente accanto alle foto dei predecessori che «hanno portato gli scudetti» alla squadra, a quella di Franco Sensi, alla formazione '41-42 di Masetti.
«La prima speranza che affidiamo a Di Benedetto è che ci porti in Champions League - prosegue Rosi -: vogliamo dire la nostra a livello europeo. Una buona progettualità farà il resto, ma sappiamo che ci vuole tempo. Intanto - conclude - speriamo anche che in Italia si sblocchi la legge sugli stadi e la Roma possa avere subito il suo spazio». Poi tutti zitti. Inizia la partita. (ANSA)
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